tag:blogger.com,1999:blog-71177158470488660942024-02-21T16:24:31.279+01:00American (R)EvolutionAlessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.comBlogger50125tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-86660343608963890542015-03-05T21:54:00.000+01:002015-03-05T21:54:10.215+01:00The beginning, the end... Who knows? <div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Sono passate quattro settimane da quando ho preso quel primo aereo e ora, dopo 4 settimane di silenzio stampa, sono di nuovo qui su questo divano dove tutto è cominciato.<br />
È un sabato sera e vi chiederete perchè sia qui a casa e non fuori a festeggiare e a divertirmi, ma c'è una spiegazione per tutto.<br />
Ebbene sì sono di nuovo qui e non so quanto alla fine ne sia contenta o meno. Tante cose sono cambiate e ahimè inizio ad accorgermene soltanto adesso quando sono ritornata a pieno ritmo nella vita della vecchia Me. Eh beh che dire questa vita, ancora una volta, mi sta stretta.<br />
<br />
<br />
Non stupitevi che ci siano due righe di spazio: ho tentato di aggiornare, ma non ci sono riuscita. Ovviamente.<br />
Non so perchè le parole non mi venivano, fissavo l'homepage del blog e mi sentivo svuotata, ma non riuscivo a riprendere in mano nulla e scrivere. Il blocco dello scrittore viene anche a me, che di problemi a parlare e comunicare con il mondo non ne ho proprio. Poi oggi ho ricevuto un commento di qualcuno, un pungolo e la persona competitiva che è in me mi ha ricordato che io le cose non le devo assolutamente lasciare a metà. Non devo o non voglio.<br />
Forse non ho mai voluto scrivere questo post perchè inconsciamente sapevo che sarebbe stato un post di chiusura. Sì, perchè anche la mia esperienza è finita, non sono più una fiera exchange student e devo (ri)adattarmi all'Alessia di prima, quella che mi ero lasciata dietro senza troppe indecisioni.<br />
<br />
Il ritorno è stato bello, una delle sensazioni più belle che abbia mai provato. Non ho pianto quando siamo arrivati finalmente all'aeroporto di Panama City Beach, Amy sì. Ho scoperto che questa esperienza mi ha resa più dura e al contempo più sensibile, e si forse ho finalmente capito di essere un'inguaribile romantica perchè le persone ciniche come me credono che le cose volgeranno sempre al peggio per non rimaner delusi.<br />
Ho iniziato a saltellare come una pazza idiota quando ho visto che i miei bagagli pesavano il giusto, nessuna eccedenza, tanto rumore per nulla come al solito. In questo non sono cambiata sono quel tipo di persona che agli eventi importanti della propria vita ci vuole arrivare preparata, ci vuole arrivare preparata e spaccare tutto perchè di un secondo misero posto non si accontenta.<br />
Così come sono arrivata me ne sono andata, con lo stesso sorriso idiota e quella patina di strafottenza che non mi andrà mai via. Quando sono salita sul primo aereo mi sono goduta la vista, ho assaporato quegli ultimi istanti di Panama City Beach, mentre canticchiavo una qualche melodia. Atterrata ad Atlanta non stavo più nella pelle volevo farla finita, prendere il prima possibile l'aereo e via. L'addio all'America è stato forse il più bello che mi potesse capitare: ci hanno imbarcato tardi e così siamo partiti al tramonto. Il rosso-arancione del cielo era sopra di noi, mi ha scaldato il cuore e ho pensato che in fondo l'America non è così orribile come la descrivono. Può regalarti un magnifico tramonto e quello davvero è impagabile. Il viaggio verso Francoforte è stato piuttosto veloce, non mi sarei quasi mai voluta sparare il che è praticamente impossibile e quando sono atterrata devo ammettere che gli occhi mi si sono inumiditi. Una sensazione stranissima mi ha preso lo stomaco e tutto quello che potevo ripetermi era: "Sono in Europa, cazzo!". Ero euforica come non lo sono mai stata e sul momento è la sensazione più bella della tua vita,così spontanea, così di pancia; quasi non ci puoi credere. Sono atterrata a Milano e sentire delle galline parlare sguaiatamente in italiano mi ha infastidito tantissimo: le persone così non le ho mai sopportate.<br />
Ho superato la barriera che mi separava dalla mia famiglia con un sorriso stampato in faccia e l'abbraccio che ci siamo scambiati era così sentito, così giusto e perfetto che è difficile da spiegare. È la fierezza di avere alle spalle due genitori che ti hanno cresciuto così, una sorella con cui le litigate non sono mai mancate eppure ti dice che senza di te le cose non sono più le stesse. Anche per me non lo erano più da un po'. Tante volte mi sono chiesta di cosa avremmo parlato una volta in macchina di ritorno a casa eppure è stato tutto così naturale che mi sembrava esser stata via per le solite due settimane.<br />
Sono arrivata a casa e sono rimasta spiazzata: TUTTI i miei amici erano lì ad aspettarmi per un welcome party a sorpresa. All'inizio mi sarei volentieri data una martellata in testa piuttosto di stare in mezzo a troppa gente, visto che ero in piedi da più di 24h ma ho abbracciato tutti. Spiazzata, confusa e, per la prima volta dopo tanto tempo, intimidita. È stato un bellissimo regalo dei miei genitori, di mia sorella Francesca e delle mie amiche. Mi chiedo spesso cosa farei se non ci fosse mia sorella Francesca e ogni venerdì, quando torna a casa da Bergamo, abbracciarla e guardare insieme la replica di MasterChef mi fa sempre spuntare un sorriso.<br />
<br />
L'impatto con la scuola è stato duro e solo ora riesco a tirare un piccolo sospiro di sollievo. Anche io ho dovuto sostenere il tanto famigerato colloquio di attribuzione voti, ma a quanto pare sono promossa per passare al secondo quadrimestre.<br />
<br />
Faccio ancora fatica a capire le cose e le persone attorno a me. Mi sento un po' costretta, un po' trascurata e fisicamente inutile, ma piano piano sto riprendendo in mano tutte quelle cose che avevo lasciato in sospeso. Mi hanno detto che non sono cambiata per niente e questo, sinceramente, mi da molto fastidio. Sono cambiata perchè ora credo di essere una persona adulta, perchè prima di parlare ragiono e cerco di essere gentile perchè so cosa significa essere trattati male dal primo stronzo strafottente di turno. Mi sento più grande di molti miei coetanei che sprecano tempo prezioso su cose futili, a parlare di cose altrettanto futili o a cercare di emulare qualcuno solo perchè hanno paura di essere sè stessi. Mi urtano le persone che dicono di capire cosa significhi e cosa comporti un'esperienza del genere, non lo sanno e non lo potranno mai sapere, ma lascio loro la convinzione che possano immaginarlo. Mi urtano le persone che ti lanciano quella battutina, non voluta, non richiesta e non apprezzata. Mi urta non poter dire anche solo poche parole in inglese per paura di dovermi sorbire sempre la solita frase trita e ritrita che "Ma tiratela di meno!".<br />
In questi 33 giorni ho avuto modo di pensare, di riflettere e ho avuto modo di apprezzare il silenzio, a cui a volte non si da sufficiente importanza. Voglio andarmene di nuovo, ma voglio tenermi aperte anche altre porte, avere un piano B, un paracadute di riserva.<br />
Per il momento non ho certezze, ma so che voglio continuare a scrivere, forse non qui, perchè questa era la storia del mio exchange, da qualche altra parte in un posto mio che mi appartenga in qualunque parte del mondo io mi trovi.<br />
<br />
<br />
Un besos,<br />
Ale<br />
<br />
<br />
"L'inizio è la mia fine e la fine è il mio inizio."<br />
[cit. Tiziano Terzani]<br />
</div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com046043 Castiglione delle Stiviere MN, Italia45.387398300000008 10.48295780000000845.342792300000006 10.402276800000008 45.43200430000001 10.563638800000009tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-60359775668050021202015-01-31T21:24:00.000+01:002015-01-31T21:24:46.952+01:00Time is over...Who wil be the next?<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
L'ultimo posto dall'America. Che effetto strano, surreale, impossibile.<br />
Sto sorseggiando un Iced Green Tea Lemonade affacciata sopra il mio gate e ancora non mi capacito che sto tornando a casa. È un effetto stranissimo, ancora non ci credo. Sul serio NON ci credo.<br />
Dopo un po' ti abitui talmente tanto a qualcosa che strappare tutto di nuovo per andartene, di nuovo, dall'altra parte del mondo per l'ennesima volta semplicemente non ti sembra possibile. E personalmente credo che non lo sia!<br />
Sono felice di tornare, sul serio, sono felice ma mi rendo conto che, di nuovo, abbandono qualcosa di conosciuto per un nuovo (in)certo. Questo perchè mentre ero via tante cose sono cambiate e io stessa sono cambiata. Non temo per la mia famiglia, loro sono sempre lì e non se ne andranno mai, unica costante probabilmente di qualsiasi persona. Ma tutto il resto? Tutto il resto non lo so e sinceramente non ho tutta quest'ansia di scoprirlo; in questo periodo se c'è una cosa bella che ho imparato a fare è fregarmene di quello che dice la gente, delle false apparenze, dei sorrisi e delle frasi di circostanza. Non sono una persona falsa e non lo sarò mai, poco importa se i vostri sentimenti saranno urtati dalla sottoscritta, nessuno vi tratterà mai con i guanti bianchi nella vita, meglio iniziare da subito a imparare la lezione.<br />
Fa così strano, domani rivedo i miei genitori e lunedì le mie migliori amiche. Eppure non avrei voluto dover salutare Stacy e la sua famiglia.<br />
Solo a freddo, dopo che quest'esperienza è ormai giunta al termine, posso dire che dei lati positivi ci sono stati, ma negare che sia stata dura è impossibile. Non è dura per il 90% del tempo, a me la mia famiglia non è mai mancata da star male, ma ci sono quei momenti in cui ti fai prendere dallo sconforto e non ci puoi fare nulla. Quei momenti in cui ti rendi conto di essere quasi a metà e quello che vorresti è tornare a casa, mollare tutto, fare le valigie, non salutare nessuno e prendere soltanto quell'aereo destinazione Milano. Essere exchange students non è semplice, non è una cosa figa (anche se purtroppo ora la pubblicizzano così), non è una vacanza, non è viaggiare per un anno o sei mesi continuamente senza interruzioni, non è ottenere sempre quello che si vuole quando lo si vuole solo perchè abbiamo sborsato un sacco di soldi, essere exchange non significa essere sempre felici.<br />
Essere exchange students ha mille significati, eppure nessun aggettivo sarebbe in grado di descriverlo come si dovrebbe, perchè ogni exchange è diverso e si svolge in mille modi diversi. Se c'è una cosa che mi ha insegnato vivere all'estero per sei mesi è questo: essere più concilianti ed accomodanti, perchè non ci sono la tua mamma e il tuo babbo che ti tengono per la manina e ti portano l'acqua con le orecchie quindi sei TU che ti devi adattare agli altri; non puoi pretendere nulla se non da te stesso, spesso e volentieri ti senti impotente, ma devi imparare a conviverci. Impari ad essere gentile perchè ti rendi conto che non puoi fare terra bruciata intorno a te solo perchè quello li secondo te non è sufficientemente cool. Impari a non imporre agli le tue decisioni, ma lasci che siano loro a decidere perchè un 4:1 non ha mai avuto molto senso... Impari a non essere lunatica e a stamparti sempre un sorriso in faccia, perchè qualsiasi cosa succeda tu devi essere positiva e non puoi farti vedere sofferente o malinconica. Impari a stare zitta e a non urlare o dire la tua quando vorresti, ma te lo tieni dentro e lo urli a te stessa perchè mandare giù il boccone non ne sei mai stata capace.<br />
Impari tante cose e nel frattempo la tua personalità cambia, in modi che non avevi neanche mai pensato possibili. Qui mi dicono tutti che sono una ragazza dolcissima: se mi conoscete bene, sapete che è vero solo l'esatto contrario. Sono lunatica e acida, ipercritica e poco aperta a quelle persone che cercano di invadere il mio territorio di giurisdizione. Essere dolce, insomma, non mi appartiene.<br />
Vi dirò una cosa che non dicono mai ai ragazzi che stanno per partire: quando sarete in America non sarete voi stessi. Non lo dico in negativo, ma semplicemente sarà come avere un alter ego o una doppia personalità. Non avete le competenze sufficienti per comportarvi e comunicare nello stesso modo in cui vi comportate e comunicate nel vostro paese, semplicemente perchè il lessico che normalmente utilizzate è molto diverso da quello corrispondente nella vostra seconda lingua e spesso e volentieri non riuscirete ad esprimere esattamente ciò che volete dire. Don't panic è normale.<br />
Purtroppo ci si rende conto solo dopo che le orientation che ti fanno non servono a un tubo, non ti preparano e non ti fanno abituare al peggio. Perchè piace farsi sempre descrivere le esperienze fantastiche che hanno avuto quei 3/4 ragazzi per anno che sono stati fortunatissimi. Non a tutti succede, a molti no. Non andrete in una casa di Teen Cribs, statene certi all'85%; non viaggerete in lungo e in largo l'America, ma d'altronde non ci siete venuti per questo. Perlomeno non era la mia idea principale: a differenza di quanto vanno a dire in giro Tom e Melissa, sapevo dal primo istante in cui ho scoperto di aver la famiglia che non avrei viaggiato e le mie aspettative non erano assolutamente diverse da quello. Ecco preparatevi pure al confronto, a quello dove dovete tirare fuori la voce, farsi sentire e dire perchè le cose non vanno. Solo voi. Nessun altro può farlo. Non spaventatevi, sarete in grado di farlo perchè non ci sarà nessun altro li per voi e come si dice "Chi l'ha dura, la vince". Ci sono tanti se e tanti ma, ma non fatevi scoraggiare.<br />
I miei sei mesi potevano essere migliori? Si, decisamente. Credo che essere stata anche male a volte abbia condizionato negativamente la mia esperienza? Assolutamente no. Sono cresciuta. Ora sono una versione migliore di me stessa.<br />
<br />
Un besos,<br />
Ale<br />
<br />
"Veni, vidi, vici."<br />
[cit. Giulio Cesare]<br />
<br />
<br />
<br /></div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com1Letiště Atlanta, 6000 North Terminal Parkway, Atlanta, GA 30320, Stati Uniti33.6407282 -84.42770009999998133.587848699999995 -84.50838109999998 33.6936077 -84.347019099999983tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-44526080303911136542015-01-30T17:18:00.001+01:002015-01-30T17:18:40.821+01:00Florida: The Sunshine State<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Questo post avrei dovuto scriverlo un po' di tempo fa. Ma nel frattempo sono successe cose più importanti e quindi è passato in secondo piano.<br />
Infatti non vi ho raccontato come è andato il mio addio (o perlomeno quello che io considero tale) alla Florida, a Panama City Beach, "The most beautiful beaches in the world".<br />
<br />
Dopo aver finito scuola venerdì 16 Gennaio, dopo esser tornata a casa dalla settimana passata con Jill (di cui, mi rendo conto solo adesso, credo di non averne parlato - chiedo venia la mia memoria ultimamente è peggio di quella dei pesci rossi) non ho fatto un granchè. Neppure sabato, Stacy aveva pensato a un piano per il weekend piuttosto esteso, ma ho rifiutato perchè in quel momento dovevo stare a casa quasi per forza e non ho fatto nulla di particolare, se non usare Popcorn Time e guardarmi una valanga di serietv/films.<br />
Così Stacy è venuta a prendermi domenica dopo la messa (alla fine sono diventate le 15.00 perchè è andata a cavalcare e c'era coda per uscire da Panama City ed entrare a Panama City Beach). Domenica era una giornata bellissima e avremmo avuto vacanza anche il lunedì (Martin Luther King's Day) e il martedì seguente che era Teachers' Day, in pratica quando si mettono a fare le report cards.<br />
Stacy si è fatta prestare dai suoi vicini di maneggio il loro appartamento sulla spiaggia e caspita ci farei la firma per vivere in un apppartamento del genere! Si tratta di un appartamento in quelle torri giganti che si possono vedere se si cammina sullla spiaggia e per cui Panama City Beach è famosa. L'appartamento si trova al terzo piano di una di queste strutture (ed è comunque bello in alto) e praticamente è un open space con vetrate su tutti i lati del mare: bellissimo, una vista davvero mozzafiato.<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc-IaAmipAdIIBf8b6dPinAbABVqHRJGZr4bxrybqgVPYLex2AbTw3TL9n732YdJTS10ZzuFpdqGrEMLKfslUKTgJQ6DrniAJxUlf_SQiv8wktkpG9F3_9ZFgl_bR3Q3LMd_2gMM_FEnUt/s1600/IMG_5067.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc-IaAmipAdIIBf8b6dPinAbABVqHRJGZr4bxrybqgVPYLex2AbTw3TL9n732YdJTS10ZzuFpdqGrEMLKfslUKTgJQ6DrniAJxUlf_SQiv8wktkpG9F3_9ZFgl_bR3Q3LMd_2gMM_FEnUt/s1600/IMG_5067.jpg" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La vista dal balcone dell'appartamento</td></tr>
</tbody></table>
Stacy non si ricordava esattamente dove l'appartamento si trovasse e in più, quando abbiamo provato a digitarlo nei nostri telefoni, ci sono usciti una cosa come 15'000 risultati per Long Beach Condos, quindi abbiamo desistito. Finalmente, grazie alle mie innate doti di orientamento (giuro, non so cosa sia cambiato da quando sono partita, ma ho sviluppato un senso dell'orientamento fantastico) siamo finalmente riuscite ad arrivare alla nostra meta. Dopo aver oltrepassato il gate, dove c'era una guardia simpatica quanto una scheggia sotto le unghie, abbiamo parcheggiato e ci siamo avviate al nostro appartamento. Anche qui mille problemi perchè la porta aveva una doppia serratura e Stacy non riusciva ad aprirla. Ora la mia famiglia può testimoniare quanto io sia un disastro in queste cose, non chiedetemi neanche dove sbaglio perchè davvero non ne ho la più pallida idea... Eppure, con mia mamma che mi rimbombava nelle orecchie: "Alessia la chiave la devi girare in quel verso, non in quell'altroooooo!" MIRACOLOSAMENTE ho aperto la porta dell'appartamento. Mi sono detta: accidenti che colpo di fortuna! Ahahah Stacy era già pronta a chiamare la proprietaria dell'appartamento e io mi son detta ci provo io, pensando che comunque non sarei arrivata a un bel niente come al solito e invece...<br />
Dopo un po' ci ha raggiunto Deanna, ci siamo preparate e siamo andate in spiaggia a goderci il tramonto, a farci foto, a congelare nell'acqua dell'oceano e a parlare e ridere.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYibpS1uyn6veD6NZLUSlagYLSv-gOG6MDGyf-CNPF0huFI08fGo0c2NJ9O_IemJGYqDx1Qb-VGZyAI9KEAOX2g1_YR6uMJ5U542hsYYEDeiwczHOQFEQdq9UqQtb2bzsA4jJn7TkPfuPq/s1600/IMG_5030.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYibpS1uyn6veD6NZLUSlagYLSv-gOG6MDGyf-CNPF0huFI08fGo0c2NJ9O_IemJGYqDx1Qb-VGZyAI9KEAOX2g1_YR6uMJ5U542hsYYEDeiwczHOQFEQdq9UqQtb2bzsA4jJn7TkPfuPq/s1600/IMG_5030.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0JiZ1La9jqgjvGJG3sjLEWs0sQgR8ye98qThcV9mxjCpSVOApx9Pt1iqj-W_0fr96ipQSZRj3uVd8X49GQ6-qYpji-1sPZnCwPx5SXKtxt-qSNjxMVmEGE_2331Nr3XtLviYmQIgDew4u/s1600/IMG_5054.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0JiZ1La9jqgjvGJG3sjLEWs0sQgR8ye98qThcV9mxjCpSVOApx9Pt1iqj-W_0fr96ipQSZRj3uVd8X49GQ6-qYpji-1sPZnCwPx5SXKtxt-qSNjxMVmEGE_2331Nr3XtLviYmQIgDew4u/s1600/IMG_5054.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj99d7zO-S5M4zDeFQn9_MqnAj_jtfsiX5E3pHbtX7xBwVHugjO5-KB6lV4yDq9hzewLCWHAq5W8HACOOpwjr5EmJIdjGpUqtgF-D_shuXAjoqqdxCzkE-MQRlERJdlKaOcNt028T6C4NZa/s1600/IMG_5047.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj99d7zO-S5M4zDeFQn9_MqnAj_jtfsiX5E3pHbtX7xBwVHugjO5-KB6lV4yDq9hzewLCWHAq5W8HACOOpwjr5EmJIdjGpUqtgF-D_shuXAjoqqdxCzkE-MQRlERJdlKaOcNt028T6C4NZa/s1600/IMG_5047.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiOG38RLZCeVbRYslcfnNDpQajpfHIUUzO-q-DhkKWsl-XZWjxHvSFSo3CFka_oI-43-9412-nfgiSy2eOnucY3xBToZPHJ8BY7Ofv5mlH6xFwpz2NEhoiVLkAJJgU754KJ4QY8p3LPqBg/s1600/IMG_5062.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiOG38RLZCeVbRYslcfnNDpQajpfHIUUzO-q-DhkKWsl-XZWjxHvSFSo3CFka_oI-43-9412-nfgiSy2eOnucY3xBToZPHJ8BY7Ofv5mlH6xFwpz2NEhoiVLkAJJgU754KJ4QY8p3LPqBg/s1600/IMG_5062.JPG" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Giusto perchè pure io sono uno stereotipo</td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjpgK93UtLKlaL6a7f3zkpYWjhvJuBLAbrHWH7GMbnrKWb7sn5u1Vfu2BgDNnTp9qpuFlW0rMddfw5lX0tvFeJHaZUicH2_ClEeyEvUiserTp3ytkhI42NoiKUI_3lUABKWvRMUtU5ge66/s1600/IMG_5033.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjpgK93UtLKlaL6a7f3zkpYWjhvJuBLAbrHWH7GMbnrKWb7sn5u1Vfu2BgDNnTp9qpuFlW0rMddfw5lX0tvFeJHaZUicH2_ClEeyEvUiserTp3ytkhI42NoiKUI_3lUABKWvRMUtU5ge66/s1600/IMG_5033.JPG" height="320" width="213" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Narcisisticamente parlando questi occhiali li amo</td></tr>
</tbody></table>
Verso le 18 siamo tornate su in appartamento dove ci aspettava la mamma di Stacy, Tami e abbiamo aspettato che Billy finisse le prove del coro della loro chiesa e che ci raggiungesse guardando un film degli anni '70 su alcuni ebrei immigrati in Germania prima della Seconda Guerra Mondiale, ma ora non mi viene in mente il nome. Quel film l'ho già visto, ne sono sicura ma caspita il nome non mi viene assolutamente in mente! <div>
Alle 19.00 siamo uscite e siamo andate a mangiare tutti insieme al Saltwater Grill (i ristornati Grill sono diciamo quelli superiori alla media, più stile europeo e meno fast food, anche se quello ch principalmente servono è carne in tutte le salse (Non chiedetemi la differenza tra Una Portherhouse e una Rib Eye perchè per me sono uguali, ma come dice Billy "It cannot be the same for you, you have to CHOOSE!"). Ho mangiato degli gnocchi con gamberi, bacon e spinaci e non erano niente male, molto pannosi come tutte le cose americane. Dopo ci siamo concessi un sample di dolci che Billy ha gentilmente pensato di lasciare a noi donne, bisognose di dolce.<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4eLkFQ0YaLSqmsDo9Dt4tUJ1h2OUV8JOLNPhX3Cq7y-8kzXcAgagrEwpTaQa_7Z52rdihJDNH2vcIRztwJt5TD8c-xgAqLxPRHBjNmKcSjkopYqVs9I1fEtTM39YWEO56WW32B-KSmcNO/s1600/IMG_5048.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4eLkFQ0YaLSqmsDo9Dt4tUJ1h2OUV8JOLNPhX3Cq7y-8kzXcAgagrEwpTaQa_7Z52rdihJDNH2vcIRztwJt5TD8c-xgAqLxPRHBjNmKcSjkopYqVs9I1fEtTM39YWEO56WW32B-KSmcNO/s1600/IMG_5048.jpg" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Creme brulee, New York cheesecake, Bread pudding, Key Lime pie, fragole ricoperte di cioccolato<br /><br /></td></tr>
</tbody></table>
Dopo una cena mega abbondante Tami ci ha riportato all'appartamento, accertandosi che Stacy riuscisse ad aprire la porta, dimostrando ancora una volta che l'unica in grado di farlo ero io ahaha e quindi Stacy ha sottolineato quanto io sia una persona responsabile e di come sua madre dovrebbe fidarsi a lasciarla venire quest'estate. Spero proprio che venga quest'estate perchè mi piacerebbe moltissimo e poi insieme ci divertiamo da matte. </div>
<div>
Ci siamo infilate nei nostri costumi, senza tralasciare un errore di percorso dovuto a Deanna i cui lacci del costume di Victoria's Secret non ne volevano sentire di essere infilati nell'asola da cui erano usciti. Finalmente dopo essere riuscite a risolvere il problema siamo scese e siamo andate a fare il bagno nella piscina riscaldata. Stacy e Deanna dicevano che l'acqua della piscina era comunque troppo fredda e quindi ci siamo semplicemente buttate nella hot tube. Che all'inizio comunque era troppo calda. Siamo rimaste in ammollo una cosa come 2 ore e poi siamo tornate in camera dove abbiamo guardato 17 Again; devo ammettere che rimanere sveglia è stata dura perchè quando tutti i tuoi muscoli son rilassati e sciolti per il caldo addormentarsi è molto molto più rapido. Dopo 17 Again abbiamo spento la luce e siamo andate a letto in uno dei letti matrimoniali più grandi che abbia mai visto a tal punto che abbiamo dormito tutte e tre nello stesso letto.</div>
<div>
La mattina risveglio traumatico perchè Stacy ha incollato il suo gomito sulla mia nuca e diciamo che la posizione non era delle più comode, considerando che non ero neanche capace di tirare su la testa perchè i miei capelli erano finiti sotto il peso morto di Stacy. Deanna si è svegliata presto ed è andata a Cross Fit mentre io e Stacy alla fine abbiamo dormito fino alle 10.30. </div>
<div>
La mattina ci siamo preparate, abbiamo raccolto le nostre cose nel soggiorno e siamo poi andate a fare un brunch da Powder and Flour che è praticamente all'entrata di Bay Point dove vivo io. Una delle insalatone più buone della mia vita. </div>
<div>
