"We are put on this planet only once, and to limit ourselves to the familiar is a crimine against our minds." [cit. Roger Ebert]


mercoledì 28 gennaio 2015

It is not a Goodbye, it's a See you Soon!

Questo post avrei dovuto iniziarlo a scrivere sabato appena sono tornata a casa, ma non ce la facevo ero troppo scossa e anche venerdì è stato un po' lo stesso. Mi sentivo "miserable".

Sapete già che Stacy non mi avrebbe potuto accompagnare all'aeroporto perchè sarebbe dovuta andare a Lakeland al Florida Southern per un weekend di borse di studio. Beh sabato sera è stata l'ultima volta che l'ho vista e penso che le cose belle succedono sempre alla fine, quando si guarda indietro al cammino che si ha percorso insieme e si sorride delle mille cose fatte insieme, quelle che vi hanno legato indissolubilmente e quelle che talvolta vi hanno allontanato.
Questo sabato sera è stato probabilmente uno dei sabati sera più belli della mia vita.
Sapete come a volte bastano gli amici di sempre per sentirsi in pace con il mondo? Ecco. Io non sono una che ha bisogno di party, feste piene di alcool o quant'altro per sentirmi viva e amata (o qualsiasi altro aggettivo che usereste voi). Non sono quel tipo di persona. Sono quel tipo di persona che sente un bisogno fisico di parlare a ruota libera con persone che possano capire cosa mi sta succedendo. Quel tipo di persona che preferisce lunghi silenzi a cinque minuti di conversazione che non portano a nulla, assolutamente nulla. Quel tipo di persona timida all'inizio che piano piano si lascia scoprire e che scopre senza insistere. Quella sono io. E questo mio ultimo sabato sera in America non avrei potuto passarlo in un modo migliore. Perchè è stato il sabato sera più semplice e più bello del mondo, di quella bellezza senza tempo, senza fronzoli inutili.
È stata una semplice tipica cena americana: hamburgers e apple pie con gelato alla vaniglia.
Una semplice tipica cena con le stesse persone con cui sono stata circa una settimana dopo il mio arrivo a Shell Island. Mi è pure scappato un sorriso a pensarci: il cerchio si chiude nello stesso modo in cui era iniziato. Bizzarro non è vero? Era destino secondo me. Sì perchè dopo quest'esperienza credo ancora di più nel Destino. E voi?
A questa "cena del Destino" c'eravamo io, Stacy, Tami e Billy, i genitori di Stacy, Deanna e sua mamma. È stata una cena per ricorda e ridere di tante cose, legarci ancora di più e salutarci in maniera silenziosa, ma profonda e significativa.
C'è stato un po' da ridire sul fatto che passassi il mio ultimo sabato sera da Stacy, ma davvero non avrei voluto passarlo con nessun altro per nulla al mondo. Ho passato il mio primo sabato sera con lei ed era giusto passare con lei anche l'ultimo.
Ho infine realizzato come loro siano la mia famiglia americana. Delle persone fantastiche che mi hanno accolto senza conoscermi, ma senza giudicarmi, che mi hanno aperto i loro cuori e mi hanno regalato affetto incondizionato e che mi hanno trattato come un membro della loro famiglia. Ci sono tante cose che mi piacciono della loro famiglia eppure non basterebbe una vita per elencarle tutte, semplicemente loro sono i Grahams, i fantastici Grahams. Vedete le cose normali si fanno con la propria famiglia, non con persone che conosci in sei mesi, eppure loro mi hanno sempre coinvolto nelle loro piccole cose senza mai farmi sentire a disagio ed è questo che mi piace di loro. Mi hanno portato a messa con loro, mi hanno portato al loro maneggio, li ho aiutati con i cavalli e mi hanno portato a vedere un college. Insomma sono la mia seconda home away from home in America. Solo loro sono riusciti a farmi amare la Florida, con le loro piccole cose semplici.
Quella cena sabato sera è stata un po' l'epilogo del cammino di strada che abbiamo percorso insieme. È stato un bellissimo epilogo. Un po' amaro, perchè guardando indietro abbiamo pensato a come avremmo potuto fare diversamente alcune cose, come avrei potuto cambiare scuola e come forse avrei potuto esser ospitata da loro.  Ma sono lo stesso felice perchè ho avuto la possibilità di incontrarli.
Dopo aver mangiato siamo rimaste a chiacchierare e Stacy è arrivata portandomi il mio regalo di Natale/Arrivederci con una lettera, ma quella ho deciso di risparmiarla per quando sarei stata sola. Mi ha regalato un braccialetto con la sua collana e gli orecchini dal negozio dove lavora "Plum Delightful".
Questa è "solo" la collana
Non avrebbe potuto farmi regalo più gradito. Di solito non sono una che porta molte collane o braccialetti vistosi eppure mi è piaciuto tantissimo. Ancora di più mi piace l'idea di avere il bassorilievo di un angelo dietro il ciondolo. Come se ci fosse sempre qualcuno a vegliare per me (so che lei appena l'ha visto ci ha pensato, perchè so quanto la Fede sia importante per lei e la rispetto e ammiro moltissimo per questo) e l'ho sentito come una cosa così sentita che ho un sorriso dipinto in faccia ogni volta che lo indosso. Perchè significa che quel qualcuno per farti un regalo ha impiegato del tempo, ci ha pensato e riflettuto su tantissimo perchè voleva che fosse un regalo speciale, un qualcosa avesse un significato, un valore preciso, impossibile da dimenticare. Ecco io credo proprio che non me lo dimenticherò facilmente.