Dopodichè siamo ritornate all'appartamento, ci siamo infilate i costumi e siamo andate a camminare per due ore buone sulla spiaggia. A Gennaio. Con 23C. In costume. Vi chiedete ancora perchè ami la Florida in giornate così?!?<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1yEtUi9YD3SiygjxksdYmv92_KoOl4lqzlI6smyCnZaPZ14zfwvzzSzAVM25aMG6CNKAnyi1J2ESIBZzN8u61RKCJEq0SK8d6QVBtuuJ5zlMY8dtaQrfbftoPGT8MZC3Ohs0w3WsyS3UO/s1600/IMG_5069.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1yEtUi9YD3SiygjxksdYmv92_KoOl4lqzlI6smyCnZaPZ14zfwvzzSzAVM25aMG6CNKAnyi1J2ESIBZzN8u61RKCJEq0SK8d6QVBtuuJ5zlMY8dtaQrfbftoPGT8MZC3Ohs0w3WsyS3UO/s1600/IMG_5069.jpg" height="320" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sembra un paradiso, eppure è vero</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDyAp23fy7v8ilOJtHazY4Y0DCiNiXctHlC8qc5g-KntmrQA9nJWUyGZgr1uKzKusx0RczBBUrcjuBksLr88RYkRRHd09TdgF7Mut2OjBzXc0MoeoE6NI6kdcU7aKPwXPhegsBF0WQa4CC/s1600/IMG_5068.mov" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDyAp23fy7v8ilOJtHazY4Y0DCiNiXctHlC8qc5g-KntmrQA9nJWUyGZgr1uKzKusx0RczBBUrcjuBksLr88RYkRRHd09TdgF7Mut2OjBzXc0MoeoE6NI6kdcU7aKPwXPhegsBF0WQa4CC/s1600/IMG_5068.mov" height="320" width="240" /></a></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwInwuUcj_9iBXApcsIOMGEPWc5ZVrhyaJ1IB4VtJQVELebRnbnSfX8fQeOSj1BzNB6WAt9b0cMwChELesaUOAUZExTKx2MHgH9bO9ufPV5yE6DJrbd_M_CCrHOrQMuUOXtFyNZM5W2T2K/s1600/IMG_5071.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwInwuUcj_9iBXApcsIOMGEPWc5ZVrhyaJ1IB4VtJQVELebRnbnSfX8fQeOSj1BzNB6WAt9b0cMwChELesaUOAUZExTKx2MHgH9bO9ufPV5yE6DJrbd_M_CCrHOrQMuUOXtFyNZM5W2T2K/s1600/IMG_5071.jpg" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mai vista una stella marina del genere</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8hg44FOuaOmHkQbrcS3mP07ZcSGwb2XI1Use_qw5Tn_qTXYpWy_QUNz-L6BIapQTFmfUDSIJnlGGl6yRVd44SDhnm7ZYPp3I38DfTZX-Dn2iZ3hMOOC90NKImH-tinkmvZe7zFToklHbG/s1600/IMG_5072.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8hg44FOuaOmHkQbrcS3mP07ZcSGwb2XI1Use_qw5Tn_qTXYpWy_QUNz-L6BIapQTFmfUDSIJnlGGl6yRVd44SDhnm7ZYPp3I38DfTZX-Dn2iZ3hMOOC90NKImH-tinkmvZe7zFToklHbG/s1600/IMG_5072.jpg" height="320" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOvn2ltwba24-1ura2Ba5yse2BImA4Q7M-d6qlLbt6ZxHywD2riUUocZCvXDT02-9SZEqCNlOekS6rITU1CKFRCkrF7_JwaLi_xGcEphX9MmB0L16pUjktqM1b2Uo-r9O9DS16GKeam6Av/s1600/IMG_5073.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOvn2ltwba24-1ura2Ba5yse2BImA4Q7M-d6qlLbt6ZxHywD2riUUocZCvXDT02-9SZEqCNlOekS6rITU1CKFRCkrF7_JwaLi_xGcEphX9MmB0L16pUjktqM1b2Uo-r9O9DS16GKeam6Av/s1600/IMG_5073.jpg" height="320" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHzIL2HqyGmGQ_GMeAAcD_yqxA76zVSTKuFB01aJ4NjRSTYvEuBIL4Mx4AfrreDnsKNr-eBEOnor0oo_EDJYD_fgDl-PLEDKlGmgMVSmlmq28VgAdvtZFaHdcLfpn7MXjqO4Frs8UWKWou/s1600/IMG_5074.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHzIL2HqyGmGQ_GMeAAcD_yqxA76zVSTKuFB01aJ4NjRSTYvEuBIL4Mx4AfrreDnsKNr-eBEOnor0oo_EDJYD_fgDl-PLEDKlGmgMVSmlmq28VgAdvtZFaHdcLfpn7MXjqO4Frs8UWKWou/s1600/IMG_5074.jpg" height="320" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Un besos,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ale</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
"<span style="text-align: left;">C'è talmente tanta umanità in questa capacità di amare gli alberi, talmente tanta nostalgia dei nostri primi stupori, talmente tanta forza nel sentirsi così insignificanti in mezzo alla natura...</span><span style="text-align: left;"> </span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">Sì è proprio questo: l'evocazione degli alberi, della loro maestosità indifferente e dell'amore che proviamo per loro da un lato ci insegna quanto siamo insignificanti, cattivi parassiti brulicanti sulla superficie terrestre, dall'altro invece quanto siamo degni di vivere, perché siamo capaci di riconoscere una bellezza che non ci è debitrice."</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">[cit. Muriel Barbery]</span></div>
<br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
</div>
</div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com0Panama City Beach, Florida, Stati Uniti30.1765914 -85.805487929.9570839 -86.1282114 30.3960989 -85.482764400000008tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-69223982509618642682015-01-28T00:27:00.000+01:002015-01-28T01:27:13.491+01:00It is not a Goodbye, it's a See you Soon!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Questo post avrei dovuto iniziarlo a scrivere sabato appena sono tornata a casa, ma non ce la facevo ero troppo scossa e anche venerdì è stato un po' lo stesso. Mi sentivo "miserable".<br />
<br />
Sapete già che Stacy non mi avrebbe potuto accompagnare all'aeroporto perchè sarebbe dovuta andare a Lakeland al Florida Southern per un weekend di borse di studio. Beh sabato sera è stata l'ultima volta che l'ho vista e penso che le cose belle succedono sempre alla fine, quando si guarda indietro al cammino che si ha percorso insieme e si sorride delle mille cose fatte insieme, quelle che vi hanno legato indissolubilmente e quelle che talvolta vi hanno allontanato.<br />
Questo sabato sera è stato probabilmente uno dei sabati sera più belli della mia vita.<br />
Sapete come a volte bastano gli amici di sempre per sentirsi in pace con il mondo? Ecco. Io non sono una che ha bisogno di party, feste piene di alcool o quant'altro per sentirmi viva e amata (o qualsiasi altro aggettivo che usereste voi). Non sono quel tipo di persona. Sono quel tipo di persona che sente un bisogno fisico di parlare a ruota libera con persone che possano capire cosa mi sta succedendo. Quel tipo di persona che preferisce lunghi silenzi a cinque minuti di conversazione che non portano a nulla, assolutamente nulla. Quel tipo di persona timida all'inizio che piano piano si lascia scoprire e che scopre senza insistere. Quella sono io. E questo mio ultimo sabato sera in America non avrei potuto passarlo in un modo migliore. Perchè è stato il sabato sera più semplice e più bello del mondo, di quella bellezza senza tempo, senza fronzoli inutili.<br />
È stata una semplice tipica cena americana: hamburgers e apple pie con gelato alla vaniglia.<br />
Una semplice tipica cena con le stesse persone con cui sono stata circa una settimana dopo il mio arrivo a Shell Island. Mi è pure scappato un sorriso a pensarci: il cerchio si chiude nello stesso modo in cui era iniziato. Bizzarro non è vero? Era destino secondo me. Sì perchè dopo quest'esperienza credo ancora di più nel Destino. E voi?<br />
A questa "cena del Destino" c'eravamo io, Stacy, Tami e Billy, i genitori di Stacy, Deanna e sua mamma. È stata una cena per ricorda e ridere di tante cose, legarci ancora di più e salutarci in maniera silenziosa, ma profonda e significativa.<br />
C'è stato un po' da ridire sul fatto che passassi il mio ultimo sabato sera da Stacy, ma davvero non avrei voluto passarlo con nessun altro per nulla al mondo. Ho passato il mio primo sabato sera con lei ed era giusto passare con lei anche l'ultimo.<br />
Ho infine realizzato come loro siano la mia famiglia americana. Delle persone fantastiche che mi hanno accolto senza conoscermi, ma senza giudicarmi, che mi hanno aperto i loro cuori e mi hanno regalato affetto incondizionato e che mi hanno trattato come un membro della loro famiglia. Ci sono tante cose che mi piacciono della loro famiglia eppure non basterebbe una vita per elencarle tutte, semplicemente loro sono i Grahams, i fantastici Grahams. Vedete le cose normali si fanno con la propria famiglia, non con persone che conosci in sei mesi, eppure loro mi hanno sempre coinvolto nelle loro piccole cose senza mai farmi sentire a disagio ed è questo che mi piace di loro. Mi hanno portato a messa con loro, mi hanno portato al loro maneggio, li ho aiutati con i cavalli e mi hanno portato a vedere un college. Insomma sono la mia seconda home away from home in America. Solo loro sono riusciti a farmi amare la Florida, con le loro piccole cose semplici.<br />
Quella cena sabato sera è stata un po' l'epilogo del cammino di strada che abbiamo percorso insieme. È stato un bellissimo epilogo. Un po' amaro, perchè guardando indietro abbiamo pensato a come avremmo potuto fare diversamente alcune cose, come avrei potuto cambiare scuola e come forse avrei potuto esser ospitata da loro. Ma sono lo stesso felice perchè ho avuto la possibilità di incontrarli.<br />
Dopo aver mangiato siamo rimaste a chiacchierare e Stacy è arrivata portandomi il mio regalo di Natale/Arrivederci con una lettera, ma quella ho deciso di risparmiarla per quando sarei stata sola. Mi ha regalato un braccialetto con la sua collana e gli orecchini dal negozio dove lavora "Plum Delightful".<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhfvjwzfIc3NcU2M1-MukpXpVe6-IyZ2tscOEqdxaa5dmZxzQUdbB6sx1xFFIOl55KLMeNNrkAkTkIMXMlllD35M8QRFBldeNuyHS2rorPE-hbF_BDwxOsK7DsJB5mU4j7EsOqByt1Ui34/s1600/IMG_5082.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhfvjwzfIc3NcU2M1-MukpXpVe6-IyZ2tscOEqdxaa5dmZxzQUdbB6sx1xFFIOl55KLMeNNrkAkTkIMXMlllD35M8QRFBldeNuyHS2rorPE-hbF_BDwxOsK7DsJB5mU4j7EsOqByt1Ui34/s1600/IMG_5082.jpg" height="320" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Questa è "solo" la collana</td></tr>
</tbody></table>
Non avrebbe potuto farmi regalo più gradito. Di solito non sono una che porta molte collane o braccialetti vistosi eppure mi è piaciuto tantissimo. Ancora di più mi piace l'idea di avere il bassorilievo di un angelo dietro il ciondolo. Come se ci fosse sempre qualcuno a vegliare per me (so che lei appena l'ha visto ci ha pensato, perchè so quanto la Fede sia importante per lei e la rispetto e ammiro moltissimo per questo) e l'ho sentito come una cosa così sentita che ho un sorriso dipinto in faccia ogni volta che lo indosso. Perchè significa che quel qualcuno per farti un regalo ha impiegato del tempo, ci ha pensato e riflettuto su tantissimo perchè voleva che fosse un regalo speciale, un qualcosa avesse un significato, un valore preciso, impossibile da dimenticare. Ecco io credo proprio che non me lo dimenticherò facilmente.<br />
<div>
<br /></div>
<div>
Quando mi hanno riaccompagnato a casa è stata dura. Tami guidava e io e Stacy eravamo in un completo silenzio. Tami, per stemperare la tensione, ha dovuto farmi qualche domanda. Quando siamo arrivate davanti a casa mia, ho abbracciato Tami e sono scesa dall'auto. Stacy è scesa a sua volta e aveva già le lacrime agli occhi ed io pure. Dirle addio è stato difficile. È stata la mia migliore amica qui, eppure è una persona così vera e così bella che davvero mi mancherà tantissimo. Tra le lacrime ci siamo abbracciate più e più volte sperando che quel momento non finisse più. Mi manca già.</div>
<div>
Sono entrata in casa e tirando su col naso ho aperto e letto la sua lettera. In bagno perchè in camera mia c'era Amy al computer e io non volevo farmi veder piangere da nessuno. Ha preso un biglietto con su un cavallo, un sauro perchè sa che quello è il colore di manto di cavallo che mi piace di più. Un cavallo perchè sa che amo l'equitazione quasi quanto lei. E poi mi ha scritto questa bellissima lettera che ha iniziato a farmi piangere con il suo "Alessia, it seems yesterday we were meeting for the first time at Starbucks". Si sono aperti subito i rubinetti e non si sono chiusi fino a lunedì in pratica.</div>
<div>
Mi ha scritto cose bellissime, sottolineato altre che già sapevo ma che voleva che mi rimanessero ben impresse nella mente, come il fatto che tra due anni mi vuole come roommate al Florida Southern. Come il fatto che ogni giorno prega per me. Sembra strano ma quando ho letto così ho sentito una stretta al cuore: sì è vero io non sono particolarmente credente, almeno non più, ma sapere di essere così importante per qualcuno al punto che prega per te ogni giorno significa che qualcuno che davvero ti vuole così tanto bene dopo solo sei mesi esiste. Sono triste perchè lascio la mia piccola realtà americana e delle persone fantastiche. Ma sono felice perchè so ci rivedremo presto, perchè questa è il tipo di amicizia che la mia famiglia ha stabilito con Michael e Elaine. E so che questo non è un Addio, ma solo un Arrivederci. </div>
<div>
<br /></div>
<div>
Ma no in definitiva non sono triste, perchè, come mi ha scritto Stacy, "don't cry because it's over, smile because it happened". Ed io sorrido perchè la fortuna di incontrarli ce l'ho avuta!</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Un besos,</div>
<div>
Ale</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
"Ognuno di noi condivide lo stesso sistema di radici, come le foglie d'erba."</div>
<div>
[cit. John Green]</div>
</div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com0Panama City Beach, Florida, Stati Uniti30.1765914 -85.805487929.9570839 -86.1282114 30.3960989 -85.482764400000008tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-16501837290721492062015-01-22T07:52:00.001+01:002015-01-22T07:52:25.125+01:00All those little things<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Venerdì scorso è stato il mio ultimo giorno di scuola e credo di averne scritto al riguardo, ma sono diventata talmente pigra che non ho nemmeno voglia di andare indietro sul blog e vedere se ne ho effettivamente parlato. Siccome less is more, passerò oltre.<br />
<br />
Mercoledì 21 Gennaio 2015, 13:59.<br />
158 giorni andati e 11 ancora da vivere.<br />
170 giorni e un ponte tra due anni diversi, quasi a sè.<br />
Cosa cambia da quando cominci a pensare quest'avventura a quando effettivamente stai quasi finendo quest'avventura?<br />
Non credo di saper rispondere. Cambi, cadi, ti rialzi e cresci, eppure sei ancora tu, la stessa persona che ha lasciato Milano quella assonnata domenica mattina di Agosto, così letargica eppure adrenalinica.<br />
Cos'è cambiato che puoi toccare con mano? I centimetri sulla pancia, sì quelli li vedi che si accumulano e ti odi per questo, eppure non puoi smettere di mangiare, perchè non puoi fare nient'altro. Ma non sei cambiata, sei sempre la stessa con qualche crepa in meno e qualche (in)certezza di più. Eppure non sei tu, ti guardi allo specchio e sai perfettamente che non sei più la stessa di quando hai imboccato il portellone dell'aereo 157 giorni prima.<br />
Descrivere cosa è cambiato è difficile, quindi cosa ti cambia?<br />
Sono tante, tantissime le cose che piano piano, come un fiume smussa e leviga il proprio corso, ti cambiano in meglio, ma anche in peggio. Ciò che ti cambia davvero sono le piccole cose, quelle a cui in Italia non avresti dato assolutamente peso e a cui non avresti più ripensato a distanza di giorni, settimane o addirittura mesi. Eppure sono proprio quelle piccole cose che creano ricordi vividi, come se fosse solo ieri che li hai vissuti in prima persona. Sono le piccole cose che ti cambiano, come lo scoprirai solo alla fine di quest'avventura che, nel bene o nel male, ti regalerà un bagaglio di esperienze che molti ti invidieranno. Perchè quest'esperienza non ruota intorno alla scuola e allo studio, quest'esperienza ruota intorno a te, a voi, a me, a NOI.<br />
Le mie piccole cose sono state tante, nella maggior parte dei casi mi hanno strappato un sorriso, ma a volte mi hanno anche fatto inumidire gli occhi.<br />
Le mie piccole cose sono Stacy e la sua famiglia, che mi hanno accolto a braccia aperte, mi sono rimasti accanto anche quando ho cambiato famiglia e non mi hanno mai giudicato.<br />
Le mie piccole cose sono ricevere un messaggio alle 3.00 di notte con una faccina che piange perchè Stacy non vuole che me ne vada.<br />
Le mie piccole cose è abbracciare Billy, il papà di Stacy, e sentirgli dire che gli mancherà sentirmi parlare con il mio buffo accento.<br />
Le mie piccole cose è sapere che non sono sola, neanche a miglia e miglia di distanza da casa, perchè la mia famiglia è sempre qui con me, pronta a supportarmi in qualsiasi momento, per qualsiasi necessità.<br />
Le mie piccole cose è sapere che sono in grado di sopravvivere, a 17 anni, da sola lontano da tutto e da tutti.<br />
Le mie piccole cose è non dover specificare come voglio la bistecca, perchè tanto Steve lo sa già.<br />
Le mie piccole cose è sentire i miei nonni americani dirmi quanto sono contenti che sia riuscita a passare del tempo con loro.<br />
Le mie piccole cose è avere conosciuto un gruppo di pazzi pazzi exchange che mi allietano le giornate e mi consolano quando sono triste.<br />
Le mie piccole cose è essere diventata più aperta al cambiamento, meno incline al pregiudizio e perchè no, forse, più accondiscendente.<br />
Le mie piccole cose è esser stata in grado di rimanere lucida e non farmi prendere dal panico nel momento in cui bisognava agire.<br />
Le mie piccole cose è stato lavorare su me stessa e capirmi di più ogni giorno che passa(va).<br />
Le mie piccole cose è passare un pomeriggio a camminare sulla spiaggia senza parlare, perchè bisogno non ce n'è.<br />
Ma le piccole cose a volte sono anche piccole cose brutte.<br />
Le mie piccole cose brutte sono state ritrovarmi in una famiglia di perfetti (s)conosciuti che mi facevano sentire in affitto.<br />
Le mie piccole cose brutte sono state non essere in grado di esserci per il compleanno di mia sorella ed essere la prima a farle gli auguri.<br />
Le mie piccole cose brutte è stato sentirmi dire che erano solo perceptions, che ero io.<br />
Le mie piccole cose brutte è stato sentirmi fuori posto, sbagliata quando quella fuori posto e sbagliata non ero io.<br />
Le mie piccole cose brutte è stato sentirmi dire che non ero abbastanza e che 8 anni passati a perfezionarmi in uno sport non mi sono serviti proprio a nulla.<br />
Le mie piccole cose brutte sono stati quei momenti di imbarazzo, quelli in cui non riesci a parlare e che comunque non sapresti riempire.<br />
Le mie piccole cose brutte sono state vedere il coutdown dei giorni che rimanevano alla partenza e sentirsi attanagliare dall'ansia in quei giorni in cui vedi tutto nero.<br />
Le mie piccole cose brutte sono state quelle ore buttate a cercare di conoscere le persone "giuste".<br />
Le mie piccole cose brutte sono le occasioni sprecate.<br />
Le mie piccole cose brutte sono il rimpianto dei "se fosse" che ti fanno salire le lacrime agli occhi.<br />
<br />
Più volte ho scritto qui, nel mio blog, che ero alla ricerca di qualcosa: un qualcosa che forse avevo trovato o che forse dovevo ancora trovare. Ad oggi non so se l'ho trovato: probabilmente sono ancora alla ricerca, eppure non mi sento come se fossi in altomare. Sono felice, ho finalmente fatto pace con la mia testa dopo tanto tempo e mi piace pensare di essere ancora alla ricerca di qualcosa. Non so cosa sia quel qualcosa: se me stessa, il mio posto nel mondo o più semplicemente un equilibrio che mi manca da tanto. Non mi interessa, sono certa che, quando lo troverò, saprò di cosa si tratta. Ecco cosa è cambiato in me durante quest'esperienza; non sono più impaziente, almeno non nel modo in cui lo ero prima.<br />
Gli angoli acuti del mio carattere sono stati smussati e un po' ho paura del ritorno. Sono dannatamente felice di tornare e riprendere in mano la quella mia via, ormai in standby da parecchio, troppo tempo. Ma allo stesso tempo ho anche paura: ho paura che gli altri mi vedano cambiata e che io, a mia volta, vedendomi cambiata attraverso gli occhi degli altri non voglia riconoscere e accettare questo cambiamento.<br />
Ma non accetto una sconfitta, no, non io, Alessia la dura, Alessia la acida. Sono cambiata forse in meglio o forse in peggio, ma non so che non indietreggerò più davanti ad uno ostacolo, perchè se quest'esperienza mi ha sì cambiata, mi ha fatto maturare e mi ha fatto crescere.<br />
<br />
Un besos,<br />
Ale<br />
<br />
"La vita ci lascia sempre dei segni. Ed è bene che sia così. Attraverso le ferite che portiamo sul nostro corpo possiamo misurare le nostre imprudenze e i nostri successi."<br />
[cit. Cristopher Paolini]<br />
</div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com0Panama City Beach, Florida, Stati Uniti30.1765914 -85.805487929.9570839 -86.1282114 30.3960989 -85.482764400000008tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-81943473621575290152015-01-18T06:07:00.000+01:002015-01-18T16:55:32.730+01:00Time flies: -15 days<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Sono tornata da Phoenix solo due settimane fa, eppure mi sembra di aver vissuto in un mondo parallelo per due settimane mentre ero lì, quasi un sogno. Il viaggio di ritorno è stato in qualche modo travagliato, ma ero io, non i voli: è sempre difficile andarsene da un posto in cui ti trovi bene, un po' come quando sono partita ad Agosto, ho dovuto obbligare me stessa ad allontanarmi il più velocemente possibile per non iniziare a piangere.<br />
Quando sono atterrata all'aeroporto a Panama City mi è venuta a prendere Amy e già sulla via di ritorno mi ha detto che sarebbe dovuta partire anche lei per New Orleans con Stefani e Steve quella domenica e sarebbero tornati solo il venerdì successivo. Stefani e Steve infatti sono stati scelti per fare le comparse in un film con Will Ferrell e Mark Wahlberg.<br />
Dopo esser appena atterrata ed essere un po' scombussolata mi sono un po' cadute le braccia, ma forse ero solamente molto stanca. Così l'indomani, visto che l'altra alternativa non mi allettava affatto, ho chiesto a Jill se la sua hmom sarebbe stata disponibile per ospitarmi per una settimana. Le ho spiegato tutta la storia e lei si è mostrata comprensibile e mi ha detto che ci avrebbero pensato loro a me. Non facevo i salti di gioia a pensare di dover stare da sola con una persona vista solo una volta per dieci minuti in casa e nemmeno andare da Jill mi esaltava da matti, perchè percepisco di non starle così simpatica (anche se questa settimana il nostro rapporto è effettivamente migliorato). Credo che per la prima volta nella mia vita abbia preso la decisione che era giusto prendere e in un certo qual senso mi sono sentita matura; so che era una decisione stupida da prendere, ma quando sai di non essere particolarmente gradita la decisione non è mai semplice. Così ho preso la mia decisione e mi sono messa l'anima in pace.<br />
Il venerdì seguente sono uscita con Stacy. Mentre stavamo andando a Pier Park mi ha detto che non potrà accompagnarmi all'aeroporto il 31 Gennaio perchè il giovedì o il venerdì prima parte per andare a Lakeland al Florida Southern (il college che abbiamo visitato dopo esser state a DisneyWorld e a cui andrà) per fare le interviste e l'audizione per la borsa di studio. Mi è sembrata davvero dispiaciuta di non poterci essere, ma ci siamo tacitamente messe d'accordo che la sera prima che parta ci vediamo e ci salutiamo. Inizialmente il nostro piano era andare a vedere Taken 3 per una storia che riguarda sua mamma Tami, ma alla fine, dato che Stacy è venuta a prendermi tardi causa audizione di danza per uno spettacolo, ci siamo risolte a comprare i biglietti per Una notte al museo 3. Siccome il film iniziava alle 21.30 nel frattempo siamo andate a mangiare cinese. È bello vedere come le cose sono cambiate in questi mesi e quanto siamo più legate e come possiamo parlare del più e del meno senza nessun imbarazzo: il discorso nasce da se, non ho bisogno di essere sempre in imbarazzo perchè ci sono momenti morti. La cosa divertente è stata che quando siamo entrate al cinema dopo il cinese, la nostra sala cinematografica era completamente vuota. Stacy si è messa a fare le ruote nel mezzo delle poltrone proprio perchè non c'era nessuno e ha sempre voluto farlo. Siamo rimaste a parlare per una mezz'ora buona perchè siamo entrate in sala che mancava ancora un 45 minuti. Abbiamo cercato con tutte le nostre forze di non prendere niente da mangiare, ma abbiamo ceduto all'uva passa ricoperta al cioccolato e agli M&Ms al cioccolato e poi abbiamo diviso un Icy Coke in due. Una notte al museo 3 mi è piaciuto un sacco, ho riso come non ridevo da tanto e come ogni volta uscire con Stacy è piacevolissimo.<br />
Sabato non ho praticamente fatto nulla se non cercare di fare un DBQ (Documents Based Question) per American History (aka Skipper) e mamma mia è stato letteralmente un parto: sono rimasta seduta alla scrivania, cercando di combinare qualcosa per tipo 9 ore. Per la cronaca sono finalmente riuscita a farlo, ma fa davvero davvero schifo, ma so che prima che Skipper lo veda me ne sarò già andata (considerando quanto gli piaccia procrastinare!). Ho poi preparato la valigia per andare da Jill e nulla di più, sono semplicemente rimasta a bighellonare in camera. Domenica ho preparato le ultime cose, fatto colazione e verso le 11 mi hanno portato a casa di Mary Pat, l'hmom di Jill e loro sono partiti per New Orleans. Jill aveva il retake delle foto della squadra di pallavolo e così circa una mezz'ora dopo è uscita, mentre io e Mary Pat siamo andate a vedere l'appartamento che ha sulla spiaggia. Tornate a casa abbiamo mangiato un po' di pizza leftover della sera prima e poi mi sono messa a studiare per un test di (guarda che strano!) Skipper. La sera, siccome non c'era nulla nel frigo, siamo andati a mangiare da Olive Garden: pasta Primavera di un gusto indefinito e troppo pannoso, decisamente non italiano (e pensare che ci sono persone come Destiny che pensano che quello sia vero italiano! Non sanno cosa si perdono!).<br />
Lunedì era il mio ultimo lunedì di scuola, perchè sì insomma questa è stata la mia ultima settimana at Arnold High School. L'unica cosa che mi ha fatto impressione è stato pensare a quando tornerò in Italia e dovrò studiare come un mulo, per il resto nessun dejavu, nessuna lacrima facile (o quasi): menefreghismo più totale. Martedì poco degno di nota, solo molto preoccupata per il midterm di Skipper in U.S. History; la sera ho cucinato la carbonara e diciamo che ho fatto la mia porca figura! Mercoledì le ore duravano 40 min invece dei canonici 45 perchè avevamo il primo midterm nel 7th period che per me significava inglese: una cazzata, avrei potuto farlo ad occhi chiusi.<br />
Giovedì Jill ha voluto a tutti i costi portarmi a far colazione da Chick-fil-a con i chicken mini e hashbrowns (praticamente una specie di rösti fritto) ed era si buono, ma ipercalorico! Giovedì ho avuto 2 midterms: matematica (un 100% facile facile) e appunto U.S. history che alla fine era più una formalità che una cosa ufficiale, quindi in pratica mi sono preoccupata tanto per niente. Il pomeriggio ho cercato di studiare il più possibile per AP Euro history ma mi sa che mi becco un altra B e ciò significa che la mia media al 90% si abbasserà come minimo all'88% e mi rode non poco! Venerdì oltre a quello ho poi fatto i midterms di Latino (finito in 10 min e senza studiare assolutamente nulla) e quello di Fashion Design, che lasciava il tempo che trovava. Ho salutato le tre professoresse a cui mi ero legata di più: Mrs Sellers, la mia prof di latino (un amore di donna), Ms Larrimore quella di Fashion Design, con cui mi sono scambiata numero di telefono, FB, e tutto il resto. A un certo punto mi sono poi resa conto di non aver salutato Ms Scott mentre ero nel mio 6th Period e così mi sono fatta scrivere un pass da Ms Larrimore e sono andata a salutarla. Ms Scott mi mancherà, mi piace come persona e come professoressa e appena l'ho salutata mi ha abbracciato forte forte, non nego che quando sono uscita dalla sua classe avevo gli occhi che iniziavano a bruciarmi un po' per le lacrime. Mi ha raccontato che quest'estate viene in Italia per un mese, chissà che non mi venga a trovare.<br />
Lasciare l'Arnold High School per sempre non mi ha lasciato con nessun sentimento, nessun emozione, perchè non sono assolutamente grata a questo liceo: ho solo trovato persone troppo egocentriche, persone egoiste, o semplicemente persone con cui non avrò mai da spartire nulla, perchè, ormai crede che l'abbiate già capito, non sono la tipica diciassettenne. Sì lo sono, ma sono molto più di questo.<br />
Dopo aver definitivamente abbandonato questa scuola sono andata a mangiare con Jill e le sue amiche Bailey e Maddie da IHOP (International House of Pancakes) per pranzo e poi siamo andate da Ross e poi Pier Park a gironzolare tra i negozi, dove ovviamente Jill trova sempre qualcosa da comprare. Non ho idea di come faccia, io a Phoenix, pur avendo girato 27372288288 mila malls diverse non ho trovato praticamente nulla! Tornate a casa, Amy mi è venuta a prender verso le 17 e a casa abbiamo mangiato la pizza che Steve aveva ordinato da Vinny's e meno male perchè l'amica di Amy che è venuta a stare con la sua famiglia per badare ai cani ha praticamente spazzolato tutto il cibo che avevamo in casa: non ho mai e dico mai visto questo frigorifero vuoto! Così oggi dopo pranzo siamo andate a fare la spesa e io ho preso il biglietto di auguri per il regalo di compleanno di Stacy che ho ordinato ieri (un portafoglio blu notte di pelle preso su Nordstrom).<br />
Stasera poi dopo cena io, Steve ed Amy abbiamo guardato Where I leave you, film senza infamia e senza gloria a parer mio...<br />
<br />
Un besos,<br />
Ale<br />
<br />
<br />
<div class="p1">
<span class="s1">"La più grande ricchezza è l’autosufficienza."</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">[cit. Epicuro]</span></div>
</div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com1Panama City Beach, Florida, Stati Uniti30.1765914 -85.805487929.9570839 -86.1282114 30.3960989 -85.482764400000008tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-39662756228462049502015-01-13T03:14:00.001+01:002015-01-13T20:48:44.258+01:00Home away from home: Phoenix p.II<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Mi sembra arrivato il momento di aggiornare con la seconda parte del mio tempo speso a Phoenix.<br />
<br />
Il 31 dicembre non abbiamo fatto un granchè, tutt'al più vegetato in cucina dopo una colazione a base di waffles fatti in casa. Dopo colazione abbiamo siamo solo rimasti lì e ho dato un po' di lezioni di Mac a Janet, che ha talmente tante passwords e accounts diversi che è obbligata ad avere un documento su Pages solo per quello. Nel pomeriggio verso le 16 siamo partiti e siamo andati a recuperare una coppia di amici che avrebbero festeggiato con noi e indovinate un po': lui era italiano!!! Giuro parlare di nuovo in italiano con Angelo è stato più che surreale, davvero davvero strano, soprattutto non riconoscevo per niente la mia voce, mi sembrava semplicemente una voce fuori campo, mia non di certo. Dopo aver recuperato Angelo e sua moglia Rhonda, abbiamo imboccato l'Interstate e siamo arrivati a casa di Michael e Elaine, che erano tornati da Israele quel giorno alle 2.00 della mattina. Appena sono entrata Elaine mi ha fatto un gran sorriso e mi ha abbracciato e poi beh Michael è Michael: è venuto lì mi ha abbracciata un paio di volte e mi son sentita come se non se ne fossero mai andati dopo l'ultima volta che sono venuti in Italia. Li sento davvero come se fossero i nostri nonni americani, persone dolcissime sempre pronte a tutto per me e mia sorella Francesca. Abbiamo avuto questa cena a cui hanno partecipato anche Mark e Susie a base di insalata di Dennis, pizza (non male, sicuramente meglio di quella di Domino's) di una pizzeria ebrea e una zuppa che mi ha ricordato molto la ribollita di mia mamma, ma molto più liquida e con le immancabili meatballs. Ho avuto finalmente l'opportunità di bere un bicchiere di Moët & Chandon e sì la testa, dopo 5 mesi senza bere, mi girava un pochino. Dopo il dolce siamo rimasti a parlare intorno al tavolo ed è stata una cosa così strana per essere in America, perchè qui appena uno ha finito di mangiare sparecchia la sua roba e mette tutto nel lavello, scordatevi vostro padre che con una lentezza infinitesimale si sbuccia e mangia 4 mele e che si arrabbia se vi lamentate che siete in ritardo o che dovete andare a studiare seduta stante. Diciamocelo con loro è come starsene in famiglia, soltanto si parla una lingua diversa. Dopo che tutti se ne sono andati verso le 22 mi sono preparata e ho aspettato la mezzanotte a letto perchè loro erano troppo stanchi dopo quasi 30 ore di viaggio in aereo. Ma mi va bene, il mio obbiettivo primario non era far festa e del resto non festeggio un capodanno come si deve da praticamente 3 anni quindi un anno in più non mi da fastidio. Il primo gennaio dopo una colazione abbondante a base di uova e toast ho fatto un po' di compiti e siamo sostanzialmente rimasti a casa perchè faceva troppo freddo per uscire e Elaine aveva un brutto raffreddore. In serata ci siamo guardati One Hundred Foot Journey che mi è piaciuto molto, andate a vederlo se vi capita perchè merita davvero.<br />
Il giorno dopo ho dormito più del solito (che cosa strana) e verso mezzogiorno, dopo che Elaine è andata dal dottore siamo usciti e mi hanno portato a un mall per fare shopping: ovviamente non ho trovato niente come al solito con mio grande disappunto. Tornati a casa abbiamo cenato e abbiamo guardato un altro film su Netflix.<br />
I giorni seguenti mi hanno sempre portato a fare shopping ma con scarsi, scarsissimi risultati. <strike>Sabato non ricordo più esattamente cosa abbiamo fatto </strike>(ecco cosa succede quando si aggiorna così poco!!!) Siamo andati al bruch con tutti i nipoti e ho finalmente incontrato i tanto decantati nipoti maschi, Austin e Ryan: ahahah gli americani hanno seri seri problemi a relazionarsi, ma fa niente, almeno ho parlato molto con Michelle, figlia di Michael e Elaine che mi ha detto che mi avrebbero ospitato volentieri se avessero saputo prima che venivo a fare un exchange (ma io dico, ma dovete dirmelo sempre alla fine? Giusto per farmi rimpiangere di non aver fatto quella invadente e di non aver chiesto esplicitamente a voi?!?!?),ma credo che il sabato sera siano venuti a cena da noi Janet e Dennis. Durante la cena abbiamo mangiato brodo di pollo e Matzah balls (che sono polpette di pane azzimo) e abbiamo parlato di religione, ma è stata una discussione piacevole e soprattutto con gente istruita, non che pretende di esserlo quando invece non lo è affatto. Siccome mi sarebbe piaciuto andare all'Hard Rock glielo ho detto quella sera e il giorno dopo noi tre più Janet siamo andati all'Hard Rock di Phoenix per pranzo e ho comprato un paio di magliette, giusto perchè insomma l'Hard Rock è l'Hard Rock. La sera Michael aveva prenotato al Capital Grille e così dopo esser andati a prendere Ben, uno dei nipoti più piccoli, siamo andati al ristorante. C'ero già stata quando ero andata ad Atlanta, ma credo di aver fatto la scelta sbagliata la prima volta: avevo preso una bistecca troppo grossa che sinceramente era si buona, ma non frolla come alcune che puoi trovare sul Lago. Così questa volta ho preso le costolette di agnello che erano molto buone, ma nulla a che vedere con quelle che avevo mangiato a Maggio all'Esplanada per il compleanno di mia mamma; quella cena me la sogno ancora di notte (specialmente da quando sono qui, dove è pieno di schifezze)!<br />
Lunedì era il mio ultimo giorno pieno a Phoenix!Susie e Mark hanno telefonato per dirci che sarebbero passati a salutarmi verso le 11 e così è stato. Susie addirittura quando eravamo andate insieme alla Fashion Square, aveva visto quanto mi piacesse l'essenza dei japanese cherry blossom e così mi hanno comprato il set da viaggio (io non avevo voluto prendere niente per via del peso della mia valigia e l'impossibilità di poter mettere i liquidi nel bagaglio a mano). Poi ad Elaine è balenata in mente la brillante idea di andare a fare un salto da Nordstrom Rack. In pratica è l'outlet di Nordstrom e se capiti nel momento giusto puoi trovare delle belle occasioni.Così dopo aver gironzolato un po' in giro e poi nel reparto scarpe, riuscendo quasi a perdere del tutto la speranza mi sono buttata sul reparto accessori e non so come ho trovato un paio di RayBan originali specchiati (mia madre sa da quanto tempo volevo un paio di occhiali specchiati e polarizzati) modello Clubmaster a soli 70$ anzichè 170$!<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwbGE7DzSefPWoLocSu5eGMnmT1qmo5zkFeMuHx2phcS3YqgcxezhlULzdA-JKNl3E0ZR3KgpJxKcrEeiJUrt2vwJe9EAAMxDfoP6hY9ZW1FCMEOJCws1tisZR4XrU3rYcox-dBS0TD2iF/s1600/IMG_4963.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwbGE7DzSefPWoLocSu5eGMnmT1qmo5zkFeMuHx2phcS3YqgcxezhlULzdA-JKNl3E0ZR3KgpJxKcrEeiJUrt2vwJe9EAAMxDfoP6hY9ZW1FCMEOJCws1tisZR4XrU3rYcox-dBS0TD2iF/s1600/IMG_4963.jpg" height="200" width="150" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">So' proprio fighi! #inlove</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Avevo un sorriso a trentadue denti, soprattutto perchè ero rimasta con dei RayBan vecchi di almeno 20 anni di mia madre da quando avevo perso i miei Carrera facendo il bagno a Shell Island durante il Labor day con Stacy. Gironzolando ancora un po' ho trovato pure un paio di pantaloni con una stampa tipo veneziane molto carini a un prezzo irrisorio. La cosa ancora più bella è che avevo preso da provare una 10 (credo che corrisponda alla 44), ma erano un po' troppo larghi, così torno indietro allo stand per cercare un'8 (che ovviamente non c'è) e rimango un po' delusa, ma afferro lo stesso la 6 che è lì e vado a provarla: ragazzi mi entravano e la 6 dovrebbe essere una 40!!!<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNpGCBsmwhX0P8vw_oFf29EFVIWc6Gk7JxxtmmTIShYkGb7g0sUp3wc_fkrByNpXkiEUid8v-BrNMG6_NxpaEGcB1z-ohsY6Qu3_8NXj9C2ZcpVptpLYyigIQohlL-aADvY8wbK4rHPOtJ/s1600/IMG_4973.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNpGCBsmwhX0P8vw_oFf29EFVIWc6Gk7JxxtmmTIShYkGb7g0sUp3wc_fkrByNpXkiEUid8v-BrNMG6_NxpaEGcB1z-ohsY6Qu3_8NXj9C2ZcpVptpLYyigIQohlL-aADvY8wbK4rHPOtJ/s1600/IMG_4973.jpg" height="150" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">mi ricordano molto i 7ForAllMankind</td></tr>
</tbody></table>
Sono perfettamente consapevole che non sono dimagrita, anzi, ma perlomeno non mi fanno sentire una cicciobomba e devo anche dire che raramente ho trovato dei pantaloni che senza cintura mi cadessero così bene! Dopo esser state da Nordstrom siccome non avevamo pranzato ci siamo fermate in un Frozen Yogurt place per un frozen yogurt che era la fine del mondo e poi siamo andate da Costco a comprare delle earphones wireless e bluetooth per Elaine. Tornate a casa, ci siamo rilassate un po' e poi verso le 15 siamo usciti tutti e tre e siamo andati al cinema a vedere Big Eyes con Amy Adams (che proprio ieri sera ha vinto il Golden Globes per questo ruolo) e Cristoph Waltz. Dopo il cinema siamo andati a mangiare cinese con Janet e Dennis nel loro ristorante preferito che è gestito da alcuni amici di famiglia che hanno conosciuto anche i miei genitori, Miona e George. Uno dei cinesi più buoni della mia vita, spicy e gustoso! Dopo cena ho salutato Janet e Dennis e siamo tornati a casa. La mattina dopo io e Elaine ci siamo svegliate verso le 5.30 (anche se non ho chiuso occhio per tutta la notte!) e dopo aver fatto colazione, bevuto la spremuta di arance del loro giardino, Michael si è alzato ed è venuto a salutarmi. Dopodichè Elaine mi ha portato in aeroporto, l'ho salutata ripetutamente e dopo aver passato i controlli e aver preso il mio immancabile Cool Lime da Starbucks ho chiamato Giulia, quella addossina di amica che mi ritrovo, ahaahah! Il viaggio di ritorno non è stato particolarmente piacevole, perchè <u>NON</u> volevo tornare assolutamente: è difficile dopo aver provato qualcosa che sai che ti appartiene profondamente lasciare tutto e tornare indietro; sono tornata da un po' e me ne sono fatta una ragione ora. Ad Atlanta ho gironzolato un po' e mi sono fermata un paio di volte da Starbucks, cercando di evitare ripetutamente Five Guys perchè le loro patatine altrimenti sarebbero state la mia rovina! Ho scoperto una novità di Starbucks che assomiglia molto a un cappuccino italiano e mi sono sentita coccolata (per la cronaca è il Flat White) e così sorseggiando qualcosa che mi ricordava l'Italia sono arrivata a Panama City Beach. Di nuovo. Questa volta, però, solo per poco tempo. Finalmente.<br />
<br />
Un besos,<br />
Ale<br />
<br />
<div class="p1">
<span class="s1">"In fondo la vita è così: molta disperazione, ma anche qualche istante di bellezza dove il tempo non è più lo stesso. È come se le note musicali creassero una specie di parentesi temporale, una sospensione, un altrove in questo luogo, un sempre nel mai.</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">Sì, è proprio così, un <i>sempre</i> nel<i> mai</i>."</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">[cit. Muriel Barbery]</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1">
P.S. Volevo far sapere a qualcuno che ho ricevuto il suo pacco e che quello che c'era nel pacco mi fa fatto venire le lacrime agli occhi, perchè ho capito che seppur siamo distanti miglia e miglia ci son persone che non passeranno mai e questa, credetemi voi che vi apprestate a partire, è la più grande forza per andare avanti che ci sia. </div>
<div class="p1">
Quella lettera mi ha fatto quasi piangere, ma la cosa più bella è stato annusare quella maglietta e sentire che anche a migliaia di chilometri di distanza il tuo profumo si sente ancora! ;-)</div>
</div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com1Panama City Beach, Florida, Stati Uniti30.1765914 -85.805487929.9570839 -86.1282114 30.3960989 -85.482764400000008tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-14351349686781770752015-01-06T21:14:00.000+01:002015-01-06T21:15:27.053+01:00My home away from home: Phoenix, Az, p. I<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="p1">
<span class="s1">Credo che gli aerei siano il posto migliore per aggiornare il mio blog: ho talmente tanto tempo per ammazzarmi di noi che insomma a un certo punto mi obbligo a fare quello che ultimamente non ho mai voglia di fare. </span></div>
<div class="p2">
<span class="s1"></span><br /></div>
<div class="p1">
<span class="s1">Phoenix è sempre bellissima, è davvero un gran peccato che non sia finita in Arizona o che non abbia chiesto agli host dei miei o alla sorella della loro hmom di ospitarmi: l’Arizona non è la Florida e mi assomiglia molto di più, desertica e realistica. Credo che Phoenix sarebbe una bella città dove vivere, è pulita, sempre assolata e qua ho persone a cui non devo spiegare la mia vita, perché la mia vita, tutto sommato la conoscono già!</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">L’ultima volta che ho pubblicato stavo volando verso Phoenix, accanto a un ragazzino che non ha smesso un secondo di mollare di quelle scoregge silenziose, ma letali, credo avesse mangiato messicano prima di prendere l’aereo ahaha. </span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">Appena arrivata a Phoenix c’era Janet ad aspettarmi all’uscita del terminals e appena mi ha visto mi ha abbracciato forte forte; non ci vedevamo in carne e ossa dal 2006… Così mentre ci avviavamo a prendere la mia valigia (ragazzi ho sfiorato il limite, mamma mia!) ha continuato a ribadirmi quanto io assomigli a mia mamma, non lo so io non ci ho mai fatto molto caso, ma credo che sia verosimile. Dopo esserci accorte che eravamo al punto bagagli del volo sbagliato e aver quindi raggiunto quello giusto, raccolta la valigia, siamo andate ad aspettare Dennis che ci venisse a recuperare con la macchina. Dopo 8 ore tra vari aeroporti ero davvero esausta e essendo pure passata la mezzanotte (in Italia riuscivo a stare sveglia fino alle 3 o le 4, se dovessi farlo adesso mi sparerei, sono diventata una nonnina) quando siamo arrivati a casa loro, mi hanno mostrato la mia camera e sono andata a letto. La mattina quando mi sono alzata li ho trovati tutti e due già operati e dopo una bella tazza di caffè e un paio di cantucci americani (ma buoni sul serio però), Dennis, che, non a caso, Janet chiama “my wife”, ci ha preparato un omelette con formaggio, jalapenos, peperoni e un po’ di bacon come brunch.<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwcEz0aw1b4F-cHz3DKFZcI8jHYJWyykPIjYWxni1uFaunZDbCE3zDxdtDCUha6K8BwFF27ReMdQmT0lLmqrrWEp9xK9rgciUwJQHpYzwWeXppYCD81c7Ep01OZq1TPqSe45ypH7bFeXiN/s1600/IMG_4944.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwcEz0aw1b4F-cHz3DKFZcI8jHYJWyykPIjYWxni1uFaunZDbCE3zDxdtDCUha6K8BwFF27ReMdQmT0lLmqrrWEp9xK9rgciUwJQHpYzwWeXppYCD81c7Ep01OZq1TPqSe45ypH7bFeXiN/s1600/IMG_4944.jpg" height="200" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">omelette formaggio, bacon, jalapenos</td></tr>
</tbody></table>
</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"> Quindi io e Janet, dopo esserci preparata e vestite a dovere, perché Phoenix ha deciso di avere basse temperature proprio quando sono arrivata io, siamo uscite per andare a ritornare alcuni regali di Natale e fare un po’ di shopping (infruttuoso) in un outlet mall che si trova ad Anthem, il loro paese. Dopo di che siamo andate da Target per ritornare delle Dr Dre earphones, regalo di Natale di Dennis, siamo andate da Costco per comprare dei cranberries disdratati per l’insalata e un altro paio di cose che adesso non ricordo. Tornate a casa abbiamo cenato con salmone alla piastra su un letto di spaghetti di spinaci con salvia e insalata mista. Dopo cena ci siamo guardati un bel film uscito un po’ di tempo fa: The Chef con Sofia Vergara. Mi è piaciuto, allegro e divertente e non difficile a capire (perchè checchè ne dicano gli sboroni, vedere film in inglese non è proprio una cazzata, a guardarli con i sottotitoli sono capaci tutti!) e poi beh, ci siamo fatti i pop corn, il che migliora sempre le cose, giusto?</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"> Il giorno dopo, dopo essermi alzata, consueta tazza di caffè forte (ragazzi magari sarò io che sono abituata a bere il caffè amaro senza nulla, ma qui dovreste vedere tutte le cream e affini che hanno e che ci mettono dentro: bleah!), impressionando appunto i presenti perché “We could never drink just plain extra dark roast coffee without any cream!”e aver polleggiato un po’, Dennis ci ha preparato un omelette con i resti del salmone della sera precedente (mi hanno raccontato che mangiano un’omelette tutti i giorni prima di andare in palestra) e poi dopo mangiato abbiamo chiamato su Skype la mia famiglia. Non lo so, è davvero strano perché solo ora mi rendo conto di quanto il mio inglese sia migliorato e quanto sarebbe potuto migliorare ancora se avessi prolungato, ma pazienza sono più che felice di tornare a casa! Diciamo che le mattine a casa di Janet e Dennis sono sempre state una piacevole gestazione post dormita perché siamo sempre usciti di casa dopo mezzogiorno, dopo la giornaliera lezione di Mac e affini, praticamente tutti i giorni! Così all’una circa siamo saliti in macchina e siamo andati da Mark e Susie, che sono cugini di Janet e (Mark e Susie conoscono i miei genitori in primis perché hanno avuto modo di frequentarli a casa di Michael e Elaine e poi perché sono venuti in Italia con loro nel ’95 e li hanno così portati in giro); abbiamo salutato Mark e Dennis che sono rimasti a casa a guardare il football, mentre io, Janet e Susie siamo andate alla Fashion Square Mall che è forse una delle mall più grandi che abbia mai visto e dove c’è proprio di tutto. </span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">Ovviamente trovare qualcosa è stata un’impresa e un po’ mi dispiaceva anche perché loro mi avevano portato fin lì solo per farmi fare shopping e non trovavo niente, ma alla fine sono entrata nel negozio di Vans e ho comprato un paio di Vans leopardate che sono un amore e poi mi sono costate solo la metà del loro prezzo originario!<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFKnVmXnUVb-s5AlwR44QSgpUV6qyS3aOwbAZqZaXHcGIQzsPRsIzyMdmBK7PKZM7JPlNq-kD6rPu4lVyC0K7cL7YRCbEgUNlbLFIR_k0moQcG359v3G3SSQZslK8mZVdqEJlrCKRb0YND/s1600/IMG_4948.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFKnVmXnUVb-s5AlwR44QSgpUV6qyS3aOwbAZqZaXHcGIQzsPRsIzyMdmBK7PKZM7JPlNq-kD6rPu4lVyC0K7cL7YRCbEgUNlbLFIR_k0moQcG359v3G3SSQZslK8mZVdqEJlrCKRb0YND/s1600/IMG_4948.jpg" height="200" width="150" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Nuove vans che amo</td></tr>
</tbody></table>
</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"> Dopo “tanto” shopping (perchè quando ho soldi e ho voglia di spenderli OVVIAMENTE non trovo mai niente) ci siamo fermate a prendere un frozen yogurt che era davvero davvero buono, che Susie ha insistito a tutti i costi per voler pagare anche se ho provato a dire che avrei offerto io. Credo di aver preso cioccolato, lampone e qualcos’altro che ora mi sfugge. Siamo così tornate a casa di Mark e Susie, abbiamo recuperato Dennis e siamo tornati a casa, abbiamo cucinato ed è venuta Heather, la moglie di Josh, figlio di Janet, che era a casa da sola. Abbiamo cenato con pork chops, salsa barbecue homemade by Janet e insalata. La sera ci siamo guardati un po’ di Zorro e poi siamo andati a letto. </span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">Il giorno dopo abbiamo deciso di andare in palestra e dopo una colazione veloce siamo andati. Io e Janet abbiamo fatto una lezione (sullo stile di quelle di Alberto, mamma, ma più intensa: ormai Alberto ha fatto il suo tempo ahah!) e poi siamo tornati a casa e abbiamo fatto un brunch a base di Waffles e frutti di bosco (Dennis menava tanto il torrone che voleva andare da Waffle House ma Janet glielo ho fortemente impedito), dopo il brunch siamo rimasti a casa a polleggiare perché avevamo piani per la sera.<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOkIzrll45hy5I3WpBuBcsv6HeniY0Sgkfbzpg7YVaAo6QFO11OIx90gGwFZ0CmEnGdu4j9EXN4b66UqK9o-VO-2DSF3Aq90h8gFH7n-DL666uHPcX38IijBY7IndO3wfHQkQksxEz4Ys0/s1600/IMG_4947.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOkIzrll45hy5I3WpBuBcsv6HeniY0Sgkfbzpg7YVaAo6QFO11OIx90gGwFZ0CmEnGdu4j9EXN4b66UqK9o-VO-2DSF3Aq90h8gFH7n-DL666uHPcX38IijBY7IndO3wfHQkQksxEz4Ys0/s1600/IMG_4947.jpg" height="200" width="150" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">waffle con mirtilli e lamponi</td></tr>
</tbody></table>
</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"> Così stando in cucina io e Janet ci siamo scambiate un po’ di ricette di biscotti (ne abbiamo sempre mangiati alcuni dopo cena ed erano buonissimi) e le ho dato lezioni per usare il Mac come tutte le altre mattine. Verso le 16 siamo usciti di casa e siamo andati al Scottsdale quarter per cena, dove dovevamo incontrare la famiglia della figlia di Dennis, il cui figlio di 16 anni sta pensando di frequentare un anno scolastico in Spagna o Italia l’anno prossimo e volevano chiedermi un po’ di informazioni. Siamo andati a mangiare sushi e devo raccontarvi questa storia perché più stupidi di così non si può essere: Janet aveva proposto di andare a mangiare in un ristorante grill simil italiano (che da fuori sembrava davvero interessante), ma, essendo loro arrivati al ristorante prima di noi e avendo visto che era pieno, hanno proposto di andare a mangiare sushi, perché “piace ai ragazzi” e poi “it will be fun for Alessia!”, come a dire che in Italia non abbiamo sushi bar… Cioè ora, ma vi prego, abito in Italia, non nel terzo mondo, non sono ancora una scimmia e fino a prova contraria sono più istruita di un americano medio con laurea che crede che i fagioli siano carboidrati! </span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">Abbiamo così mangiato sushi e parlato un po’ della mia esperienza e di come la scuola in Italia sia più difficile: io personalmente gli ho consigliato di andare in Spagna, perché dubito riuscirebbe a stare al passo con quello che facciamo noi, a maggior ragione se non abituato ad andare a scuola, ma a seguire le lezioni online. </span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">Tornati a casa io e Janet ci siamo guardate 12 Anni Schiavo che appunto non è un film facile da capire in inglese. </span></div>
<br />
<div class="p1">