Quando mi hanno riaccompagnato a casa è stata dura. Tami guidava e io e Stacy eravamo in un completo silenzio. Tami, per stemperare la tensione, ha dovuto farmi qualche domanda. Quando siamo arrivate davanti a casa mia, ho abbracciato Tami e sono scesa dall'auto. Stacy è scesa a sua volta e aveva già le lacrime agli occhi ed io pure. Dirle addio è stato difficile. È stata la mia migliore amica qui, eppure è una persona così vera e così bella che davvero mi mancherà tantissimo. Tra le lacrime ci siamo abbracciate più e più volte sperando che quel momento non finisse più. Mi manca già.
Sono entrata in casa e tirando su col naso ho aperto e letto la sua lettera. In bagno perchè in camera mia c'era Amy al computer e io non volevo farmi veder piangere da nessuno. Ha preso un biglietto con su un cavallo, un sauro perchè sa che quello è il colore di manto di cavallo che mi piace di più. Un cavallo perchè sa che amo l'equitazione quasi quanto lei. E poi mi ha scritto questa bellissima lettera che ha iniziato a farmi piangere con il suo "Alessia, it seems yesterday we were meeting for the first time at Starbucks". Si sono aperti subito i rubinetti e non si sono chiusi fino a lunedì in pratica.
 Mi ha scritto cose bellissime, sottolineato altre che già sapevo ma che voleva che mi rimanessero ben impresse nella mente, come il fatto che tra due anni mi vuole come roommate al Florida Southern. Come il fatto che ogni giorno prega per me. Sembra strano ma quando ho letto così ho sentito una stretta al cuore: sì è vero io non sono particolarmente credente, almeno non più, ma sapere di essere così importante per qualcuno al punto che prega per te ogni giorno significa che qualcuno che davvero ti vuole così tanto bene dopo solo sei mesi esiste. Sono triste perchè lascio la mia piccola realtà americana e delle persone fantastiche. Ma sono felice perchè so ci rivedremo presto, perchè questa è il tipo di amicizia che la mia famiglia ha stabilito con Michael e Elaine. E so che questo non è un Addio, ma solo un Arrivederci. 

Ma no in definitiva non sono triste, perchè, come mi ha scritto Stacy, "don't cry because it's over, smile because it happened". Ed io sorrido perchè la fortuna di incontrarli ce l'ho avuta!

Un besos,
Ale


"Ognuno di noi condivide lo stesso sistema di radici, come le foglie d'erba."
[cit. John Green]

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