<span class="s1">Il giorno dopo ci siamo alzati, fatto colazione con grilled cheese sandwich perché quello che avevamo visto in Chef era troppo appetitoso e volevamo provare a replicarlo: buonissimo devo provare a farlo anche a casa, perché è proprio una bomba (anche in quanto a grassi saturi! Ahahah). <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiG1WG5TVP6t5Axqm8d-N_JDp6zMSYW4RNLxoafu3r7LJdS3ZN14ZZkqfre9GmFMi4BaT5gWt6FX5AAen2joYkeB2Xc-DdLyOJlhkgeO8mEu0zi718O_sLQipbOdZVnUQIEx5F7ALUooM4v/s1600/IMG_4952.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiG1WG5TVP6t5Axqm8d-N_JDp6zMSYW4RNLxoafu3r7LJdS3ZN14ZZkqfre9GmFMi4BaT5gWt6FX5AAen2joYkeB2Xc-DdLyOJlhkgeO8mEu0zi718O_sLQipbOdZVnUQIEx5F7ALUooM4v/s1600/IMG_4952.jpg" height="200" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">grilled cheese sandwich</td></tr>
</tbody></table>
</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">Verso le 12.30 siamo poi partiti alla volta di Sedona (ho le foto sulla relfex, le posterò in seguito), una delle ultime città prima del Canyon e che ha come sfondo uno dei panorami più belli che abbia mai visto: un rosso mattone di montagne che ti sazia la vista e ti fa tornare indietro ai tempi del Far West. L’unico neo è stato il freddo che c’era, si stava bene solo al sole e di sole non ce n’era troppo sfortunatamente. A Sedona c’è poi un ristorante decantato da tutti che si chiama Elote dove ci saremmo fermati a mangiare se solo non ci fosse stata troppo coda già alle 16.30 (il ristorante apriva alle 17..) e così siamo tornati a casa, abbiamo ordinato da un ristorante che fa barbecue (bocciato in pieno) e dopo aver recuperato Booboo a casa di Heather e Josh (che fa morire dal ridere, è proprio una macchietta) siamo andate a prendere quello che avevamo ordinato. Dopo aver mangiato abbiamo guardato “Saving Mr. Banks” che pur avendo avuto alcune difficoltà a capire Emma Thompson all’inizio (nel film parlava con accento british), mi nel complesso piaciuto abbastanza e beh se devo dirla tutta Mary Poppins è sempre stato uno dei miei film preferiti di sempre, quindi non sarebbe potuto essere altrimenti!</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">Un besos,</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">Ale</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">"</span>Avete presente com’è il sole adesso, con le ombre che si allungano e quella luce morbida e dorata che c’è quando ancora non è tramontato del tutto? È una luce che migliora ogni cosa, la fa sembrare più bella. </div>
<div class="p1">
<span class="s1">Ecco, oggi ho visto questa luce su tutto."</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">[cit. John Green]</span></div>
</div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com0Atlanta, Georgia, Stati Uniti33.7489954 -84.387982433.3266004 -85.0334294 34.1713904 -83.7425354tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-71805722766368128522014-12-27T19:07:00.001+01:002015-01-01T07:55:16.564+01:00Santa Claus is coming to town!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span style="font-family: inherit;">Tempo di aggiornare. Per quanto amassi scrivere su questo blog una volta, ora inizio ad odiarlo perchè mi obbliga a scrivere e ultimamente mi viene difficile. Quindi non odiatemi, o se proprio volete, mettetevi in fila che ci sono un bel po' di persone.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;">Così le vacanze di Natale sono iniziate venerdiì scorso con un early release a mezzogiorno. Le lezioni sono durate 10 minuti ciascuna e l'ultimo period invece solo 5 miseri minuti. Quindi siamo andati tutti in auditorium e c'è stato il coro della scuola (di cui nessuno era a conoscenza della sua esistenza), un intermezzo di barzellette delle presentatrici (aka due ragazze thespian) che quelle di Pari sono nettamente migliori, il che è tutto dire... Dopo lo sbellicamento delle barzellette, il gruppo dei thespians (aka il gruppo di teatro di cui fa parte Mary Catherine) ha eseguito alcune performance e come sempre sono stati fantastici, si meritano davvero tutte le vittorie che hanno ottenuto (il programma teatrale della mia scuola è molto conosciuto in tutta la Florida)!! Quindi poi c'è stato il pranzo e tutti a casa.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Sabato e domenica non ho fatto essenzialmente nulla di ecclatante, se non i regali DIY per alcune amiche: sono andata da Dollar Tree con Amy dove abbiamo comprato alcuni vasetti di vetro (1$ ciascuno, che affare!), un paio di essenze, e poi Walmart dove ho comprato zucchero di canna e olio per fare lo scrub fatto in casa. È venuto benissimo: ho semplicemente seguito una preparazione che avevo visto su Pinterest e in pratica bisogna soltanto mischiare zucchero, olio e le varie essenze che ci piacciono (oppure niente essenze, come più vi piace) e vi posso assicurare che le mie mani dopo averlo lavorato erano davvero morbide come il culetto di un bambino! Ho poi finito i vasetti con un fiocco arancio oppure un fiocco fatto con lo spago.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Domenica ho skyppato con i miei genitori e ho completato un po' un packet che ci ha dato Skipper, il mio profe di Storia Americana che mi ama perchè è molto ferrato in storia europea e così spesso mi fa domande, per non parlare del fatto che ama che sia italiana ahaha.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Lunedì Stefani si è alzata con la brillante idea di fare i biscotti. Per carità le voglio bene, ma in cucina si avvicina a qualcosa di molto simile a una pallina da tennis per quanto si muove alla velocità della luce. Così mentre Amy era da sua mamma abbiamo preparato questi fatidici biscotti (e io genia prima mi sono fatta le unghie...). Partiamo dal presupposto che abbiamo iniziato alle 12 e ho finito di cuocerli solo alle 18.30. Siamo partite con i peanut butter cookies, con Stef che si buttava farina addosso sul grembiule solo per far finta di essere una gran cuoca e io che cercavo di far quadrare i conti, mentre lei schiacciava la farina nella cup anzichè farla diventare rasa (mioddio il mio italiano, peto venia) con l'interno del sacchetto. Strano ma vero ho (ri)scoperto che mi piace il burro d'arachidi, ma solo quello di Peter Pan, quello che compriamo di solito piace solo a Stef. L'impasto doveva riposare per tre ore, così nel frattempo Stefani mi ha obbligata ad aiutarla (aiutare non è la parola giusta, perchè alla fine li ho fatti io e lei mi ha solo dato una mano) a fare anche i chocolate chip cookies con una ricetta per 4 dozzine. L'impasto dei chocolate chip cookies era una bomba, davvero buonissimo e anche da cotti non erano niente male. Abbiamo così fatto una cosa come 120 biscotti, perché la ricetta per i chioccolate chip cookies era per 4 dozzine, mentre quella per i peanut buttare cookies era per 6 dozzine. Giuro che cucinarne così tanti è stato abbastanza estenuante e non ho praticamente riposato un minuto; ad un certo punto sono anche diventata un’automa nel fare palline, metterle sulla placca del forno, infornare e impostare il timer, mi sarei letteralmente sparata. Durante tutto questo ho però fatto anche Skype con mia sorella Francesca, per un paio d’ore buone. Mi fa venire voglia di andare all’università sentirla, ma se ripenso all’inferno della maturità mi passa la voglia di venir promossa in quarta superiore: seriamente ma perché non aboliscono l’esame di Maturità, cioè ditemi voi a cosa serve darvi un numero! Che se poi ci penso qua i senior sono i più scansafatiche di tutti, trovano sempre la scusa buona per perdere giorni di scuola e comunque a parte i fantomatici 24 crediti che ti servono per diplomarti e le ore di volontariato, qua la scuola è abbastanza easy. Direi easy easy easy; già partendo dal presupposto che si è automaticamente ammessi alla classe successiva si può dedurre la loro preparazione liceale. Comunque stavamo parlando di biscotti… Dopo i biscotti (cioè alle 18.30) mi sono finalmente seduta sul divano e mi sono addormentata ahah, mentre Stef (ancora pimpante, perché si era svegliata alle 10) giocava correndo da tutte le parti, inseguita dai cani. Inizio ad odiare il nuovo cucciolo di Labrador nero che Amy ha ricevuto per Natale, un giorno mentre ero a scuola mi mangiato tutto il cavo del caricabatterie del Mac, non potete immaginarvi il nervoso soprattutto quando sembrava non andare più. Tutto è bene quel che finisce bene. </span><br />
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: inherit;">Martedì sinceramente non mi ricordo esattamente cosa ho fatto, a parte continuare il packet di Skipper.</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: inherit;">Mercoledì era la Vigilia e insomma, le feste italiane non le batte nessuno. Immaginatevi tutto il cibo che le donne della vostra famiglia iniziano a preparare almeno con 4/5 giorni di anticipo, gli antipasti, i tortelli di zucca (amati tortelli di zucca!!!), e tutti i manicaretti che mangiate qualsiasi essi siano, ecco la Vigilia americana non regge assolutamente il confronto, ahimè. Prima di uscire a “cena” (cenare alle 16.00 del pomeriggio dovrebbe essere illegale), ho fatto FaceTime con Janet per gli ultimi accordi per il viaggio e per farle gli auguri; non vedo l’ora di vederla, l’ultima volta che è venuta in Italia era il 2006 e il mio inglese non era un granché (ma fare Skype con lei una volta al mese mi ha aiutato parecchio in questi anni) e così dopo quello che definirei un tour de force per prepararmi ho fatto Skype con i miei parenti riuniti a casa di mia zia per il cenone della Vigilia. Ho avuto l’onore di essere proiettata su un televisore di 173278482204 pollici, con grande stupore dei miei nonni che quasi non ci credevano. Mi hanno aggiornato sulle ultime novità della nostra famiglia, perché noi siamo peggio della famiglia de “Il mio grossa grasso matrimonio greco” e insomma sostanzialmente non è cambiato proprio nulla, considerando che mio nonno è sempre il solito vanitoso. </span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: inherit;">Siamo usciti di casa alle 15.00 per andare a prendere la mamma di Amy a Panama City e poi siamo andati a mangiare al Giapponese, quello in cui ti cucinano davanti. È stato visivamente bello da vedere e gustativamente nella media, in una media bassa, ma ok. In America è tradizione aprire un regalo alla Vigilia e poi tutti gli altri il giorno di Natale, così Amy e Steve hanno dato a tutti noi quello che per loro è il regalo tradizionale della Vigilia: ornamenti per l’albero di Natale. Qualche tempo fa Amy e Stef erano andate a New Orleans perché Stefani dove recitare in un film e così, mentre facevano un giro nel French Quater, hanno preso gli ornamenti di Natale di quest’anno che mi ricordano moltissimo le maschere veneziane. Sono bellissimi. Poi mi piace la loro idea di vedere l’albero di Natale come un albero di ricordi ed infatti ogni pallina o altro ornamento è un segno particolare di qualcosa che hanno fatto, di una ricorrenza, di un’età raggiunta, o più semplicemente di quell’anno specifico; va beh poi hanno anche un sacco di ornamenti dei Georgia Bulldogs, ma quelli sono dettagli hahah! Dopo la cena a cui c’era anche Bryan, il miglior amico di Steve e padrino di Stefani, siamo andati a messa (sottolineerei alle 18.30). Strano, ma vero (e chi mi conosce può testimoniare che il vecchio don della nostra pastorale giovanile mi chiamava eretica pagana) mi è mancata la messa di mezzanotte, quella a cui vai controvoglia dopo esser stata al cenone, quella a cui vai a piedi perché abiti a due passi dal duomo e ti maledici perché indossi un vestito con le calze 20 denari quando fuori fa un freddo polare, quella a cui devi arrivare con almeno mezz’ora di anticipo perché altrimenti ti tocca stare in piedi e i tuoi piedi ti uccidono sempre, quella a cui ti siedi con gli amici di sempre e chiacchieri sopportando le occhiatacce dei vicini di banco. Sì, mi è decisamente mancata, soprattutto vedendo quanto corta sia stata qui: credo che sia durata poco più di mezz’ora, deludente; l’unica cosa bella è stata quando si sono spente le luci e abbiamo acceso le candele, ma poi basta. Non vedere le persone fare la comunione, anche se io in primis non la faccio per un mio principio, mi ha fatto sentire la desolazione di quella che dovrebbe essere una cosa bellissima, se la vivi come la vive il mio amico Belle. Non ha senso dire Happy birthday Jesus (che poi vagliela a spiegare che è solo una data fittizia relativa al sole invitto, usata dai primi cristiani per non venir perseguitati durante un momento di festa religiosa), se poi il giorno in cui dovresti commemorarlo non fai nulla di speciale. Neanche la band che di solito canta in chiesta c’è stata, nulla, niente, altro che coro di San Sebastiano con la mia profe di inglese che canta in assolo le strofe principali!</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: inherit;">Dopo la messa abbiamo salutato alcuni nostri amici di famiglia e siamo tornati da Bryan dove ci siamo scambiati i regali: ho ricevuto un gif card da 30$ e mi sono sentita terribilmente in colpa quando io gli ho semplicemente fatto dei biscotti :(((</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: inherit;">Una volta tornati a casa sono stata un po’ a polleggiare sul divano e, dopo aver preparato il reindeer food e il latte con biscotti per Babbo Natale sono andata a letto, stanca morta. </span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: inherit;">A Natale mi sono svegliata prestissimo (tipo alle 6.30) perché bisognava aprire i regali e Stefani non stava più nella pelle. Così , non appena è arrivata Donna la mamma di Amy, li abbiamo aperti con Steve che fungeva da Babbo Natale consegnandoceli. Ho ricevuto un sacco di cose: un pigiama con gli shorts che hanno i coni di gelato (giusto perché la mia mai fa il gelato), un completo di yoga pants e canottiera, trucchi, una tazza con un albero di Natale, una travel mug di metallo di Starbuck’s, calzini con le dita, una maglietta del french quarter di New Orleans con dei pantaloni capri quasi verdi flou di maglia sempre con la scritta New Orleans, due paia di orecchini, un mini calendario settimanale di Mickey Mouse, delle caramelle, e poi la stocking con dentro dei wafer al cioccolato, un pennello per il fondotinta liquido, delle skittles (perchè Amy sapeva che non le avevo mai mangiate), una gif card da 15$ su iTunes, dei fazzoletti particolari, un mini panettone, un burro cacao al profumo di candy canes davvero yummy! A loro avevo preso i regali un bel po’ di tempo fa: ad Amy avevo preso un ciondolo di cristallo di Swarovski, alla mamma di Amy ho regalato 2 vasetti di scrub (profumazioni diverse), a Stefani ho comprato una felpa da Justice che è una figata è tutta zebrata con il cappuccio che ha la criniera rosa fluo, gli occhi e i muso, a Steve del caffè italiano della Lavazza e poi come regalo collettivo gli ho fatto un pacco di cibo (che però secondo me a parte i chinare cioccolato non mi sono sembrati apprezzare molto… ). Dopo aver aperto i regali ho fatto velocemente skype con la famiglia di mia mamma e la mia famiglia, riunita tutta a casa di mia zia per il pranzo. È stato divertente vedere mia cugina Giorgia tutta sconvolta perché mi vedeva attraverso uno schermo e non in carne ed ossa, ahaha. Dopo questo Skype veloce abbiamo fatto colazione con cinnamom rolls o pumpking spice rolls e poi di nuovo polleggio generale, mentre io mi preparavo un po’ la valigia per l’indomani (ragazzi pesava 45 pounds, sono proprio al pelo!), Amy dopo un po’ si è messa ai fornelli e per l’una circa abbiamo iniziato a mangiare: c’erano Macaroni ’n cheese, roasted ham, patate au gratin, fagiolini verdi, mais dolce, patate dolci in una bagna di acqua, zucchero di canna, noce moscata e cannella (troppo dolci), dinings rolls con burro, fagioli al forno con bacon. Per dolce una semplice torta con frosting al burro. Non è stato certamente il tipico Natale italiano, ma mi è piaciuto e mi sono sentita a casa e non ho sentito troppo la mancanza della mia famiglia naturale.</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: inherit;">Stamattina mi sono alzata ho fatto gli ultimi preparativi per la valigia e mi sono preparata per partire alle 15 perché dovevamo fare un paio di giri prima di andare all’aeroporto. Arrivata all’aeroporto, imbarcato la valigia, salutato la mia hfamily, superati i controlli (e non so perché io non capisco mai niente di quello che mi dicono al metal detector, MAI) e poi mi sono avviata al gate. Volo per Atlanta tranquillo, quasi pure in anticipo ed io, inizialmente preoccupata perché ‘aeroporto di Atlanta è lungo 17 km e io dovevo prendere una coincidenza in meno di un’ora, ho tirato un sospiro di sollievo quando ho scoperto che l’altro aereo era nello stesso terminal a soli 10 gates di distanza, mamma mia che fortuna! Cenato con uno smoothie e poi mi sono quasi subito imbarcata per Phoenix dove sono attualmente Up in the Air con il naso incollato al finestrino perché amo viaggiare in aereo di notte, lo trovo mille volte più rilassante, non so perché. </span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: inherit;">Mi sento felice e allo stesso tempo anche un po’ malinconica perché per quanto voglia tornare indietro questa esperienza è quasi al capolinea e non posso riavvolgere il nastro per cambiare molte cose, Dio solo sa quante!</span></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: inherit;"><span class="s1"></span><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: inherit;"><span class="s1"></span><br /></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: inherit;">Un pesos,</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: inherit;">Ale</span></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: inherit;"><span class="s1"></span><br /></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: inherit;">“Certe cose dovrebbero restare come sono. Dovreste poterle mettere in una di quelle grandi bacheche di vetro e lasciarcele. So che è impossibile ma è un gran peccato lo stesso.”</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: inherit;">[cit. J.D. Salinger]</span></span></div>
</div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com0Phoenix, Arizona, Stati Uniti33.4483771 -112.0740372999999932.6020036 -113.36493079999998 34.2947506 -110.78314379999999tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-15920453931504633542014-12-16T17:24:00.000+01:002014-12-16T17:24:42.122+01:00It's all about Waiting<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Martedì sera e aspetto che Steve torni dalla farmacia per mangiare le "italian meatballs" cucinate da Amy. Sono stanca e ho freddo, non pensavo che sarebbe mai potuto succedere in Florida, ma fa freddo anche qui. E la Florida alla fine non è così eccitante. La cosa più bella di oggi ad esempio è aver scoperto ieri sera che oggi non mi sarei dovuta svegliare alle 5.30 per andare alla Bible Study alle 6.30 della mattina. Sì, avete capito bene: della MATTINA!<br />
<br />
Sono stanca, mi sto stancando a non fare più nulla, le cose eccitanti che ho fatto si contano sulle dita di una mano. È sabato mattina e sono già sveglia, dovrebbe essere illegale come cosa. Oggi è Santa Lucia e niente, non c'è neanche un Kinder Cereali o i cioccolati fodenti della Lindt con cui festeggiare e di conseguenza l'occhio lucido si fa vedere. Niente sorriso dai miei genitori quando mi vedono scartare i regali, che ora si sono fatti più piccoli, ma che sono ancora così tanto apprezzati. Devo ammettere che vedere la bacheca di Facebook intasata dalle foto di dolciumi mi ha reso invidiosa non poco: io amo Santa Lucia, anche più dei regali che si ricevono a Natale, perchè mi ricordo ancora quando da bambina aspettavo con impazienza il campanellino la sera e le immancabili caramelle che Santa Lucia lasciava per strada, il prepararle il vassoio con il cibo da dare all'asinello e soprattutto fremevo all'idea di poter stare a casa il 13 Dicembre e poter giocare con i regali ricevuti. Ogni anno Santa Lucia arrivava in un luogo della casa diverso, una volta la cucina, una volta il salotto, una volta la sala da pranzo, un' altra volta la stanza degli armadi. Sono queste le cose che ti mancano dell'Italia, le piccole cose semplici, quelle a cui non dai importanza, ma che ogni volta ti fanno sorridere.<br />
La mia Santa Lucia è stata fare Skype con i miei genitori e mia sorella e sì anche senza kinder cereali o kinder bueno è stata comunque una bella Santa Lucia, una di quelle che ti fano sentire amata a prescindere.<br />
Mancano 48 giorni 3 ore 33 minuti e 30 secondi a quando di nuovo, dopo sei mesi di lontananza, toccherò il suolo italiano, quello stesso suolo che mi ha visto partire con la voglia di mollare tutto e tutti e di eclissarmi per quanto più tempo possibile. E di nuovo me ne vado perchè anche qui la Florida mi sta stretta, e sono di nuovo alla ricerca di qualcosa che faccia per me. Non la vedo come una sconfitta, ma anzi, come una grande opportunità: a 17 anni non si può pretendere di aver trovato il proprio posto nel mondo e questo mi da la grandissima possibilità di poter continuare a viaggiare fino a quando, un giorno non tanto lontano, riuscirò a trovare la finestra da cui osservare il mondo e magari chissà sarà l'Italia, tanto odiata eppure in qualche modo ora apprezzata.<br />
Devo essere sincera: sto aspettando di tornare, sto aspettando la data di ritorno e e questa mia attesami fa superare la tristezza di lasciare alcune persone. Non so cosa aspettarmi dal ritorno, perchè, a differenza di quanto dicevano gli altri exchange degli anni passati, io non mi sento cambiata, ma percepisco che le mie amiche sono andate avanti senza di me, certe volte lasciandomi pure l'amaro in bocca.<br />
<br />
Per quanto riguarda la parte meno analitica e filosofica della mia vita aspetto con ansia di andare a Phoenix. Ho proprio voglia di vedere Michael e Elaine, Janet e Denis e pazienza se il mio ultimo dell'anno non sarà una festa, ma un semplice cena con gente adulta. Ho passato gli ultimi due capodanni stando male, posso sopravvivere a una cena... Ho il volo prenotato per il 26 Dicembre e ho un cambio da fare ad Atlanta in 55 minuti, spero di sopravvivere e soprattutto di riuscire a prendere la coincidenza perchè non voglio assolutamente passare la notte in aeroporto. Atterro a Phoenix che sono le 23.00 e per i primi 5 giorni vado da Janet e Denis perchè Michael e Elaine sono in Palestina con i loro figli e nipoti. Ah a proposito: a Phoenix c'è ZARA, posso morire felice! Janet mi ha già anticipato che mi porterà a fare TANTO shopping e così la mia nonnina appena lo ha saputo mi ha regalato una super mancia! Mi hanno anche detto che voglio portarmi a Sedona, una bellissima città in cui mi avevano portato 10 anni fa e probabilmente andiamo anche a Prescott dove hanno la loro casa in montagna. A volte mi pento proprio di non aver chiesto loro di ospitarmi per il semestre, sarebbe stato come essere a casa, in più in una metropoli e con persone che mi considerano come una loro nipote. Va beh non si piange sul latte versato, giusto?<br />
Non vedo l'ora che arrivino le vacanze, perchè a scuola mi annoio seriamente a morte, a parte per le mie due classi di storia: siano lodati Mr. Skipper e Ms. Scott!<br />
Ho già trovato tutti i regali e quelli per Steve e Stefani dovrebbero arrivarmi in questi giorni. Ho poi ordinato un pacco di cibo italiano (non vedo l'ora di mangiarmi gli abbracci e le macine) come regalo complessivo per tutti, mentre sto ancora cercando qualcosa per Stacy. Penso le prenderò una collana carina che ho visto su Nordstrom.<br />
Questa settimana poi ho finalmente fatto il PERT test per cui mi sono qualificata come candidata per essere ammessa a Calculus nel prossimo semestre, peccato che il prossimo semestre non ci sono! Gli americani e la scuola... INCAPACI!<br />
<br />
<br />
Un besos,<br />
Ale<br />
<br />
<br />
<div class="p1">
<span class="s1">Un progetto che promette soltanto delizie non è possibile che riesca."</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">[cit. Jane Austen]</span></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p1">
P.S. sì è un post un po' così, ma giuro ultimamente non sono proprio ispirata! :(</div>
</div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com0Panama City Beach, Florida, Stati Uniti30.1765914 -85.805487929.9570839 -86.1282114 30.3960989 -85.482764400000008tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-80308052202825860732014-12-06T00:30:00.001+01:002014-12-06T03:06:56.713+01:00Thanksgiving, What are you grateful for?<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Strano, ma vero è solo Mercoledì e sono ancora qua a scrivere... Non illudetevi che questo post potrebbe venir pubblicato solo dopo il prossimo dopoguerra dato gli ultimi tempi di attesa biblici che intercorrono tra un post e l'altro...<br />
Sono solo 3 giorni che sono in vacanza e mi sto già annoiando a morte e vorrei spararmi. La cosa positiva è che ho un sacco di tempo per stilare la lista delle cose che mi voglio comprare durante il Black Friday o il Cyber Monday. E oltre a questo come avevo già scritto mi sto documentando il più possibile per quanto riguarda l'università in Gran Bretagna.<br />
<br />
Strano a dirsi, ma è passata una settimana da quando ho "cominciato" questo post... Sono sempre la solita... Mancano circa 60 giorni alla partenza. Che effetto strano, non so neanche cosa aspettarmi, mi sembra di essere in un universo parallelo e quando tornerò sarà tutto normale, come è sempre stato, ma non è vero.<br />
<br />
Comunque settimana scorsa è stata Thanksgiving week e di conseguenza abbiamo avuto una settimana di vacanza. Thanksgiving è sempre l'ultimo giovedì di Novembre ed è in ricordo di ciò che gli Indiani hanno fatto per aiutare i Padri Pellegrini ad affrontare il primo inverno dopo essere sbarcati con il Mayflower. Aprirei una piccola parentesi: perchè cavolo celebrano il Ringraziamento da tempo immemore quando hanno iniziato a sterminare gli Indiani dopo la guerra di Secessione, e soprattutto non sapendo con che nave sono arrivati i loro Padri Fondatori...<br />
Il lunedì siamo andati a prendere il regalo di Natale di Amy: un cucciolo nero di Labrador di appena 7 settimane! Povero animale il giorno dopo e quello dopo ancora sembrava tra la vita e la morte ma ora è tutto ok. Si chiama Harley e ama i lacci delle scarpe!<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijTrQg0-f1a4Zd4oG-ye7XRPiCU6ZCCuscr6ncnpEd9-dmbKYF9k92GPJuuujkJLaw0Ne4Y4F9bTSrAngbUn24Xnj3tlcqxujTIuPRI9v_A8jOmXE-1lQv-Jk8ON3eSak_pS5uOx-9gNER/s1600/IMG_4793.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijTrQg0-f1a4Zd4oG-ye7XRPiCU6ZCCuscr6ncnpEd9-dmbKYF9k92GPJuuujkJLaw0Ne4Y4F9bTSrAngbUn24Xnj3tlcqxujTIuPRI9v_A8jOmXE-1lQv-Jk8ON3eSak_pS5uOx-9gNER/s1600/IMG_4793.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeFsUWuI2JTYqr_-OzWBXr0CrtIClub0_8MX0745cwzcMoxpypIWQmzfOGThsfdNh5UTpWhmIauotIfqO6Q6pzLxVBSvP9-LgBwsBu8OD8zgWHsspFsHYqCnYlCfSBWNlJM5twUC5FZpI6/s1600/IMG_4799.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeFsUWuI2JTYqr_-OzWBXr0CrtIClub0_8MX0745cwzcMoxpypIWQmzfOGThsfdNh5UTpWhmIauotIfqO6Q6pzLxVBSvP9-LgBwsBu8OD8zgWHsspFsHYqCnYlCfSBWNlJM5twUC5FZpI6/s1600/IMG_4799.JPG" height="320" width="212" /></a><br />
<br />
Per il giorno del Ringraziamento abbiamo mangiato un'enormità di cibo. Non ho fatto foto perchè non ne ho avuto il tempo, ma era davvero davvero tanto cibo; c'è da dire che eravamo anche in quindici però...<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjo44ZZWDjRDplEQVunGeQkmrDbjwFKaejzXvNYnIVicUSbF6RbOuyQZEzfEOvXOQ65ujHgoRDGjAw443JT-3VbbjoUnQJU943QwKV_l6PnFMkEXmD2DI3_c2txo2wC2JVUXCFCrgad_QQ3/s1600/IMG_4812.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjo44ZZWDjRDplEQVunGeQkmrDbjwFKaejzXvNYnIVicUSbF6RbOuyQZEzfEOvXOQ65ujHgoRDGjAw443JT-3VbbjoUnQJU943QwKV_l6PnFMkEXmD2DI3_c2txo2wC2JVUXCFCrgad_QQ3/s1600/IMG_4812.JPG" height="320" width="213" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Si capisce che sono felice per PHoenix?!?</td></tr>
</tbody></table>
La mattina ho fatto Skype con i miei genitori per trovare i biglietti per andare a Phoenix dalla famiglia di cui sono stati ospiti nel 1994. Ragazzi quanto mi manca Ryanair che con 300 euro ti fai andata e ritorno, qui il minimo per dei biglietti è il doppio. Siamo comunque riusciti a trovare qualcosa di passabile e quindi parto il 26 Dicembre e torno il 6 Gennaio. Non vedo l'ora!<br />
<br />
Tornando al Ringraziamento... La mia hmom fondamentalmente ha preparato tutto la mattina del giorno del Ringraziamento e le persone sarebbero arrivate alle 14.30/15. Mia madre sarebbe impazzita, lei i pranzi con ventordici parenti li inizia ad organizzare come MINIMO 3 giorni prima, ma è anche vero che date le sue doti culinarie di solito si va a impelagare in preparazioni assurde e complicatissime. Comunque Amy ha preparato rutabaga (che il traduttore dice essere una rapa svedese), butternut (intraducibile, ma non molto appetitoso), squash con chili di margarina (!!!) e l'immancabile tacchino. Avevamo due tacchini piccoli (calcolate che di solito un tacchino può arrivare a pesare anche 15 chili, non chiedetemi come sia possibile per un pennuto, perchè non ne ho la più pallida idea...) e uno l'abbiamo fritto, mentre l'altro lo abbiamo fatto arrosto nel forno. Verso le 12 è arrivata la mamma di Amy e abbiamo iniziato a preparare le pecan and chocolate pies, mentre lei ha preparato il ripieno per il tacchino e ha fatto la gravy sauce per il tacchino... Non l'ho neanche assaggiata perchè la vista non era appetitosa secondo me, ma dettagli.<br />
Gli amici che sono venuti da noi hanno portato smash potatoes, sweetpotatoes soufflè, cauliflower soufflè, green beans casseroles, pumpkin pies and key lime pie e molto altro cibo. Per intenderci siamo andati avanti ad avanzi fino a lunedì scorso... Prima di mangiare ci siamo riuniti tutti e abbiamo detto per cosa siamo grati: mio dio che ansia! Dopo il ringraziamento vero e proprio, abbiamo detto una preghiera veloce e ci siamo fiondati sul cibo. La "cena" era alle 15.00 e poi siamo rimasti ad oziare per tutto il pomeriggio. Gli ospiti se ne sono andati verso le 20.00, con grande sollievo della mia hmom che aveva un gran malditesta e non ne poteva più di sentire schiamazzi ahaha. Ora arriva il bello: la matriarca di una delle famiglie che hanno passato il Ringraziamento con noi dice alla figlia di andare a prendere i tupperware in macchina, poi appena glieli porta non solo inizia a raccogliere tutte le cose che aveva preparato senza neanche chiedere se ne volessimo un po', ma inizia a riempire anche i contenitori che le ha portato la figlia con il restante cibo preparato dalla mia hmom, vorrei sottolineare: SENZA CHIEDERE. Ora ma io dico e l'educazione? Passi che ruttano come se non ci fosse un domani, passi che che tirano su con il naso perennemente anzichè usare un dannato fazzoletto, ma cazzarola ma questa si è fusa il cervello?!?!? Così di punto in bianco inizi a servirti di cibo che non hai nemmeno preparato e di cui non hai neanche pagato la spesa, dopo esserti per di più auto-invitata al nostro Ringraziamento; che bel <u>ringraziamento</u> per l'ospitalità ricevuta...<br />
<br />
<br />
Dopo che la mamma di Amy è tornata a casa, mi sono infilata il pigiama e sono andata a letto perchè il giorno dopo era Black Friday e io e Amy saremmo andate a Pier Park alle 6.00.<br />
Così puntata la sveglia alle 5.30, mi sono sveglia, mi sono buttata un po' di trucco addosso e poi siamo uscite di casa, facendo tappa da Starbuck's (only one love). La meta principale era Victoria's Secret e ho effettivamente comprato un paio di cose, che ovviamente però non erano in saldo... Siamo poi andate da Justice per Stef e ho trovato il suo regalo di Natale, ma essendone sprovvisti e essendoci un prezzo migliore l'ho preso su internet. Abbiamo gironzolato ancora un po' e poi di nuovo tappa da Starbuck's per un trenta cool lime e poi Amy mi ha portato da Jill perchè avremmo continuato lo shopping a Destin con Alex, la nipote della sua local coordinator.<br />
Mioddio che sfacchinata! Partendo dal presupposto che dopo aver trovato il regalo per Amy mi sono detta basta spendere, perchè ho praticamente obbligato i miei genitori a donare un rene per i biglietti aerei, e ho solo gironzolato in giro mentre Jill si dava allo shopping pazzo e io e Alex nel frattempo ci lamentavamo dei prezzi esosi delle cose di media qualità. Abbiamo letteralmente fatto passare tutti i negozi del Outlet di Destin e non contente siamo andate anche ai Commons. Mio dio i miei piedi! Indossavo delle converse ma mi stavano uccidendo! Ai Commons c'è Abercrombie ed entrare mi ha fatto pensare a Milano, sapete per via del profumo che spruzzano da tutte le parti... Sono sempre i dettagli e le piccole cose che ti riportano alla mente un'infinità di cose che pensavi fossero molte e sepolte. Quindi ci siamo fermate dalla nonna di ALex per un mezz'ora e poi abbiamo fatto rotta verso Panama City Beach. Non contenta, Amy mi ha chiamato e mi ha chiesto se volevo andare al Cinema a vedere Mockingjay e ho detto di sì anche se ero stanca morta. Sarà che praticamente stavo vegetando e basta, ma il film non l'ho proprio capito e manco mi ricordavo il secondo sinceramente... Mi sa che devo rivederlo per farmi un'idea più precisa... Fatto sta che alla fine della fiera sono tornata a casa alle 22.30, dopo esser stata in giro per più di 18 ore... Inutile dire che poco dopo esser tornata sono collassata nel letto, distrutta.<br />
Il sabato mattina mi sono svegliata presto, perchè Harley non la smetteva di piangere e così sono andata a correre. Dopo pranzo, ancora stanca per via del Black Friday, ho dormito per 3 ore buone prima di svegliarmi ancora più stanca di prima... Ho visto un messaggio di Stacy che mi chiedeva se volessi andare a dormire da lei per conoscere sua sorella che era lì. Così Tami, sua mamma, mi è venuta a prendere a casa, perchè Amy e Steve non potevano. Appena arrivata Stacy mi ha stritolato in un abbraccio, mentre io le ho pestato un piede ahah (il problema è che lei è più bassa di me e quindi deve sempre alzarsi sulle punte...), mi sono presentata a Lindsay e quando Mr Billy (se capitate nel Sud chiamate sempre gli adulti con cui non avete molta confidenza con Mr e Mrs, li farà felici) è entrato in cucina e mi ha vista, mi ha guardato male e mi ha chiesto perchè non ero ancora andata a salutarlo. Mi ha così dato un forte abbraccio e mi ha chiesto come stessi. Billy mi piace proprio, è il tipico uomaccione che non vuole far vedere i suoi sentimenti, ma è buono come il pane (ed è proprio vero quando dice che mi mancherà!). Abbiamo quindi cenato a casa loro con steak e leftover del Thanksgiving. Piccolo appunto: se vi chiedono se preferite la rib eye o il filetto, non dite mai che per voi fa lo stesso per sembrare educati, perchè per loro non è MAI lo stesso quando si arriva a parlare di carne! A cena c'erano anche Mrs Betty, la loro vicina di casa e un'altra ragazza che ha il suo cavallo nel paddock di Stacy ed è un'amica di famiglia. Abbiamo guardato la partita di football della Baylor University, dove va Lindsay (tra l'altro mi è stato detto che è un'università paragonabile a quelle dell'Ivy League) e poi io e Stacy siamo andate al secondo piano nel suo salottino a vedere Maleficent. Dopo il film siamo andate a dormire: ho dormito malissimo... Stacy, ti voglio un mondo di bene, ma ogni volta che dormiamo insieme mi ritrovo sempre sul bordo del letto ahaha!<br />
La mattina dopo colazione siamo andati tutti a messa. Stacy e Billy sono partiti prima perchè fanno parte dell'orchestra della loro Chiesa, Stacy suona la tastiera e Billy è nel coro. Io e Tami prima di raggiungere la chiesa, siamo andate a controllare i cavalli dei loro vicini di casa, in New Mexico per il ringraziamento, mentre ai loro ci aveva già pensato una ragazza con cui condivido la loro scuderia. Arrivate in chiesa (la loro chiesa è gigante e pensate che ha gli scivoli che dal primo piano portano al piano terra) ho aiutato Tami ad organizzare la lezione che tiene settimanalmente con i bambini della parrocchia, fino a quando Stacy non mi è venuta a salvare, come ha detto lei. Siamo andate nell'ala riservata ai giovani e abbiamo avuto una Bible study, dove abbiamo incontrato Deanna, e dopodichè tutte insieme siamo andate a messa. Dopo la messa abbiamo optato per andare a mangiare Cinese tutti insieme.<br />
Tornati a casa, Stacy si è cambiata e quindi io e lei siamo riuscite di nuovo per un pomeriggio di relax. Siamo andate a farci le unghie e poi, dato che era una bellissima giornata di sole (una delle poche cose che mi fa amare alla follia la Florida), abbiamo fatto un po di sightseeing di Downtown Panama City e di St. Andrews: il sole che riverbera sul mare verso le 16.00 quando sta per sorgere è uno spettacolo bellissimo da vedere. Essendo stanche volevamo andare da Starbuck's, ma poi ci è venuto in mente Chez Amavida, che un bar locale sullo stile del mio buon vecchio caro Mutty, e per la prima volta da quando sono qui ho bevuto un cappuccino che poteva definirsi tale! Qui abbiamo chiacchierato un sacco e abbiamo progettato un sacco di cose da fare per quando Stacy viene a trovarmi, probabilmente quest'estate. Stacy mi mancherà, mi mancherà davvero una volta tornata in Italia, perchè la sento davvero vicina, senza bisogno di parlare e dopo ogni volta che usciamo, la giornata migliora. Come quando continua a ribadirmi che mi ruberà alla mia famiglia e mi obbligherà ad andare al Florida Southern con lei ed essere la sua coinquilina, o come per il Ringraziamento ringrazia per avermi conosciuta. Non la vedo così spesso come vorrei, eppure messagiamo tutte le settimane e non mi sento come se dovessi ancorarmi ad un safe topic di conversazione e anche stare in silenzio non mi mette in imbarazzo come invece mi succede con Mary Catherine.<br />
Ecco come mi ritrovo a quasi quattro mesi da quando sono partita: proprio quando le cose si fanno interessanti, io devo partire. Ma me lo avevano già detto e se ve lo steste chiedendo, sì il gioca vale comunque la candela.<br />
<br />
Un besos,<br />
Ale<br />
<br />
<div class="p1">
<span class="s1">"Cos'è che vuoi?</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"> Realtà ."</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">[cit. W. Somerset Maugham]</span></div>
</div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com0Panama City Beach, Florida, Stati Uniti30.1765914 -85.805487929.9570839 -86.1282114 30.3960989 -85.482764400000008tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-52795420257403314612014-11-24T01:10:00.000+01:002014-11-24T23:13:42.251+01:00It's me, the Equlibrist<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Okay, sono due settimane che non scrivo... Vi chiedo venia, ma ultimamente non sono ispirata e ora sono tendenzialmente proiettata a scoprire il più possibile su alcune università in Gran Bretagna che potrebbero interessarmi...<br />
<br />
Sarà che ora ho tutto il tempo del mondo per scrivere, ma io mi ammazzo dalla noia... Dio solo sa quanto sia felice di essere in una nuova famiglia, anzichè con Tom e Melissa, a quest'ora sarei già morta dalla noia, in casa da sola, con gente che arriva a casa dopo le 17/18 e che comunque non ti fa neanche un sorriso.<br />
Ieri (aka <strike>settimana scorsa</strike> due settimane fa) è (possibilmente) stata la giornata più da "c'ho le palle girate" da quando sono qui; voglio far notare, soprattutto alle mie care amiche, che da quando sono qui non sono quasi mai stata acida. It's a miracle, folks! Non è stato niente di che, ci è voluto proprio poco per farmi scattare e anche se sto scrivendo a distanza di una settimana mi ricordo di cosa si tratta e si è risolto tutto soltanto un paio di giorni fa... A volte migliaia di chilometri di distanza non aiutano assolutamente e anzi peggiorano solo le cose. Per i futuri exchange: preparatevi all'altalena di sentimenti contrastanti che proverete di continuo; non sono mai stata una persona emotiva in pubblico eppure da quando sono qui mi è già capitato più volte di avere le lacrime agli occhi mentre ero a scuola. Così martedì scorso da bella giornata perchè era vacanza sono passata ad un buco nero. ODIO quando sono così emotiva, ma ovviamente, proprio come le donne incinta, non posso controllare le mie emozioni.<br />
Le settimane trascorrono tranquille, i giorni passano veloci e sono approdata nella fase ""odio l'America e gli Americani" perchè sì ci sono certe cose che proprio non riesco a sopportare e altre invece di cui ora non potrei fare a meno. Sono entrata completamente nella routine scolastica e ormai a scuola mi annoio pesantemente: chi non fa quest'esperienza non può capire quanto siamo fortunati ad essere cresciuti in Italia. Il nostro livello di istruzione, la nostra cultura, il nostro rispetto (seppur controverso in diversi ambiti), la nostra educazione sono tutte cose che cui mancano e fanno sentire la loro mancanza.<br />
Odiavo l'Italia e tutto quello che avesse una parvenza di italianità, ora invece ho capito che l'Italia è il mio angolo di mondo (per il momento). Ci sono tante ma proprio tante piccole cose che mi fanno odiare l'America: i cibi grassi e non nutrienti che ti lasciano con la fame (provare per credere), la superficialità di alcune persone, il fatto che qui i rapporti interpersonali non hanno importanza, uscire con la gente e vedere che quello che preferiscono fare anche quando sono in compagnia è stare attaccati al telefono.<br />
Sono felice di essermene andata dall'Italia, da sola senza nessuno che fosse lì a stringermi la mano nei momenti brutti. Ho allentato la presa, ho iniziato a prendermi molto meno sul serio, ho imparato a lanciarmi, a PARLARE (e non in senso lato, da quel punto di vista parlo anche troppo ahaha), ho imparato ad essere una versione completamente diversa di me stessa e forse anche più cazzuta di prima, se mi lasciate passare il francesismo.<br />
Ho lasciato l'Italia per partire e andare alla ricerca di qualcosa, un qualcosa che forse ho trovato, forse no, ma c'è ancora tempo. Sono perfettamente consapevole che la gente preferirebbe sapere che cosa faccio durante le mie giornate, ma sono sempre stata una persona introspettiva e analitica e alla fine della giornata mi piace ricordare ciò che ho provato, piuttosto che sapere cosa ho fatto con chi e a che ora l'ho fatto, per quello ho un'app sul telefono...<br />
Così vi dico che quello che provo è qualcosa che non ho mai provato prima, un po' sono stanca di essere qua e per me è sempre stato così (forse il fatto che sono un'ariete incide su questo mio aspetto) fin da piccola: sono sempre focalizzata al massimo su qualcosa fino a quando non inizia a diventare un'abitudine e quindi sento il bisogno fisico di sconvolgere di nuovo la mia routine. Come ho detto a qualcuno la prima settimana che ero qui sono apatica, ma con i coglioni: come sono sempre stata insomma, Alessia la dura. Allo stesso tempo anche se non mi sento cambiata, mi chiedo se io non sia diversa ora, una nuova versione di me. La cosa di essere cambiata mi spaventa perchè io amavo la mia vecchia me, quella del sorrisetto acido e sprezzante, quella sono io, la ragazza aspra. Ho paura di essere cambiata e di non riuscire più a fare quello che facevo prima, di non "piacere" (diciamo la verità che io non piaccio, o mi odi o mi odi ahah) più e di non essere più abbastanza. Cosa succede se io cambio e tutto rimane uguale intorno a me? Come faccio a "fit the situation" (ODIO scrivere in inglese sul blog, ma non mi vengono più le parole ahimè) di nuovo? Nuova me, ma vecchie abitudini. Sarà di nuovo un salto nel vuoto, forse peggio di quello che ho già fatto, perchè significa tornare in una situazione abbandonata perchè non mi piaceva più. Sono spaventata.<br />
Mi sento tra due fuochi e l'unica cosa che mi sento in vena di fare è progettare qualcos'altro per fuggire, esplorare di nuovo di sconosciuto e vedere cos'è più adatto a me. Sapete, mi sono sempre fatta domande esistenziali fin da quando andavo all'asilo: mi ricordo che a 4 anni ho chiesto a mia mamma perchè io fossi nata, chi l'avesse voluto e perchè mi trovassi lì; è lo stesso male di vivere che mi spinge a cercare sempre nuovi obbiettivi e orizzonti, mi sento "sbagliata" dove vivo. È tutta colpa di mio nonno Arturo: da ingegnere idraulico ha viaggiato per il mondo, ha incontrato Pinochet e ha cenato con Rita Levi Montalcini solo per farvi alcuni esempi, quando ero piccola sapevo che quello che avrei dovuto battere in famiglia era lui, e così sono diventata dannatamente competitiva (e a volte sto male per questa cosa), e ancora oggi so che voglio fare quello che ha fatto lui. Voglio viaggiare, incontrare nuove culture, nuove persone, crescere e imparare, ma soprattutto voglio avere successo. Badate bene non il successo che tutti intendono. Quello è il tipo di successo che volevo due anni fa (che in parte ancora voglio, ma come tutti del resto), ora voglio realizzarmi, voglio poter guardarmi allo specchio un giorno e vedere un sorriso dannatamente beota stampato sul mio viso, quel sorriso che ti fa dire "è proprio qui che dovrei essere in questo momento, è questo ciò che sono destinata a fare e che mi rende così felice". Sì perchè io nel Destino ci credo. Da questo punto di vista appartengo al mondo classico greco, quello in cui le persone pensavano che Zeus e gli altri dèi dell'Olimpo avessero qualcosa in serbo per loro. Ma allo stesso tempo come i Romani sono fermamente convinta che bisogna lottare per ottenere ciò che si vuole. Non sarei qui se non avessi lottato, se non avessi stressato così tanto mia mamma fino a quando non si è definitivamente arresa. È questo che mi piace di me e che ho paura di aver perso: essere a cavallo di due mondi e due personalità diversa, come un'equilibrista sospesa su una fune a decine di metri da terra. E se ve lo steste domandando sì sono strana, molto strana. Ma vi dirò di più: io mi piaccio così, perchè posso essere camaleontica quanto voglio, sebbene non mi piaccia cambiare punto di vista. E sì sono maledettamente contraddittoria, ma credo che l'aveste capito dal momento in cui avete letto per la prima volta il mio blog, giusto?<br />
<br />
Un besos,<br />
Ale<br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; line-height: 18px;">"Forse che mi contraddico? </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; line-height: 18px;">Benissimo, allora vuol dire che mi contraddico, </span><span style="background-color: white; line-height: 18px;">(Sono vasto, contengo moltitudini.) [...]"</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; font-family: inherit; line-height: 18px;">[cit. Walt Whitman]</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; font-family: inherit; line-height: 18px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; font-family: inherit; line-height: 18px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; font-family: inherit; line-height: 18px;">P.S. sono perfettamente consapevole che si tratta di un post senza senso, ma a volte ho semplicemente bisogno di scrivere ciò che mi passa per la testa...</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; font-family: inherit; line-height: 18px;">Abbiamo ormai superato le 10'000 visualizzazioni, grazie grazie mille a tutti quelli che mi seguono o che semplicemente ogni tanto finiscono qui, non sapete quanta soddisfazione mi date! ;) </span></div>
</div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com2Panama City Beach, Florida, Stati Uniti30.1765914 -85.805487929.9570839 -86.1282114 30.3960989 -85.482764400000008tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-35645791084288546192014-11-06T23:27:00.001+01:002014-11-06T23:27:24.929+01:00White Clouds in my heart<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Sono appena tornata da scuola e mi sono ritrovata davanti a questa pagina bianca. Come sempre <a href="https://www.youtube.com/watch?v=kcihcYEOeic" target="_blank">Nuvole Bianche</a> in sottofondo. Credo che ormai sia quasi diventata la colonna sonora di questo blog e la mia coperta di Linus quando sento che il mondo mi sta crollando addosso. Leggete questo post con le note di Einaudi e capirete perchè ho scritto ciò che sto scrivendo.<br />
Mi restano ormai poco più di tre mesi. Alla fine è stata una mia scelta non allungare e rimanere fino a Giugno: avevo troppa paura delle conseguenze e a dirla tutta qui non sono sempre rose e fiori!<br />
È già passato molto tempo ed io mi sento ancora come fosse il primo giorno di scuola: fuori posto, nervosa e in qualche modo distante.<br />
Prima di partire sognavo la mia nuova avventura in tutti i minimi dettagli, come quando, piccini piccini, si sogna il lavoro che faremo da grandi. Mi ricordo che la voglia di partire mi attanagliava le viscere, non riuscivo a stare concentrata e studiare era diventato impossibile: pregavo che la famiglia mi arrivasse il più tardi possibile perchè altrimenti avrei finito per non studiare più ed essere rimandata a Settembre. Poi è arrivata l'estate più strana della mia vita, molte persone sono uscite di scena ed alcune sono entrate; in certo qual modo mi sentivo a posto, completa e felice: ero riuscita a scrollarmi di dosso ciò che prima non accettavo di me stessa. È stata un'estate sensazionale, un'estate che ho assaporato come non mai e che mi ha fatto fare pace con me stessa e con il mondo. Ho pianto, ho riso, ho approfondito alcune persone, mi sono messa in gioco e l'ho vissuta fino alla fine. Forse la certezza che dovessi partire, impacchettare le mie cose, prendere un aereo diretto all'altro capo del mondo e dire "addio" a chi lasciavo dietro di me, mi ha fatto assaporare ogni istante, a tal punto che alla fine non sarei più voluta partire. O meglio avrei voluto partire, ma non avrei voluto lasciare a metà molte cose. E questa situazione mi si è ritorta contro.<br />
Alla fine sono partita e mi sono messa a nudo: tutta la mia timidezza, le mie paure, le mie insicurezze e i miei problemi; mi sono messa in gioco perchè IO sono Grande, capite?<br />
Sono quasi tre mesi che sono qua eppure mi sento ancora come al punto di partenza. Non potete capire quanto mi senta sfigata quando parlo con gli altri exchange italiani e li sento raccontare dei moltissimi amici che si sono fatti. Io non credo di averceli tutti questi amici, anzi ne sono sicura. Si sono cresciuta e sono diventata una persona diversa, sempre la stessa ma con qualche crepa in meno forse. No non sono così popolare e non mi sono mai sentita parte integrante di un gruppo. Badate bene che non mi sto lamentando della mia situazione, sono sempre stata un lupo solitario, solo non pensavo che la mia timidezza avrebbe rappresentato un ostacolo così impegnativo da superare. Li invidio, li invidio sì quei ragazzi che riescono a sedersi a un tavolo di perfetti sconosciuti, presentarsi e attaccar bottone con nulla: se va bene io mi soffoco con la saliva.<br />
Mi sono sempre considerata senza radici, e in parte lo sono, ma ora so cosa significa casa. Casa non è qui, anche se avrei voluto con tutta me stessa che potesse diventarlo, casa è dove ci sono il mio babbo, mia mamma e mia sorella Francesca, casa sono le mie amiche, quelle che cui parli di tutto, discuti, ti punzecchi, quelle con cui litighi e con cui poi ti chiarisci perchè sono amiche vere, quelle stesse amiche che ti scrivono giorno si e giorno no, quelle che ti chiedono se la pertosse ce l'hai ancora, quelle amiche che sono disponibili ad ascoltare i tuoi problemi anche se probabilmente il giorno dopo si piglieranno un quattro a causa tua. Casa è in Italia, anche se ammetterlo è stata dura. Mi vedo ancora all'estero nel mio futuro, probabilmente non smetterò mai di farlo, ma sono grata di essere nata in Italia e di aver vissuto la mia adolescenza lì: abbiamo tantissimi problemi, molti dei quali non proviamo neanche risolverli, ma siamo un paese con una tale bellezza, una tale cultura e un tale livello di istruzione che ci permette di essere individui pensanti che ci rendono davvero davvero fortunati. Io in primis perchè ho avuto l'irripetibile possibilità di partire da un paese che odiavo, arrivare in paese che credevo di amare e rendermi conto che le cose funzionano al contrario. E devo ringraziare la mia famiglia per questo: perchè sono stati così poco egoisti da lasciarmi andare a 17 anni a capire chi sono e chi voglio essere.<br />
<br />
Il problema forse è che ho lasciato troppe cose e troppe persone in sospeso quando me ne sono andata e ora mi chiedo come sarebbero potute andare le cose. Non rimpiango assolutamente di essere partita e lo rifarei altre mille volte, ma mi rendo conto che forse la mia personalità e il tipo di persona che sono (diventata) non sono esattamente l'ideale per intraprendere quest'avventura. Non sto cercando di lagnarmi di quanto non veda l'ora di tornare perchè non è così, ma pensare di tornare a Gennaio e riprendere la mia vita mi suscita emozioni contrastanti: da un lato sarei voluta rimanere fino a Giugno, uscire definitivamente dal mio guscio, combattere con il coltello tra i denti per ottenere ciò che voglio e soddisfare pienamente il mio senso di competitività con me stessa; dall'altro se penso a quando riabbraccerò la mia famiglia, tornerò alla mia cameretta con le pareti gialle (che nella Psicologia viene considerato il colore con cui gli individui etichettano l'essere grasso - Pari e Stefano docent - e sono gialle perchè da piccola ero la cicciottella di turno, questo spiega molte cose...) e i libri che arrivano fin quasi al soffitto, ritornerò da Mutty per i nostri Ape con l'Ugo e alla mia quotidianità non posso che farmi sfuggire un sorriso.<br />
Ci ho provato e ci sto provando a (ri)trovarmi a scuola, ma forse il problema è che questo è il posto sbagliato per me: non potete portare un lupo delle nevi al mare, così non potete portare Alessia in Florida.<br />
In un certo senso poi mi sento come di aver sprecato un mese e mezzo della mia esperienza stando nella famiglia sbagliata, come se iniziare con il piede sbagliato mi abbia portato a una serie interminabile di errori. Solo ora sto cercando di rimediare agli sbagli commessi e riesco a fare tutto questo solo perchè alle spalle ho qualcuno che mi apprezza. Pensavo di non aver bisogno di nessuno, una volta lontana da casa, ma tutti hanno bisogno anche di un semplice incoraggiamento. E non aver ricevuto l'appoggio necessario all'inizio di quest'esperienza mi ha condizionato profondamente. A tal punto che spesso ora, quando ci penso, mi monta la rabbia perchè mi rendo conto che non me la sto vivendo al massimo o come avrei voluto, e mi da fastidio perchè questa è l'unica possibilità che ho e in un certo qual modo la sto sprecando. Purtroppo è più forte di me, non riesco a migliorare la situazione con poco: io ho bisogno di TEMPO. Ecco perchè volevo prolungare, volevo dimostrare qualcosa a me stessa e volevo anche far vedere agli altri che fantastica persona hanno (forse) davanti. Chi non è exchange student non provi a capire, perchè, credetemi quando lo dico, non sareste in grado di capirlo.<br />
Può sembrare dai miei post che io sia triste o depressa, ma, ancora, non lo sono assolutamente. Sono felice qui, ma semplicemente ho capito che questo non è il mio posto. Per lo meno non la Florida, la Florida no di certo. Non sono una Beach Girl.<br />
Mi sento così come all'inizio: l'Italia è lontana anni luce da qui, impalpabile, mentre l'America, anche se ci sono dentro, non è l'American Dream che mi aspettavo.<br />
Voglio dare un consiglio a tutti i futuri exchange: se siete in dubbio buttatevi e iscrivetevi al programma. Non vi dirò quanto figo sia partire ed essere soli per un lungo periodo, ma vi fa crescere: vi fa maturare, vi fa capire chi eravate, chi siete e chi diventerete. Forse alcune di quelle persone che, come me, erano sicurissime di voler partire non stanno vivendo la propria esperienza come avrebbero voluto: è colpa nostra; partite senza aspettative e sarà qualcosa che davvero vi capiterà una sola volta nella vita. Anche se non va come volete voi, fatene tesoro, perchè nessuno avrà passato ciò che avete passato voi. Ridete, siate felici, piangete e disperatevi: qualcuno dice che la vita è un dramma, affrontatelo con un sorriso stampato in faccia e, credetemi, non ci sarà soddisfazione più grande. Confrontatevi, chiedete aiuto, fatevi vedere rotti, apritevi e poi chiudetevi subito a riccio, non temete di diventate bipolari o paranoici. Immortalate la vostra esperienza, create ricordi. Ma soprattutto vivete questa fantastica esperienza: che la viviate a mille o a molto meno non importa, ma fate in modo di viverla.<br />
<br />
Un besos,<br />
Ale<br />
<br />
<br />
<div class="p1">
<span class="s1">"Può essere una goccia, ma è come l'oceano."</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">[cit. Tiziano Terzani]</span></div>
</div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com0Panama City Beach, Florida, Stati Uniti30.1765914 -85.805487929.9570839 -86.1282114 30.3960989 -85.482764400000008tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-78290506592762027432014-11-04T04:42:00.001+01:002014-11-04T04:50:56.545+01:00On the Road<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Ebbene la nuova regina dei ritardi è tornata sul pianeta delle connessioni veloci!<br />
Come ve la passate? Io abbastanza bene, sempre (ovviamente) tra alti e bassi...<br />
Sto facendo una fatica bestia a continuare ad aggiornare e forse è dovuto al fatto che voglio sempre scrivere post lunghi, con del significato e e riflessivi. Sono fatta così: a differenza di molti altri non mi piace parlare di quando sono felice, ma sono un fiume in piena quando devo lagnarmi dei 120493487276476503853 problemi che ho! Abbiate pietà di me, povera ragazza bipolare all'altro capo del mondo: siate comprensivi insomma!<br />
L'ultima volta vi avevo lasciati a DisneyWorld, giusto? Sono passate praticamente 3 settimane e mi sento un po' tanto pigra a non aver più aggiornato con notizie fresche di stampa...<br />
Questa settimana è stata un tour de force (o come cavolo si scrive...): due domeniche fa abbiamo scoperto che Stefani era stata selezionata per fare la comparsa in un film con Halle Berry a New Orleans. Si, avete capito bene: NEW ORLEANS a 6 ore di macchina da Panama City Beach! IO odio viaggiare in macchina, motivo per cui, avendo un camper, ho sempre passato tutto il tempo a dormire nel letto in mansarda dei miei.<br />
Così il lunedì dopo scuola Amy mi è venuta a prendere direttamente a scuola e siamo partite alla volta della Louisiana. Eravamo solo io, Stef e Amy perchè Steve era in Minnesota per lavoro come gli capita ogni 2/3 settimane circa. All'andata ci siamo fermate a fare "merenda" da Mc Donald's e ho preso un milkshake al cioccolato che non prenderò mai più: dio solo sa quanto era dolce, bleah! Nel tragitto ho dormicchiato un po', abbiamo chiacchierato molto anche perchè Amy è una molto giovane e poi dato che la musica della radio faceva letteralmente schifo abbiamo iniziato ad ascoltare la musica sul mio MacBook e a cantare a squarciagola, a un certo punto poi Stef ha cominciato a cantare una canzoncina che ci ha perseguitato per i 2/3 giorni successivi e per onorare questa canzoncina ci siamo fermate da KFC per cena. Mi ricordo quando in Inghilterra l'anno scorso alcuni miei compagni dicevano che KFC era una bomba: a me ha fatto abbastanza cagare... Dopo circa 5 ore e 1/2 siamo finalmente arrivate in vista di New Orleans e ho finalmente capito una cosa: appartengo alle città grandi, quelle smisurate, senza intermittenza, quelle in cui non distingui l'area urbana da quella suburbana; mi piace l'idea di trovare vita alle 3 del mattino e di poter trovare gente che è totalmente diversa da me eppure essere così simile a me. Mi affascina la diversità e allo stesso tempo le somiglianze che la diversità raccoglie in sè.<br />
Arrivate a New Orleans ci siamo perse. Per me nulla di nuovo, se sei una/un (ex) camperista come la sottoscritta non ti fai mille problemi e ci ridi anche su, ma Amy e Stefani hanno iniziato a urlare dalla paura. Cioè insomma sono io quella che viene da un paese di 20'000 anime, mica voi che abitavate ad Atlanta! Fatto sta che io me la ridevo sonoramente mentre loro stavano parecchio in para: conosco qualcuno che nella stessa situazione sarebbe stata ancora più in para, ma dettagli ahah (vero E.?) Siamo quindi uscite da Downtown Atlanta e ci siamo finalmente dirette all'albergo. Ero stanca morta, ci siamo fiondate in camera e sono letteralmente sprofondata nel letto!<br />
La mattina ho fatto colazione con un mega waffle in albergo e poi sono tornata in camera perchè tecnicamente non sarei potuta andare sul set con Amy e Stef. Avevo programmato la mia mattinata e avevo intenzione di fare un paio di cose, ma come al solito mi si scombussolano sempre i piani e tutto perchè sto diventando pigrissima, accidenti! E puntualmente quando non combino nulla poi mi girano sempre le scatole! Comunque alla fine non è stata una giornata infruttuosa (si dice così giusto?!?) e Amy, dopo aver notato che c'erano più di un genitore per ogni bambino, mi è venuta a prendere e mi ha portato sul set. Mentre ci avvicinavamo al parco dove stavano girando mi sono detta: "ebbene sì sei proprio in America in cui ogni angolo è utile per un ciak!". È stato davvero strano e surreale allo stesso tempo! Ho avuto la possibilità di vedere Halle Berry da vicino e sì, se ve lo state chiedendo, è una gnocca pazzesca! E la cosa si fa ancora più grave perchè è una gran gnocca anche quando addenta voracemente un donut; io sembrerei l'antitesi della bellezza se stessi addentando un qualsiasi genere alimentare... Amy e Stef sono state sul set dalle 8.30 fino alle 17.30 mentre io sono arrivata verso le 13.00: volevo morire, faceva un caldo allucinante e mi sentivo sudaticcia, bleahhhh<br />
C'è un però, però: mamma mia quanti fighi giravano per il set! E non sto parlando di attori o aspiranti tali, ma di addetti ai lavori e ragazzi della produzione, ce n'era uno che mi ricordava il pirata di "Once Upon a Time" con due occhi azzurri pazzeschi ma molto molto molto più bello! Volevo chiedergli se faceva una foto con me, ma quando ho preso coraggio è scomparso! :((((<br />
Alle 18.00 siamo partite per tornare a PCB, ma prima ci siamo fermata a fare benzina (ho comprato il mio Arizona green tea: yeahhh!) e poi a mangiare da Taco Bell. Il viaggio di ritorno non è stato lungo, dippiù!! Alle 21 ci siamo dovute fermare da Starbuck's per una dose quasi letale di caffeina, perchè altrimenti non ce l'avremmo fatta e ovviamente mi sono presa il frappuccino più grande che avessero: io il caffè lo amo, ma se non è un espresso dopo le 12.00 non riesco più a berlo, poi qui ti scotti sempre la lingua e non mi va proprio di andare in giro con la lingua bruciata! Siamo arrivate a casa che era l'1 e mi sembrava di essere uno zombie, ma poco male perchè il giorno dopo Amy mi ha lasciato stare a casa e quindi ho dormito un po' di più, se non fosse che quello stronzo del vicino ha iniziato a fare casino alle 8.00 di mattina!<br />
Sono tornata a scuola giovedì e un paio di ragazze di Us history, Carson e Tiffany, mi hanno chiesto dove fossi stata e mi hanno detto welcome back! Mi piacciono e sono anche molto carine, ma non so perchè non riusciamo mai a mangiare insieme a pranzo o a uscire. Devo imparare a buttarmi di più, decisamente!<br />
Giovedì sono tornata a casa e sono andata a correre perchè dovevo dimostrare qualcosa a me stessa e, dato che non mi hanno preso nella squadra di basket perchè faccio solo i sei mesi e la stagione finisce a febbraio, devo iniziare a muovermi anche perchè non sono più nella "Nikken Wellness/Gluten free home" e grazie al cielo! Ma proprio perchè qui da Amy e Steve c'è cibo devo fare sport per non ingrassare. Dopo essere andata a correre ho fatto Skype con Michael e Elaine, i miei hostgrandparents (sono i signori che hanno ospitato i miei nel '94), e mi hanno ribadito che non posso tornare in Italia senza andarli a trovare e Michael mi ha detto che per avermi tutta per loro per qualche giorno sono disposti a pagarmi i biglietti aerei. Voglio loro davvero molto bene, perchè si sono sempre adoperati per me e mi hanno sempre ripetuto che per qualsiasi cosa sarebbero venuti qui se avessi avuto bisogno di loro. Se riesco ad andare a Phoenix sarebbe davvero il più bel regalo di Natale (stiamo pensando appunto ai primi di Gennaio).<br />
Venerdì all'ultimo ho chiesto di fare Skype ad Arianna ed Enrica e mamma mia se mi mancano le mie amiche. Finchè non ci siete dentro non potete immaginare: non mi mancano, ma mi mancano. È più forte di me, paragono le mie amiche alle ragazze qui a scuola e c'è un abisso: dove la trovo una come Enrica?!? Con chi posso parlare delle cose di cui normalmente parlo ad Angelica?!? Chi potrebbe iniziare a chiamarmi Zoe così di punto in bianco come Marta?!? Chi si dispererebbe con me come fa sempre Alice, perchè in mate non sappiamo fare un tubo, ma intanto ridiamo come idiote?!? A chi potrei fare frecciatine acide alla mattina alle 8.00 se non ad Arianna?!? Dove la trovo una con cui fare l'idiota e la cretina come la Giuls?!?<br />
Ho parlato con le mie ragazze e non vedo l'ora di riabbracciarmele tutte quando torno! Seriamente ragazze dovete offrirmi un mega Ape da Mutty con balla per festeggiare!<br />
Non sono andata a fare Trick or Treat perchè inizialmente saremmo dovuti partire per andare ad Atlanta venerdì e quando mi hanno detto che saremmo partiti sabato era ormai troppo tardi e sono rimasta a casa a rilassarmi, anche perchè per essere in Florida venerdì sera faceva abbastanza freddo!<br />
Sabato alle 8.30 eravamo in macchina alla volta di Atlanta, ma prima ci siamo fermati a St. Andrews a fare colazione alla Bagel House. È un posto fantastico: preparano loro stessi la pasta dei bagels (ed essendo in America è una cosa più unica che rara) e hanno millemila gusti diversi; inutile dire che ho preso quello ai mirtilli con formaggio fresco senza nulla dentro ed era davvero davvero yummy! Come al solito ho dormicchiato un po' e alla fine siamo arrivati a destinazione prima di quanto pensassi: ero parecchio scettica perchè Steve ha un pick up che dietro è minuscolo e per niente comodo se hai le gambe lunghe e credevo che quelle ore sarebbero state interminabili, invece sono passate abbastanza alla svelta. Siccome avevo visto su internet che ad Atlanta c'era Zara l'ho detto ad Amy e mi hanno portato a quel centro commerciale. Inutile dire che quando uno ha voglia di fare shopping puntualmente non trova mai nulla: that was me! Perdipiù la sera avevano prenotato in una steak house e di solito quelli sono i posti "chic" dove mangiare in America e dovevo avere qualcosa di pseudo-elegante da mettere e da Zara non c'era nulla che mi soddisfacesse. Alla fine sono entrata da J. Crew e ho trovato un paio di pantaloni neri che si potevano abbinare a un paio di cose che mi ero portata dietro in caso avessi dovuto attuare il piano di emergenza.<br />
Siamo quindi andati a cena al Capital Grille all'ottavo piano di un bel palazzo in Downtown Atlanta dove si vedeva un bellissimo skyline. Per cena ho preso una Caesar salad, una Porterhouse steak con cavolini di Buxelles e bacon e Smash Potatoes (che solo smash non sono: ci mettono dentro di tutto e di più!); non ho mai visto una bistecca più grande di quella e difatti non sono neanche riuscita a finirla! Per dolce ho preso una cheesecake buonissima, fatta con la ricotta che sapeva DAVVERO di ricotta. È stata davvero una bella serata e mi ha fatto tornare in mente l'ultimo compleanno di mia mamma all'Esplanade e un po' il magone mi è venuto su, perchè anche se qui mi trovo mediamente bene l'Italia è casa, l'Italia è famiglia e certe cose mancano sempre, solo che a volte non si ha il tempo materiale per realizzare che certe cose mancano davvero.<span id="goog_1754284084"></span><br />
Dopo cena siamo tornati in albergo e siamo rimasti a guardare un po' di partite di football e poi abbiamo spento la luce per andare a "dormire": Steve soffre di apnea notturna e quindi russa peggio di una falciaerba; risultato: non ho chiuso occhio quasi tutta la notte! :((((<br />
La domenica Stef aveva un incontro con un manager e pur potendo andare Amy mi aveva avvertito che sarebbe stata una cosa noiosa, così ho preferito rimanere in camera in albergo (questo incontro si svolgeva comunque in albergo) e ho fatto Skype con i miei genitori e la mia sis, che però ho visto solo di sfuggita perchè doveva andare a Gruppo. Ho supplicato mia mamma di prepararmi un mega pacco di cibarie da spedirmi, perchè qui tutto il cibo sa di plastica ed è 1847285877550843584350459858954 volte più calorico: voglio dei pomodori veri, cazzarola!!!<br />
Dopo aver parlato con la mia famiglia mi sono preparata e abbiamo fatto il checkout e ci siamo incontrati con Priscilla, la loro prima exchange italiana. Hanno ospitato Priscilla quando si abitavano ancora in Georgia e lei ha trovato il ragazzo durante il suo anno lì: stanno ancora insieme. Mi ha scaldato il cuore vedere un'altra italiana e ancora di più vedere quanto un anno scolastico all'estero possa essere magico. Appena ci siamo presentate ci siamo strette la mano e siamo scoppiate a ridere! Abbiamo parlato un po' consapevoli del fatto che nessun altro potesse capirci e mi è sembrata proprio una ragazza molto alla mano e disponibile. Abbiamo mangiato da Cheesecake Factory (consigliatami da Destiny), ma ancora stra pieni dalla sera precedente, non abbiamo assaggiato le famose cheesecake (di cui avranno avuto almeno almeno 40 tipo diversi!).<br />
Dopo un ultimo saluto a Priscilla (che ora si è quasi definitivamente trasferita in Georgia) e al suo fidanzato Nick (quello dell'high school: sono insieme da 3 anni ormai) siamo tornati a casa.<br />
Una volta arrivata a Panama City Beach sono scesa dal pick-up e quasi non cado per terra: non ho mai avuto le gambe più anchilosate di così e pure un maldischiena così forte che neanche l'oki è riuscito ad affievolire. Fatto sta che appena entrata in casa, mi sono buttata sul letto e nel giro di 10 min ero già sprofondata nelle braccia di Morfeo.<br />
<br />
Un besos,<br />
Ale<br />
<br />
<br />
<div class="p1">
<span class="s1">"Leggi il volo della tua freccia se vuoi sapere il tuo futuro."</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">[cit. Alessandro Baricco]</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">P.S. Questa citazione la dedico a mia sorella Francesca: ti voglio bene e ti auguro che questa nuova avventura sia quello che desideravi. Mi manchi e vorrei che fossi qui con me adesso, perchè sei l'unica persona di cui, anche se litighiamo furiosamente, mi importa davvero davvero tanto.</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">Fagli vedere chi sei Francy! Un abbraccio grande grande grande :)))))</span></div>
</div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com0Panama City Beach, Florida, Stati Uniti30.1765914 -85.805487929.9570839 -86.1282114 30.3960989 -85.482764400000008tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-9990425718393789922014-10-24T23:11:00.000+02:002014-10-24T23:11:19.877+02:00Happiest place in the World: DisneyWorld p.II<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Sat 11/10/14<br />
Sabato era il diciottesimo compleanno di Stacy, ma sfortunatamente il buon vecchio e caro colonnello Billy Graham (ora ho capito perchè faceva parte dell'esercito...) ci ha svegliato comunque alle 5.45 per prepararci ed essere pronti per colazione alle 7.00. Io pensavo che essendo in vacanza mi sarei svegliata "tardi" e non potete immaginarvi il mio disappunto ogni santissima mattina!!!<br />
Così dopo una colazione a base di pancakes con sciroppo d'acero, scones, e yogurt con granola e mooooolto caffè ci siamo incamminati alla fermata degli autobus. Siamo partiti con Hollywood Studios. Ora io non so ma alle 8.30 eravamo già in coda da Toy Story... Per me sono ritmi inimmaginabili ahahah.<br />
Dopo aver fatto Toy Story, in cui praticamente devi sparare ad devi bersagli con una pistola a manovella che ti fa diventare il braccio come quello di Braccio di Ferro, e credeteci o no quando siamo usciti c'erano 80 min di attesa, ci siamo diretti verso Rock 'n Roll Roller Coaster che sono le montagne russe sponsorizzate dagli Aerosmith. Raggiungono una velocità di 100 km/h in 2 secondi e sono la cosa più figa che abbia mai fatto dopo le montagne russe di Topolino a DisneyLand a Los Angeles. Per di più mentre vieni sbalzato in aria alla velocità della luce senti le canzoni degli Aerosmith che vengono sparate dagli autoparlanti vicino ai sedili. Dopo il Rock 'n Roll Roller Coaster abbiamo fatto la Tower of Terror. La prima volta che ho fatto quest'attrazione avevo 7 anni e avevo appena mangiato del melone: sono stata male durante tutta l'attrazione e l'ho vissuta come la cosa più orrenda che avessi mai fatto. La mia faccia immortalata nella foto, mentre ti sparano in aria e poi ti fanno cadere come se fossi uno yoyo, valeva tutti i 5$ dollari del prezzo. I miei cari genitori e mia sorella Francesca (soprattutto mia sorella Francesca!) mi hanno preso in giro per questo fino a poco tempo fa! Ovviamente l'ho raccontato a Billy per farci quattro risate insieme e lui ha colto ogni occasione per farmela fare addosso, ma tutto sommato sono stata egregiamente brava e non mi sono spaventata più di quanto pensassi. L'unica cosa, la prima volta che ci siamo messi in coda, avevo una strizza pazzesca e mi tremavano le mani!<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6mJyptsg0Pz-ag7c0RRvkrhAA8lY-Lv4cRQjT9G1t4JRvvMB503BWez1RpGRuqkZLDfe6W3WCONXrG3Mqmdg1qo_yXrUHngMxa6OtLej1rH6Uvikmn6N0WOJLEnUSbUZ2EhY8h7t99D_x/s1600/IMG_0535.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; display: inline !important; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6mJyptsg0Pz-ag7c0RRvkrhAA8lY-Lv4cRQjT9G1t4JRvvMB503BWez1RpGRuqkZLDfe6W3WCONXrG3Mqmdg1qo_yXrUHngMxa6OtLej1rH6Uvikmn6N0WOJLEnUSbUZ2EhY8h7t99D_x/s1600/IMG_0535.JPG" height="213" width="320" /></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu_Vo_2jUQJ8n-8t5c-d9n8l2-1aMLnKnDoLiOUxGTPWTJjM36z-SbxVW9pmT1myUMh8EJLJFPxhcfvA0CJ_M4aDLgEJnXTIoBaKE48L7aNAZTXuiOH5idu9aHFUP6sw6PtbiHmWJ63NqN/s1600/IMG_0550.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu_Vo_2jUQJ8n-8t5c-d9n8l2-1aMLnKnDoLiOUxGTPWTJjM36z-SbxVW9pmT1myUMh8EJLJFPxhcfvA0CJ_M4aDLgEJnXTIoBaKE48L7aNAZTXuiOH5idu9aHFUP6sw6PtbiHmWJ63NqN/s1600/IMG_0550.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu_Vo_2jUQJ8n-8t5c-d9n8l2-1aMLnKnDoLiOUxGTPWTJjM36z-SbxVW9pmT1myUMh8EJLJFPxhcfvA0CJ_M4aDLgEJnXTIoBaKE48L7aNAZTXuiOH5idu9aHFUP6sw6PtbiHmWJ63NqN/s1600/IMG_0550.JPG" height="211" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Dopo essermela fatta parecchio sotto ed essere stata presa in giro da Billy sufficientemente da essere quasi disperata, ci siamo riposati andando a vedere lo Spettacolo di The Beauty and The Beast. Per la cronaca me lo sono vista ben 2 volte perchè avevamo 4 fast pass ma siccome Tami non aveva voluto rifare Rock 'n Roll Roller Coaster Billy ha usato il suo Fast Pass ed è andato da solo mentre noi dopo aver girovagato un po' per i negozi ci siamo sedute a riguardarci tutto il musical. Io la seconda volta mi sono rifiutata di stare attenta e ho messaggiato con le mie amiche in Italia... ;)</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
A pranzo avevamo una prenotazione a Magic Kingdom in un ristorante anni '50 sul tema di Cenerentola. Ho mangiato un panino vegetariano con mozzarella e pesto e mi è sembrato per un momento di essere ritornata ai panini con la mozzarella che mangiavo al Passo del Tonale quando andavo in settimana bianca col gruppo della mia parrocchia. Ah già Billy è proprio il tipico uomo del Sud: tutto scandalizzato mi ha chiesto perchè non mangiassi, perchè per lui vegetariano = non mangiare. Nel pomeriggio siamo rimasti a Magic Kingdom e abbiamo fatto Space Mountain e abbiamo un po' gironzolato per negozi. Siamo tornati in albergo verso le 18 e ci siamo preparati per uscire a cena per il compleanno di Stacy.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Avevamo una prenotazione alle 21.00 al California Grill al Hotel Contemporary e per raggiungerlo abbiamo preso la monorail (caspita, non potete neanche immaginare come ora non mi ricordi mai le parole in italiano!!) e abbiamo raggiunto il Contemporary (per la cronaca la monorail ATTRAVERSA dall'interno l'albergo!). Così, dopo aver raggiunto l'attico dell'albergo, siamo entrati nel ristorante: mi ha ricordato l'atmosfera tipicamente americana dei ristoranti medio chic di qui e per la prima volta mi è sembrato di essere in un film. Ci siamo accomodati al nostro tavolo, abbiamo ordinato da mangiare e poi siamo usciti in terrazza per vedere i fuochi d'artificio.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIuthlqWgRmbX2rzgO-eZ93SWD-2IEBka5hPpaDLIQ317CKi9DEDpZr1psjj1V0X5aq6CNvQtj7w6c3ExYbIYX7-J9RMF4h7j2nlLeW-zTyxC13OAcMoR3qY9BHrqk6m6UZEWdLx7a2C1M/s1600/IMG_4510.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIuthlqWgRmbX2rzgO-eZ93SWD-2IEBka5hPpaDLIQ317CKi9DEDpZr1psjj1V0X5aq6CNvQtj7w6c3ExYbIYX7-J9RMF4h7j2nlLeW-zTyxC13OAcMoR3qY9BHrqk6m6UZEWdLx7a2C1M/s1600/IMG_4510.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEXBmuReOHA1pa_FgSCDnxSmVs9K4ZKW4xquVC3e6QQ3WR7im5CS2_3RlU9pZfR0Jp7mEnemqZB_oxzWnTC32snfw3ntnvTPysC_UerQpCSUNo01sw6JBXlXskxHmurNmDBp-pXa-Ld3Hk/s1600/IMG_4520.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEXBmuReOHA1pa_FgSCDnxSmVs9K4ZKW4xquVC3e6QQ3WR7im5CS2_3RlU9pZfR0Jp7mEnemqZB_oxzWnTC32snfw3ntnvTPysC_UerQpCSUNo01sw6JBXlXskxHmurNmDBp-pXa-Ld3Hk/s1600/IMG_4520.JPG" height="320" width="213" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
La cena era davvero deliziosa o, come direbbe Stacy, really yummy. Abbiamo condiviso un antipasto in quattro e a detta di Billy sarebbe dovuto essere molto "europeo": patè, prosciutto casereccio, salsicette all'aneto e qualcos'altro. Davvero bleah, almeno per me; loro lo hanno amato...</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Stacy e Billy (da carnivoro quale è) hanno preso il filetto di manzo, mentre Tami ha ordinato del petto di pollo con sautè e contorno di funghi chiodini. Io ho preso tonno scottato alla piastra in un letto di noodles in salsa di soia e broccoli novelli: davvero davvero buono! Tami ha voluto a tutti i costi che provassi anche il suo pollo e anche quello era davvero delizioso. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Non abbiamo preso il dolce ma siccome il cameriere ha scoperto che era il compleanno di Stacy ci ha portato da dividere due creme bruleè. Anche quelle erano buonissime, amo lo zucchero caramellato e ancora croccante! L'unica cosa che non mi ha fatto fare i salti di gioia è stata la "grassezza" della creme brulee di per sè. Ma insomma era una goccia nell'oceano!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Dopo cena abbiamo ripreso la monorail e siamo tornati a Magic Kingdom perchè era aperto fino alle 3.00 am per gli ospiti dei resort DisneyWorld. Abbiamo fatto anche un po' di montagne russe come Space Moutain, Big Thunder Mountain Railroad e poi abbiamo fatto Pirati dei Caraibi dove, essendo capitati in prima fila, ci siamo bagnati del tutto. Abbiamo fatto una bella sosta da Starbuck's per del caffè ristoratore e poi abbiamo continuato con le attrazioni. Ci siamo incamminati alla stazione degli autobus, dopo aver preso il ferry boat, e alle 4.00 (finalmente!) eravamo in albergo. Posso dire di aver (quasi) fatto il dritto, altro che Castello Tesino.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Sun 12/10/14</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
La domenica, pur essendo andati a letto davvero davvero tardi, abbiamo avuto un "late wake up" alle 7.30, dopo 3 ore di sonno. Ah per la cronaca, Billy si è alzato lo stesso alle 6.00 perchè doveva incontrare dei suoi amici di Orlando e OVVIAMENTE la sua sveglia mi ha svegliato completamente... :((( Così dopo una secchiata di acqua fredda in faccia alle 8.00 io e Stacy, ancora rinco dalla notte praticamente insonne, abbiamo preso un Frappucino da Starbuck's e una banana e abbiamo fatto colazione aspettato il bus delle 8.30 (notare che era solo il secondo della giornata e di solito gli altri giorni prendevamo il primo che passava alle 7.30)... Quindi dopo essere arrivati alla stazione dei mezzi pubblici (?!?) di DisneyWorld abbiamo nuovamente preso la monorail e ci siamo dirette verso Epcot. Lì ci siamo ricongiunti con Billy e i suoi amici di Orlando. Dopo una veloce chiacchierata e uno scambio di regali per il compleanno di Stacy, abbiamo abbandonato gli adulti e io e Stacy ci siamo addentrate in Epcot. La prima attrazione che abbiamo fatto è stata il Test Drive sponsorizzato dalla Chevrolet: in pratica crei la tua macchina da corsa dei sogni e poi te la fanno "virtualmente" provare; la prima parte dell'attrazione non è molto divertente, ma nell'ultima parte viene testata la velocità e vieni sparato a quasi 250 km/h! Decisamente divertente, ma la prossima volta mi legherò i capelli ahaha!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Dopo il test drive Stacy ha voluto andare all'acquario dove abbiamo fatto un'attrazione a tema Nemo. Abbiamo gironzolato un po' per l'acquario e poi ci siamo addentrate dentro la parte "Countries from all over the World". Mi è piaciuto moltissimo! È stato come tornare in Europa per qualche ora e un sorriso a 32 denti mi è spuntato sulla bocca. Abbiamo visitato tutti i negozi di tutte le nazioni e abbiamo addirittura visto un matrimonio in corso in "Francia". Arrivate in "Italia" Stacy ha insistito perchè le dicessi se il cibo che servivano fosse davvero italiano. Quando ho visto i menù ho avuto una strizza di malinconia: quanto mi manca il sapore di vero cibo italiano, qui sa tutto di plastica... Ho anche parlato con un ragazzo di Catania e mi ha spiegato un po' come funziona; probabilmente potrei anche prova ad entrare nel programma, sarebbe una gran figata. Mentre parlavamo Stacy ci ha filmato e era tutta stupita per la velocità della nostra parlata, ma quando il ragazzo ha scoperto che Stacy stava filmando è andato in parissima e le ha chiesto di cancellarlo perchè stavamo parlando di stipendi... Mentre parlavo in Italiano (finalmente dopo tanto!) mi sembrava di essere io, non riconoscevo la mia voce e mi sembrava fosse come una voce fuori campo, strano non è neanche minimamente calzante. In "Germania" ho visto dei Kinder Cereali e così ne ho afferrati due e ne ho fatto assaggiare uno a Stacy: mi è subito venuto in mente il periodo delle elementari quando, dopo aver aiutato suor Teresa a sparecchiare dopo pranzo, mi regalavano un Kinder Cereali come ricompensa. La ragazza ha apprezzato ahaha!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Abbiamo gironzolato ancora un po' nella zona asiatica (dove credo ci siano i negozi più belli di Epcot) e poi ci siamo decise a mangiare cinese nel ristorante "fancy" come lo ha definito Stacy.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifsd2r0yVJLe7Spop46LRU9Mi4q9vP9lv-ZnmJSgrLghRdw7rDHhzBApC5cCH4wUcsw7RTU9DIOIqxw4-N8hapUSNONclsG84WbC05UMjfUBlxm1pWnfEd67YRVHJoMzxEkF405XNab7OP/s1600/IMG_4550.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifsd2r0yVJLe7Spop46LRU9Mi4q9vP9lv-ZnmJSgrLghRdw7rDHhzBApC5cCH4wUcsw7RTU9DIOIqxw4-N8hapUSNONclsG84WbC05UMjfUBlxm1pWnfEd67YRVHJoMzxEkF405XNab7OP/s1600/IMG_4550.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ho dovuto immortalare il mio pranzo come prova da mostrare a Billy e fargli vedere che ho effettivamente mangiato carne (pppork) per pranzo!</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkZzCbGPLrhK1Z7oMU8RFRJFBTPD6uAAU4VipgY9s0DldbdiCz1M8Ik5eNfDUgkqZ7kJNCbKpHG8lr38Tliq7AOntDPsDG147eaEt66m2oEXq-T5FJ5HHz2RFx0SR79_RGvSn-B-kijSx9/s1600/IMG_4552.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkZzCbGPLrhK1Z7oMU8RFRJFBTPD6uAAU4VipgY9s0DldbdiCz1M8Ik5eNfDUgkqZ7kJNCbKpHG8lr38Tliq7AOntDPsDG147eaEt66m2oEXq-T5FJ5HHz2RFx0SR79_RGvSn-B-kijSx9/s1600/IMG_4552.JPG" height="240" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Mentre pranzavamo le ho raccontato del cambio famiglia. È rimasta parecchio sorpresa, davvero. Però è stata molto comprensiva e ci ha anche scherzato su senza farsi influenzare troppo, quindi sono tranquilla, anche se in quel momento mi tremava la voce...</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Nel pomeriggio siamo tornati in albergo e abbiamo dormicchiato un pochino per riprenderci dalla nottata del giorno prima. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
La sera siamo tornati a Magic Kingdom e abbiamo cenato nel castello di Belle da "The Beauty and the Beast". La mia cena è stata a base di zuppa di cipolle e gruviera, pollo (che evidentemente non è considerata carne) alla mediterranea e un cupcake triplo cioccolato che era la fine del mondo...Mmmm</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Dopo cena abbiamo fatto ancora qualche attrazione e poi ci siamo separati. Le giovani sono rimaste a divertirsi mentre i genitori di Stacy sono tornati in albergo a riposare. Abbiamo fatto le montagne russe dei sette nani di Biancaneve, Splash mountain e le montagne russe preferite di Stacy. Verso mezzanotte ci siamo incamminate verso la via principale sui cui si affacciano i negozi e abbiamo comprato qualche souvenirs: mi sono comprata come ricordo il pupazzo di Mickey Mouse e ho preso un Pillow Pet di Minnie per mia cugina Giorgia. Finalmente esauste siamo tornate in albergo e siamo crollate a dormire!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Un besos,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ale</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
"<span style="text-align: left;">In questo mondo ci sono posti diversi da tutti gli altri. Quasi dei paesi a sé.</span><span style="text-align: left;"> "</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
[cit. John Stephens]</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<!-- Blogger automated replacement: "https://images-blogger-opensocial.googleusercontent.com/gadgets/proxy?url=http%3A%2F%2F2.bp.blogspot.com%2F-6Ss8kDpTH_E%2FVEREAK9U2BI%2FAAAAAAAABes%2FRTIXQ27zKHU%2Fs1600%2FIMG_0550.JPG&container=blogger&gadget=a&rewriteMime=image%2F*" with "https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu_Vo_2jUQJ8n-8t5c-d9n8l2-1aMLnKnDoLiOUxGTPWTJjM36z-SbxVW9pmT1myUMh8EJLJFPxhcfvA0CJ_M4aDLgEJnXTIoBaKE48L7aNAZTXuiOH5idu9aHFUP6sw6PtbiHmWJ63NqN/s1600/IMG_0550.JPG" -->Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com0Orlando, Florida, Stati Uniti28.5383355 -81.3792364999999928.0917165 -82.0246835 28.984954499999997 -80.733789499999986tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-19707382802052612902014-10-17T05:11:00.001+02:002014-10-18T07:23:26.038+02:00Happiest place in the World: DisneyWorld p.I<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Chi non muore si rivede giusto? Aahaha è passato poco tempo (in realtà la data effettiva di stesura dell'ultimo post è piuttosto vecchia) dall'ultimo post, ma siccome oggi sono a casa con nulla da fare ho deciso di aggiornare il blog parlando di DisneyWorld. Premetto che sarà un (forse due) post davvero luuuungo e io stessa sto male a pensare allo sforzo immane che devo fare per scrivere tutto e soprattutto per ricordarmi cosa abbiamo fatto.<br />
<br />
Thu 09/10/14<br />
Giovedì è stato il mio "The Day After Tomorrow". Il giorno prima avevamo avuto la discussione con Tom e Melissa e pensavo che quel giorno sarei potuta morire con solo Melissa intorno (inutile dire che sto scrivendo e dunque per deduzione logica sono ancora viva e vegeta). La mattina non ho fatto granchè. Dopo essermi premurata che Melissa fosse sotto la doccia sono sgattaiolata fuori dalla mia camera e sono andata a fare colazione alla velocità della luce, perchè non volevo vedere Miss Risolvi-i-tuoi-problemi-con-Nikken, data la simpatia che mi aveva riservato la sera precedente; sì: me la sono legata al dito quella del "non ti sai relazionare con la gente" e che cavolo!!! Comunque dopo colazione sono tornata in camera mia e dopo essermi preparata ho iniziato a fare la valigia per andare a DisneyWorld. Poi, siccome avevo ancora un sacco di tempo, mi sono messa a fare le valigie per scappare finalmente dalla quella casa maledetta. Mentre facevo le valigie Melissa (notare che era in casa) mi manda un messaggio e mi chiede se voglio mangiare qualcosa prima di andare a casa di Stacy: non le ho risposto e ho aspettato che venisse a bussare alla mia porta. Ma ti pare che mi debba mandare un messaggio?!? E poi mi stupisco che le cose non abbiano funzionato... Dopo aver mangiato ho finito di fare le valigie e Melissa poi mi ha accompagnato da Stacy. Durante il tragitto mi ha fatto delle domande sulla mia Fede... Avrei potuto linciarla solo con lo sguardo; cosa sono io sono affari miei, sicuramente non vengo a dirti che essere metodista per te è assolutamente sbagliato e che il Cattolicesimo è la confessione giusta da seguire, come invece ha praticamente fatto lei: la gente che si cala dall'alto non ho mia potuto sopportarla... Dopo l'abbraccio più falso che abbia mai ricevuto se n'è andata e sono rimasta in compagnia di Tami e Billy, i genitori di Stacy. I genitori di Stacy sono carinissimi e fanno di tutto per farti sentire a tuo agio e così, mentre Stacy tornava dalla sua lezione di piano, io e Tami abbiamo impacchettato i suoi regali di compleanno, una volta arrivata Stacy abbiamo nascosto tutto e siamo finalmente partiti, destinazione: DisneyWorld! Verso 19.30 ci siamo fermati da Steak 'n Shake, dove ci siamo presi un hamburger e ovviamente uno shake e guess what? Mi sono lasciata sedurre ancora dal potere degli Oreo!<br />
Durante il tragitto ci siamo guardate Frozen e finalmente dopo quasi 7 ore di macchina abbiamo raggiunto il nostro albergo, completamente riservato a militari e militari in pensione e alle loro famiglie. Ero distrutta.<br />
<br />
Fri 10/10/14<br />
Venerdì è stato il nostro primo giorno effettivo nel parco. La giornata è iniziata più presto di quanto mi sarei mai aspettata: alle 5.45 è suonata la sveglia, che doccia fredda! Dopo essermi preparata alla bel e meglio, perchè, diciamocelo, alle 5.45 non connette nessuno, siamo scesi a fare colazione ed eravamo in anticipo di 15 min: avrei potuto mangiare vivo qualcuno, significava 15 min in più a dormire caspita! La colazione è forse la cosa che amo di più quando vado in vacanza in albergo: i buffet, quelli giusti, sono sempre la mia fissa, potrei abbuffarmi così tanto a colazione da non mangiare più fino al giorno dopo! Abbiamo iniziato la giornata con Animal Kingdom e per prima cosa abbiamo fatto il Safari per cui avevamo i Fast Pass nella zona africana di Animal Kingdom.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8JJ0XdDVaHvvOTbB9-x39IIYCmQ9dJtq5bJiTTunPvvHnr38G_OgEYTwg4lvXUrJO4VRrB2iIgtBKFKn88UMhcJCfDqn8YDZuVDDipCjueJipC4vGDVWRkdrn_fo6rkyJAbkkiulobYHL/s1600/IMG_4412.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8JJ0XdDVaHvvOTbB9-x39IIYCmQ9dJtq5bJiTTunPvvHnr38G_OgEYTwg4lvXUrJO4VRrB2iIgtBKFKn88UMhcJCfDqn8YDZuVDDipCjueJipC4vGDVWRkdrn_fo6rkyJAbkkiulobYHL/s1600/IMG_4412.jpg" height="240" width="320" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcAxoE3Jc23CdvqqOj356fNWpRLII1QH46W2JDgMBq3L7KhIdMEO5f-5Y44hU0hiDrKQLJFtkv0PXHWJMB83X3fpGS3mdvzKUH1fLm0vudIdTHbqObu4VXxu7xLyKh8-14NSy_OkW5OE63/s1600/IMG_4416.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcAxoE3Jc23CdvqqOj356fNWpRLII1QH46W2JDgMBq3L7KhIdMEO5f-5Y44hU0hiDrKQLJFtkv0PXHWJMB83X3fpGS3mdvzKUH1fLm0vudIdTHbqObu4VXxu7xLyKh8-14NSy_OkW5OE63/s1600/IMG_4416.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;">Dopo il Safari siamo entrati nella zona asiatica di Animal Kingdom e c'era una specie di laghetto artificiale al cui centro c'era una voliera con alcune scimmiette che erano un amore, erano velocissime. Dopodichè siamo andati a vedere uno spettacolo di Nemo, in cui mi sono praticamente addormentata, ma almeno c'era l'aria condizionata!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dy2niv4-fp2OdHYq71BLIzlyXLf0fwOyqw40QfGtXgmvkC70yFL_cglRwbIbCtexvFsVf5N7N1va5F1fffIow' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Verso ora di pranzo Billy, esausto dalle 7 ore alla guida del giorno prima, è tornato in albergo a riposare, mentre io, Stacy e sua mamma Tami ci siamo dirette verso Magic Kingdom. Magic Kingdom è la parte più vecchia di DisneyWorld ed è quella che uno si immagina con tutti gli edifici retrò e i negozi di souvenir etc. Li dopo aver acchiappato al volo delle french fries con ketchup e formaggio (ma che schifo!) ci siamo sedute sul marciapiede a vedere la parata con tutti i vari personaggi Disney. Il caldo che faceva non è neanche immaginabile, mi sembrava quasi di sentire la mia faccia sciogliersi!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
La sera siamo tornati in albergo verso le 17.30 e dopo una doccia veloce siamo andati a mangiare. Abbiamo cenato da Mangino's, ovviamente il tipico ristorante italiano, giusto?!? Ho mangiato una pizza "margherita" che di margherita aveva davvero poco: nessuna traccia di passata di pomodoro, mozzarella poco definita e credo che si trattasse di un altro formaggio filante, aglio e quello che credo fosse salvia essiccata... Ah quasi dimenticavo: la pasta della pizza era praticamente quella delle schiacciatine, solo un po' gommosa! Appena ho aperto il menù mi sono messa a ridere e Billy ha fatto finta di essere offeso e mi ha preso in giro parecchio, dicendo che si sentiva in imbarazzo per avermi portato in un posto del genere e che non avrei dovuto metterlo in imbarazzo ridendo e avrei dovuto parlare con i camerieri e lamentarmi di tutte le incongruenza dei piatti "italiani" presenti sul loro menù.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ0GJ9pseLTrIWT-89kCeiyOxrDqWmnk07kHHKoO4zbvXeIsdLUU_VOZXjAo1q4guhEBYdyHgGZfJs7oblWAm0pfoGEJU-goFVq2Tm8sOIa2B8fBspvry_ZCYGjDhz8JuohyphenhyphenaaA6RDODQY/s1600/IMG_4462.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ0GJ9pseLTrIWT-89kCeiyOxrDqWmnk07kHHKoO4zbvXeIsdLUU_VOZXjAo1q4guhEBYdyHgGZfJs7oblWAm0pfoGEJU-goFVq2Tm8sOIa2B8fBspvry_ZCYGjDhz8JuohyphenhyphenaaA6RDODQY/s1600/IMG_4462.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinK65aPxkI3jwf3iAUr1bcSJOI6iE6P1OTPQuGli2STZWrLqsb76W8gPjJIObm4DB6Ctpm3DRw0yB5FwAgitH6iMqa-RlyDt74Tq2D6sYEHWM-sk92eev0fya7B6N-Rc-ayDxl4cZ4prHs/s1600/IMG_4471.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinK65aPxkI3jwf3iAUr1bcSJOI6iE6P1OTPQuGli2STZWrLqsb76W8gPjJIObm4DB6Ctpm3DRw0yB5FwAgitH6iMqa-RlyDt74Tq2D6sYEHWM-sk92eev0fya7B6N-Rc-ayDxl4cZ4prHs/s1600/IMG_4471.jpg" height="320" width="240" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPHATptoMgoK39kpP7-td36WTYkLR8jh6hQfMqjFeFH9jUVqptXMxUFQKBtdVjqq6MpDvfx73Cd1ovsEZwd3j07AUQFEonkfvm71FHz_LO6OUJl6rsgNT3b1euEk1Y_Dq05F7C02hbMxTL/s1600/IMG_4445.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPHATptoMgoK39kpP7-td36WTYkLR8jh6hQfMqjFeFH9jUVqptXMxUFQKBtdVjqq6MpDvfx73Cd1ovsEZwd3j07AUQFEonkfvm71FHz_LO6OUJl6rsgNT3b1euEk1Y_Dq05F7C02hbMxTL/s1600/IMG_4445.jpg" height="320" width="240" /></a><br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1X5mOSAuPidNuPHYqY_sDtLNvTgj3gjkyN_bYEK0DWC1_XiycJwkXN3SqkXF1a8ZQIdA_CmxEWfa49Jir75XlTUJcvRTNAlfWB6Qpnk1y2FJojBHIO6aD5qUDpPnzfPB3zvC0ddVp6o-d/s1600/IMG_4441.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1X5mOSAuPidNuPHYqY_sDtLNvTgj3gjkyN_bYEK0DWC1_XiycJwkXN3SqkXF1a8ZQIdA_CmxEWfa49Jir75XlTUJcvRTNAlfWB6Qpnk1y2FJojBHIO6aD5qUDpPnzfPB3zvC0ddVp6o-d/s1600/IMG_4441.jpg" height="320" width="240" /></a><br />
<br />
Un besos,<br />
<br />
Ale<br />
<br />
"La realtà è un sogno più o meno incoerente."<br />
[cit. Charles Dickens]<br />
<br />
<br />
<br /></div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com0Orlando, Florida, Stati Uniti28.5383355 -81.3792364999999928.0917165 -82.0246835 28.984954499999997 -80.733789499999986tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-74949595722812760212014-10-14T04:09:00.000+02:002014-10-14T04:09:48.064+02:00Perceptions? I do not think so!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Non so perchè ma io e l'aggiornamento frequente non andiamo per niente d'accordo. Mi dico sempre oggi quando torno aggiorno il blog, oggi quando torno, oggi, oggi e oggi poi diventa una settimana dopo quando mi OBBLIGO ad aggiornarlo sul serio.<br />
Le cose non vanno esattamente come avrei voluto che andassero. Non mi lamento per carità, ho avuto la possibilità di cogliere una bellissima esperienza e lo sto facendo, ma spesso vorrei che le cose potessero essere più semplici. Probabilmente non leggerete questo post subito, non voglio pubblicarlo prima del dovuto o forse, semplicemente, deciderò che non s'ha da pubblicare.<br />
Come ho detto, da circa 3/4 settimane a questa parte, questa non è la situazione che mi sarei immaginata. Ho molti problemi con la mia Host Family e loro essenzialmente fanno finta che non esistano quando sono perfettamente consci del fatto che ci sia qualcosa che non va.<br />
Non siamo una famiglia. Io mi sento in albergo o meglio, sapete quando qualcuno mette fuori un annuncio per affittare una camera in casa propria? A me sembra, mio malgrado, di essere quella che ha risposto all'annuncio. Non mi sento per niente a casa e nessuno cerca di migliorare la situazione. Qualche settimana fa è stato detto ad Amy, la mia local coordinator, che sono disrespectful e poco appreciative e a me sono cadute le braccia. Innanzitutto perchè, dall'alto della mia superbia, mi ritengo una persona educata e che è abituata a dire grazie. Non mi ha urtata tanto il fatto che mi abbiano detto che sono irrispettosa, quanto il fatto che in questo modo hanno mancato di rispetto all'educazione che mi hanno impartito che, ancora dall'alto della mia superbia, è forse una delle cose di cui vado più fiera. Hanno fatto presente ad Amy anche il fatto che non ho mai offerto loro un pranzo o una cena. Sono rimasta shockata: alle varie orientations ti dicono che tu devi pagare la tua parte, non che devi pagare anche per gli altri. E soprattutto, gli altri exchange students lo possono confermare, i soldi che ci danno i nostri genitori finiscono alla svelta, figurati se io ho pure soldi da spendere per altra gente. Il mio babbo mi mangia viva se non rientro nel mio budget mensile! Oltre a questo la mia host mum ha chiesto ad Amy consiglio perchè non diceva di non sapere cosa piace ai teenagers e che non sapeva cosa poter fare con me. Non abbiamo mia fatto nulla insieme o comunque non mi ha mia proposto nulla che mi potesse interessare, solo cose relative al suo lavoro. L'unica cosa di cui parla; le uniche cose permesse in casa sono prodotti venduti dalla sua azienda.<br />
Sembra che ogni cosa che chiedo sia vissuta con grande disappunto. Non chiedo neanche più di andare al supermercato perchè so che non mi ci portano volentieri e così mi organizzo da sola quando vado a Pier Park e faccio in modo di fare un salto da Target se ho bisogno.<br />
All'inizio mi sono arrabbiata e mi sono detta "Al diavolo, io so le cose come stanno!". Però ho deciso lo stesso di fare un tentativo e vedere cosa succedeva ad essere ancora più rispettosa e gentile del normale. Ho iniziato a leggere e rileggere i messaggi più volte solo per assicurarmi di aver scritto grazie e per favore. Ho iniziato a fare tutto quello che mi veniva in mente per compiacere la famiglia e specialmente l'hostmum. Ho cercato di essere il più disponibile possibile, ma le cose peggioravano e basta. Un giorno ho passato l'aspirapolvere dappertutto e nessuno, dico nessuno mi ha detto neanche crepa. Mai e poi mai mi è successa una cosa del genere: mia mamma quando le passo anche solo il mestolo, e magari è pure incazzata nera con me, mi dice grazie amore/tesoro. Non se ne va dalla stanza arrabbiata perchè sto passando l'aspirapolvere e non riesce a parlare al telefono con la sua amica Rossella/Anna/Linda. Non credo che lo faccia solo perchè è mia madre; credo che sia più un fattore di educazione. Inutile dire che puntualmente prima di una grossa verifica di mate io e mia sorella Francesca litighiamo, lei mi dice che non mi aiuterà mai più con mate, e puntualmente un'ora dopo mi sta spiegando una qualche dimostrazione.<br />
Questo significa essere gentili, non sbuffare quando qualcuno ti aiuta a fare qualcosa!<br />
La situazione purtroppo non ha fatto altro che peggiorare. La punta dell'iceberg l'abbiamo raggiunta settimana scorsa. Quel giorno dopo scuola sono andata direttamente a casa di Amy e abbiamo accompagnato Stephanie a danza. Dopodichè siamo andate da Dairy Queen li vicino e ho assaggiato il mio primo Cookie Dough Blizzard con aggiunta di Oreo Cheesecake; da quando sono qui amo alla follia gli Oreo! Così mangiando un gelato (che del gelato non ha nulla, diffidate delle imitazioni, ma se ha dentro gli Oreo significa che è eatable, come direbbe la mia matriarca) ho parlato di tutti i problemi che avevo avuto dall'inizio: mi ero addirittura fatta una lista. Non voglio dire quali siano questi punti, non sarebbe corretto, ma sicuramente non erano note di felicità. L'espressione di Amy era tra lo sbalordito e il poco stupito. Sapeva che qualcosa non andava. Le ho detto che avrei voluto aspettare un'altra settimana e poi vedere se decidere di cambiare o meno famiglia. In questo caso fare la "cunctator", cioè "temporeggiatrice", non ha funzionato e ora vi spiego il perchè.<br />
La sera, dopo aver raccolto Steffy, siamo andati a mangiare da Olive Garden tutti e quattro: io, Amy, Stef e Steve, il marito di Amy. La serata procede tranquilla e divertente, a parte un piatto di parmigiana che più che parmigiana era solo melanzana fritta. Quando salgo in macchina (ore 20.23, me lo ricordo ancora mannaggia a me) mando un messaggio a Melissa dicendole che in 7/10 min saremmo stati di ritorno. Amy mi lascia davanti alla porta di casa e io entro. Urlo un "ciao, sono a casa", ma nessuno mi risponde e così me ne vado in camera mia. Alle 10, stanca morta spengo le luci e mi metto a dormire. La mattina mi sveglio inconscia del casino che è successo la notte precedente: quando accendo il cellulare vedo un messaggio di Mel alle 22.04 che mi chiede se fosse tutto okay e dopo una mezz'ora un messaggio di Amy che mi chiede se sono ancora sveglia. Melissa la sera prima, dopo non avermi sentita entrare (notare ho urlato quasi a squarciagola) e non aver visto che fino alle 21.45 avevo la luce accesa, alle 22.30 manda un messaggio ad Amy arrabbiata perchè dice che stavamo facendo tardi essendoci scuola il giorno dopo. Amy le ha risposto che mi aveva lasciato davanti a casa alle 20.30. Melissa la mattina dopo le ha risposto con un messaggio inadeguato quanto falso.<br />
É stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: come puoi pretendere di essere un genitore se non comunichi con me? Come ha fatto a non pensare che se il messaggio te lo mando alle 20.20 significa che nell'arco di mezz'ora sono a casa? Com'è possibile che ha iniziato a "preoccuparsi" solo dopo due ore e, non avendo neanche pensato di bussare alla porta di camera mia o entrare a vedere se fossi li, mandare un misero messaggio? Mi sono sentita delusa. Ho cercato con tutte le mie forze di far funzionare le cose, di essere una famiglia, di insegnar loro cosa significa aver figli, ma ogni tanto si vorrebbe vedere anche un passo avanti. Così ho mollato, ho scritto Amy (già furente di suo) e ha mandato un'email a World Heritage, risposta: bisogna farle cambiare famiglia.<br />
Siccome avevo detto ad Amy che avrei voluto aspettare un po' non mi hanno spostato subito. Poi però sono successe un po' di cose e abbiamo deciso di affrontare una discussione noi quattro mercoledì, il giorno prima che partissi per DisneyWorld (dove sono ora). Sono stata così in ansia per tutto il giorno che non mi capacito come abbia fatto ad essere così calma quando abbiamo parlato. Mi sono piaciuta: 3 mesi fa non sarei stata in grado di fare una cosa del genere, senza aver un crollo emotivo causa tensione dopo. Ma quello che ho sentito non mi è piaciuto affatto: mi riecheggia ancora nella mente "perceptions, perceptions... Again perceptions", ma perceptions 'de che? Dopo 3/4 settimane credo che le prime eventuali perceptions non siano più perceptions. Mi sono sentita dire che devo imparare a relazionarmi con le persone, perchè non sono in grado di far capire alla gente come mi sento. Ti pare che abbia bisogno di un cartellone che dice "forte shock culturale in corso" se ho degli occhi rossi e lucidi che farebbero invidia a qualsiasi drogato? Ti pare che il problema che gli interessa di più debba essere il fatto che da quando sono qui non riesco a dormire? Sono per caso diventata una bambina di 5 anni di nuovo?<br />
Non lo so, semplicemente sono rimasta shockata. Cosa non fa la gente per tirarsene fuori con un'immagine pulita; non li biasimo, ma certo alcune cose che mi hanno detto mi hanno fatto pensare che io proprio non li ho mai conosciuti davvero. Questa è una cosa che mi rattrista abbastanza perchè (non chiedetemi come mai mi succeda) ultimamente sono ossessionata dall'idea di una conoscenza molto molto superficiale delle persone: della serie incontrarle una volta o due, parlarci e poi non rivederli mai più. Sento che sia quello che è successo con loro.<br />
Ora sono pronta ad iniziare un nuovo capitolo: si mi trasferisco da quelle persone che qui ho sempre considerato come la cosa più vicina a casa qui. Vado a stare a casa di Amy e non potrei esserne più felice!<br />
<br />
Un besos,<br />
Ale<br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<br />
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-family: inherit;">"Noi siamo indistruttibili nella misura in cui crediamo di esserlo."</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">[cit. John Green]</span></div>
</div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com0Orlando, Florida, Stati Uniti28.5383355 -81.3792364999999928.0917165 -82.0246835 28.984954499999997 -80.733789499999986tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-54341286814008823162014-09-28T23:47:00.000+02:002014-09-28T23:47:07.346+02:00 The American Route<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Non scrivo tanto mea culpa, ma non sempre mi sembra avere qualcosa di sensazionale da dire. Non ce l'ho neanche stavolta, ma devo togliermi un sassolino dalla scarpa e sentirmi con la coscienza a posto, quindi non odiatemi per le cose sconvolgentemente (esiste questo termine? Ormai non sono più sicura quando parlo italiano) noiose.<br />
Non ho mai parlato della mia routine e delle materie a scuola, quindi, siccome sono una di quei classicisti che deve sempre avere tutto perfettamente in ordine, eccovi serviti.<br />
<br />
1st Period - Math Coll Readiness. Matematica per bambini delle medie, non so neanche perchè Mr. Czupryk non mi abbia ancora spostato nella classe di PreCalculus, settimana prossima mi sa che inizio a pedinarlo seriamente. Matematica la insegna Coach Green che è l'assistant coach della squadra femminile di basket: dire che mi stia simpatico è un parolone, fa sempre battutine molto poco divertenti sull'Italia e crede di essere simpatico. Non è il suo caso. Comunque per il momento ho una media dell'85% nella sua classe e sono abbastanza soddisfatta.<br />
2nd Period - AP US History. Mi hanno spostato in questa classe solo una settimana fa e per il momento è la classe più difficile che ho, perchè parlano di date ed eventi e le danno come per scontate, ma per me niente è scontato, considerando che quello che ho studiato di Storia Americana è stato 2 paragrafi alle medie e aver letto <i>Via col Vento</i> sempre alle medie. Per di più Mr Skipper non è proprio l'insegnante più disponibile del mondo e solo come esempio tutti i suoi tests sono a tempo e molti non sono neanche multiple choices! Dalla mia ho il fatto che ama il fatto che sia italiana e mi ha chiesto se possiamo fare conversazione con lui in italiano dato che va a dire in giro di aver vissuto in Italia. Il suo italiano però, per aver "vissuto" tre anni qui, è a dir poco agghiacciante!<br />
3rd Period - Executive Internship. Tecnicamente dovrei aiutare un professore che mi viene affidato dalla counsolor in pratica faccio i compiti. Il professore che dovrei seguire è Mr Czupryk e dunque di solito mi siedo vicino a Ms Stephanie e faccio i compiti, mi porto avanti con la roba da studiare oppure leggo. Mi piace un sacco avere questa sorta di Free Period, l'unica cosa che un po' mi dispiace è che ce l'ho subito alla terza ora e non più tardi.<br />
4th Period - AP Latin. Per i classicisti: scordatevi di fare il latino, quello vero, che vi fa piangere sangue sul dizionario. Qui il dizionario non lo usano neanche. Le cose che stiamo facendo probabilmente le ho fatte durante il primo quadrimestre di IV ginnasio. Giusto per farvi un esempio: abbiamo tradotto in classe una versione su Enea e non c'era neanche una subordinata, l'unica cosa un po' avanzata erano i perfetti. 15 righe in mezz'ora, mai successo in tutta la mia vita.<br />
5th Period - AP European History. Tecnicamente sarebbe una classe principalmente per sophomores e qualche juniors. Poi ci sono io che sono senior. Ho deciso di continua a fare storia giusto per avere qualche nozione delle cose che faranno i miei compagni quest'anno con la nostra amata Giuliana. La professoressa, Ms Woodyard, è molto disponibile ed è un'insegnante molto preparata. L'unica cosa che mi dispiace è che liquidano argomenti molto importanti in poco tempo, mentre invece si soffermano su aspetti della cultura generale dell'epoca che non dovrebbero neanche interessargli. Pazienza, in quella classe c'è Tyler, un sophomore che ogni volta mi fa morire dal ridere: è dannatamente redneck, ma si ostina a dire il contrario, fa sempre gaffe tremende sull'Italia e mi crede un po' stupida. Tranquilli ogni volta gli dimostro il contrario!<br />
6th Period - Fashion Design. Amo questa classe, ci sono Abbie, mia compagna nella classe di latino, e Brianna una freshman un po' weird ma molto disponibile, poi ci sono altre freshmen davvero carine. Ms Larrimore, come ho già scritto da qualche parte, è la persona più tenera della scuola, mi piace un sacco come si muove e fa sempre apprezzamenti su quello che indosso, si stupisce spesso per la quantità di cose che conosco riguardo alla sua materia e le chiedo spesso consigli riguardo alla scuola che dovrei frequentare se dovessi decidere di fare fashion design. Ora stiamo imparando a cucire e la prima cosa che stiamo facendo è una specie di pochettina per metterci dentro le cose indispensabili per noi donne.<br />
7th Period - English III Honors. Inizialmente mi aveva assegnato English IV Fll Coll Prep ma, siccome facevano il mio programma di terza ho cambiato e poi le cose erano demenziali. Avrei voluto ottenere un'AP English class ma è stato impossibile perchè c'era sovraffollamento. Così mi hanno messo in una classe di juniors che tecnicamente dovrebbe essere migliore di English IV, vedremo: per il momento stiamo ancora facendo le preposizioni ed è una palla. Ho la moglie del mio fantomatico Mr Czupryk e come lui è un concentrato di bellezza e no, non lo dico perchè ho santissima volta mi chiama Alicia!<br />
Al pomeriggio poi ho conditioning per basket (alias preparazione atletica) e mi sembra strano dirlo ma mi piace un sacco: da quando sono qui amo fare attività fisica. Non sono ancora ufficialmente nella squadra perchè avremo i try outs il 21 Ottobre, ma sono fiduciosa, anche se sembra che quest'anno vogliano costruire una squadra molto forte a differenza di quella dell'anno scorso. Incrociate le dita per me! :)<br />
<br />
Per quanto riguarda il resto le settimane scorrono via veloci e mi sembra di essere su una giostra. Mi sembra ieri che Stacy mi invitava a Disneyworld per il suo compleanno e invece tra una settimana e mezzo ce ne andiamo per quattro giorni a Orlando. Il tempo vola, scorre via come sabbia tra le dita e sono sincera se dico che il 17 Agosto ormai sembra qualcosa di sfuocato e allo stesso tempo vividissimo.<br />
Le cose non sono mai facili quando sei un'exchange student, ma mi va bene così: fa parte della crescita personale. Quindi ogni volta che mi trovo davanti a un problema, faccio un bel respiro profondo e poi sfodero il mio sorrisetto cazzuto da non-ho-paura-di-niente-io. Ho avuto davvero tanti problemi con la scuola e davvero avevo addosso un'angoscia terribile eppure ce l'ho fatta e ce l'ho fatta da sola. Ho davvero imparato a stare bene nella mia pelle qui, a non desiderare di apparire a tutti i costi e fare la cretina. Mamma mia preferisco cento volte essere sola come un cane, ma fedele a me stessa a differenza di molte ragazze che vedo qui.<br />
Alcune cose non si sono rivelate nel modo in cui avrei voluto, ma ormai è troppo tardi per piangere sul latte versato.<br />
Non mi manca la mia famiglia, non ancora, ma probabilmente non mi mancano perchè li sento più vicini che mai e l'unica cosa che mi dispiace non poter fare è attraversare lo schermo del mio Mac e stare anche solo a guardare la televisione con mia sorella Francesca, vedere mia mamma che cucina o "litigare" con il babbo. Non mi manca nulla per il momento, almeno nulla di importante.<br />
Cosa mi manca? L'Italia e il suo cibo. L'unica cosa che mi sogno di notte sono i manicaretti di mia mamma o della nostra amica Mariangela o un bell'Ugo di Mutty. Dio se mi manca il cibo, quello vero che non sa di plastica. Un pezzo di formaggio buono.... Mmm devo smetterla! Che poi io dico: come cavolo si fa ad avere il formaggio arancione o il formaggio in forma liquida per i nachos? Ma che schifo, sembra radioattivo!<br />
Mi rendo conto di aver visto già i primi caduti sul mio percorso da quando sono arrivata, ma prima di partire avevo fatto talmente tanta terra bruciata intorno a me che non sento la mancanza di nessuno: se siete futuri exchange students imparate a bastarvi e credetemi sarete molto più felici. Io non sono ancora felice felice felice, ma sono sulla buona strada e non mi arrendo: la strada è ancora lunghissima.<br />
<br />
Un besos,<br />
Ale<br />
<br />
<br />
<div class="p1">
<span class="s1">"Ogni muro è una porta."</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">[cit. Fabio Volo]</span></div>
</div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com0Panama City Beach, Florida 32408, Stati Uniti30.14763 -85.73589700000002330.0377895 -85.897258500000021 30.2574705 -85.574535500000025tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-72020802626898086882014-09-18T04:36:00.000+02:002014-09-18T04:36:47.322+02:00Back & Forth<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Un mese, un mese di me, un mese di questa mia nuova avventura. Un mese che non si può descrivere, un mese che così non l'ho mai vissuto. Eppure un mese.<br />
17 Agosto 2014: con un sorriso da beota mi avviavo al metal detector di Milano Malpensa, imprecavo per il maldischiena sull'aereo da Francoforte, attraversavo la dogana ad Atlanta, mi commuovevo sul volo per Panama City Beach. Un mese fa, una vita fa.<br />
Il mondo si è ribaltato, la mia vita ha preso una piega inaspettata e Alessia ora non è più la stessa.<br />
Mi sentivo piccina piccina quando sono partita, mi sentivo intimorita da tutto e da tutti, avevo la voce malferma quando parlavo con le hostess. Stranamente non ero in ansia, non avevo paura, ma mi sentivo davvero piccola ed insignificante. Mi sembra difficile da spiegare, forse è anche difficile da capire per chi si trova a casa in Italia, o chi semplicemente non ha intrapreso quest'esperienza.<br />
Come ho già ribadito allo sfinimento la prima settimana è stata una doccia fredda. Ho sentito lo shock culturale come non mai, eppure io (dall'alto della mia superbia) pensavo di essere una persona che si adatta facilmente. Il terzo giorno che ero qui ho addirittura sognato di andar a fare la spesa all'Iper Tosano con mia mamma. Poi mi sono svegliata di colpo, alle 3 della mattina, e mi sono resa conto che non riuscivo più a vedere la lucina azzurra dello stereo che ho nella mia camera in Italia, ho sussultato e mi sono detta "bella merda, ora ci sei dentro fino al collo, Ale!". Mi sono cadute le braccia quando hanno cambiato il pranzo a Mary Catherine perchè era l'unica persona che conoscevo. Ero avvilita e infastidita da questi americani maleducati che mi facevano sentire ancora più piccola, ancora più insignificante. Essere Alessia Sigurtà (quanto mi manca l'accento del mio cognome! Qui ormai sono Sigurta) non bastava più. C'è stato un periodo della mia vita, che però non molti non ricorderanno o non conosceranno, in cui ero la timidezza fatta a persona. Ero nella fase di transizione tra scuola materna ed elementari: mia mamma mi aveva iscritto a una scuola privata, nessuno dei miei compagni di giochi sarebbe stato in classe con me. Okay, eccetto Federico, ma i maschi a quell'età non me li filavo proprio! Il primo giorno di scuola ero talmente agitata che i miei ricordi sono molto sfuocati, mi ricordo soltanto quanto mi tremavano le gambe. Non ho stretto amicizie per una settimana; dopo pranzo mi sedevo su una panchina vicino Suor Rosina e chiacchieravo un po' con lei.<br />
Alle elementari non avevo molti amici, in realtà credo che si potessero contare sulla punta delle dita. Sono sempre stato un tipo introverso, più propenso a stare da sola piuttosto che in mezzo alla gente. Il fatto che fossi sovrappeso non mi ha mai aiutato e ha solo contribuito a far naufragare la mia autostima, rendendomi ancora più timida.<br />
E così mi è sembrato di vivere un dejavu: l'America era diventata il mio incubo peggiore. Mi sembrava di essere una bestia che si spostava da una classe all'altra e non parlava mai con nessuno. Non mi sentivo più me stessa. La prima settimana è stata dura, non lo nascondo, ma mi ha obbligato a fronteggiare il problema e ho iniziato a rimboccarmi le mani. Come prima cosa ho pensato di cambiare classi, in modo tale da trovare persone che fossero al mio livello. Poi qualcuno da lassù mi ha sorriso e Abby, una mia compagna di Latino e Fashion Design, mi ha invitato a sedere a pranzo con lei. Okay non è propriamente il massimo perchè sì lei e i suoi amici mi stanno simpatici, ma non parlo molto con loro.<br />
Sì magari è vero, come ha detto qualcuno, non vivo ma sopravvivo. Non mi interessa, sento di aver già fatto così tanti passi avanti che anche "sopravvivere" mi basta. E poi chi può definire chi vive e chi sopravvive in questo genere di esperienze? Odio le etichette e tutte quelle persone che tentano in qualsiasi modo di infilarti in una categoria per non darti più una seconda possibilità.<br />
Ciò che provo è sempre contrastante: un momento sono felice di aver fatto questa scelta e il momento dopo mi richiudo a riccio. Badate bene non si tratta di homesickness, so che ciò che scrivo può passare per malinconia, ma assolutamente, dovete credermi, non lo è. Io sto bene, sento i miei genitori e le mie amiche tutti giorni, ma questo non mi impedisce di godermi la MIA esperienza e non mi fa sentire nostalgia. Al contrario mi rende ogni giorno più forte, perchè ogni giorno mi ribadiscono quanto sono fieri di me e quanto mi appoggiano. Non pensavo che l'avrei mai detto, perchè non è da me, ma sto realizzando quanto peso abbiano le mie amiche nella mia vita. Non mi è mai successo prima: sono un lupo solitario, spesso sono sfuggente e sembra meschino e cattivo dirlo, ma sono partita anche per vedere le persone che sarebbero restate e quelle che invece avrebbero abbandonato la mia vita. Ad oggi sono felice di tutto quello che ho intrapreso, sono felice perchè non sono più quella Alessia che con passo incerto avanzava nella desolazione dell'aeroporto di Panama City.<br />
Ora se devo parlare con qualcuno tiro fuori la voce e mi faccio valere; mai e poi mai avrei pensato di uscire vincitrice da quella brutta situazione scolastica. Mai e poi mai avrei pensato di essere così brava a fare buon viso a cattivo gioco.<br />
Come direbbe Tom "life is good". Lo è, lo è davvero e posso solo dire grazie ai miei genitori per questo. Grazie perchè mi avete insegnato tanto in questi anni, grazie perchè mi avete dato l'adolescenza migliore che si possa sperare, grazie perchè dopo 32 anni state ancora insieme, grazie perchè mi avete insegnato e tuttora mi state insegnando cosa sia e cosa vuole dire amare. Grazie perchè se ora sono qui a lamentarmi di quello che va e di quello che non va lo devo a voi: grazie per essere i genitori magnifici che siete e siete sempre stati. Grazie perchè siete i miei più grandi sostenitori: grazie perchè siete voi.<br />
La ruota sta girando, il vento sta cambiando. Non riavvolgerei il nastro per cambiare nulla, se qualcuno ha voluto che mi legassi così tanto a Stacy e così poco a Mary Catherine ci sarà un motivo. C'è sempre un motivo. Esiste un motivo anche sul perchè ho incontrato una persona speciale così tardi e credo che il motivo, qualunque esso sia, sia più che giusto. Altrimenti che senso avrebbe? Che senso avrebbe essere amici da poco eppure sentirsi ogni giorno, svegliarsi presto e andare a letto tardi solo per scambiare quattro chiacchiere?<br />
Nuova me, nuova vita. E così dopo un mese tiro le somme e mi concedo una pacca sulla spalla. Voi cosa ne dite, me la dareste una pacca sulla spalla? Spero di sì! :)<br />
Ma ora, dopo aver guardato indietro con un sorriso di soddisfazione, mi sono già imposta nuove sfide, nuovi limiti da superare, nuovi orizzonti da sondare.<br />
<br />
Un besos,<br />
Ale<br />
<br />
"Il mondo, alla resa dei conti, non è uno schedario o un’equazione matematica."<br />
[cit. Karen Blixen]<br />
</div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com0Panama City Beach, Florida, Stati Uniti30.1765914 -85.805487929.9570839 -86.1282114 30.3960989 -85.482764400000008tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-23549931990023217542014-09-14T22:38:00.001+02:002014-09-14T22:38:46.626+02:00In the meanwhile...<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Eh già sono ancora qua a rompere con i miei drammi quotidiani.<br />
Mi dispiace, ma non ho minimamente voglia di riassumervi cosa esattamente è successo settimana scorsa: sono troppo stanca e anche un pochino insofferente.<br />
Settimana scorsa non è stato nulla di eclatante, mi hanno solo fatto andare in ansia, in modo pazzesco perchè dovevo cambiare Inglese e Matematica. Ora in Matematica sarà che stanno facendo un ripasso, ma non puoi partire dalle operazioni! Non essendo mai stata una cima in matematica ero restia a cambiare classe per paura di finire in una classe tecnicamente giusta per me, ma in cui (grazie alle mie grandi studiate di matematica) sarei riuscita a combinare poco e niente. Alla fine dopo l'ennesima lezione noiosa mi sono decisa a prendere un appuntamento con la counselor per cambiare le classi. Ovviamente quando arrivo e chiedo di parlare con la counselor perchè avevo un appuntamento mi dicono che è "impegnata in una riunione con alcuni parenti che non vede da molto tempo". In quel momento me la sarei mangiata viva perchè:<br />
1. per parlare con lei avevo saltato il pranzo.<br />
2. ho prenotato l'appuntamento una settimana prima.<br />
3. pensavo di essere in America, non in Italia dove ognuno fa quel cavolo che gli pare.<br />
In quel momento mi sono girati i Santissimi e il mio nervo della bestemmia era piuttosto schiacciato... Mia mamma quando glielo ho raccontato si è messa a ridere, immaginandosi che io avessi detto "Lei non sa chi sono Io!!!", ma cavolo io in quel momento non ci vedevo davvero dalla rabbia! Se hai un impegno lo rispetti, mica ti fai i comodi tuoi.<br />
Va beh comunque il venerdì successivo quando si è finalmente degnata di ricevermi, mi ha molto candidamente detto che non era possibile cambiare le classi. Le ho praticamente fatto una scenata e le ho detto che mi avrebbero bocciato in matematica una volta tornata in Italia, se non mi avesse fatto cambiare classe. Impietosita ha iniziato ad aiutarmi e così un'ora dopo stavo parlando con il direttore dei corsi che danno crediti per il college. Su di lui ho cambiato idea parecchie volte, ma alla fine si è rivelato sinceramente interessato al mio problema. Il weekend passato e l'inizio dell'ultima settimana sono state un po' un inferno perchè ero sospesa su un filo di lana, non sapendo cosa sarebbe successo. Martedì a scuola è stato bruttissimo, avevo l'ansia di rimanere in quelle classi ed ero tesissima; a pranzo ho chiamato Amy, la mia local coordinator, e davvero non potevo capitare in mani migliori. Nel pomeriggio siamo uscite a mangiare un frozen yogurt e abbiamo parlato di questo problema.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT4LzQSSya-J-13C54A3cYwjDgXpXKa3svZ6xzojdLRbkDdgaCnQ3NgtV8BCHUqzYzcwvSjrAtHry5UUez8-7-qG5HpN4Ipgxf77je3pXyLMN2NiRsDKjqTyysM9Vr8Wea4nBKX-UvyFUv/s1600/IMG_3898.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT4LzQSSya-J-13C54A3cYwjDgXpXKa3svZ6xzojdLRbkDdgaCnQ3NgtV8BCHUqzYzcwvSjrAtHry5UUez8-7-qG5HpN4Ipgxf77je3pXyLMN2NiRsDKjqTyysM9Vr8Wea4nBKX-UvyFUv/s1600/IMG_3898.jpg" height="400" width="300" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKTmmXS8iUG9P0izyzvc0UtehpzvL4ZpVYdzkORC7Iqkyp7xF7goLX3qeYu7nS77ohyphenhyphen4LEnRVNuiNxLPIHUibbUFC4OtK-fHQARBSBhnzNDqQ6NGBe8BWpwK06j9ZY5mGvaj83YdNvaZtA/s1600/IMG_3900.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKTmmXS8iUG9P0izyzvc0UtehpzvL4ZpVYdzkORC7Iqkyp7xF7goLX3qeYu7nS77ohyphenhyphen4LEnRVNuiNxLPIHUibbUFC4OtK-fHQARBSBhnzNDqQ6NGBe8BWpwK06j9ZY5mGvaj83YdNvaZtA/s1600/IMG_3900.JPG" height="240" width="320" /></a>Il frozen yogurt era buonissimo! l'ho preso al gusto oreo e cioccolato fondente e ci ho affogato dentro gocce di cioccolato, mini oreo ovviamente, granola e biscotti sbriciolati mi pare. Quando sono tornata a casa, siccome Mel è fissata col mangiare sano, gluten free e senza grassi, ho raccontato che siamo andate a Pier Park da Starbuck's e ho detto di aver preso un thè freddo. Muahaha. Il mercoledì a scuola è stato abbastanza stressante perchè pensavo che non ne potessero più di vedermi negli uffici amministrativi e quindi mi sono tenuta mooolto alla larga. La sera sono uscita nuovamente con Amy, suo marito Steve e la loro bambina, Stephanie che ha circa 7/8 anni. Steph è una forza della natura: ora come ora ha due audizioni per due parti in un film, è in lizza per ottenere uno spettacolo tutto suo su Nickelodeon e ha diverse competizioni di danza; rendetevi conto che la seguono 3 agenti diversi! </div>
<div class="" style="clear: both; text-align: justify;">
Siamo andati al Fishale restaurant e abbiamo cenato con un loro amico, i cui figli vanno a scuola alla Arnold High School: un sophomore e un senior che gioca a football... Mi ha fatto vedere un paio di foto e sono quasi sicura di non averli mai visti, ma (si c'è un ma) Jacob, quello che gioca a football, sembra proprio carino: mi sa che giovedì prossimo vado al gruppo della sua parrocchia solo per provare a conoscerlo ahaha. Amy ci aveva visto lungo quando aveva detto che era super cute! :)</div>
<div class="" style="clear: both; text-align: justify;">
Il posto era molto in stile americano con un sacco di birra alle pareti.... Ne avrei bevuta volentieri una anche io, ma ho dovuto necessariamente ripiegare sul thè freddo!</div>
<div class="" style="clear: both; text-align: justify;">
Giovedì mattina appena sveglia, guardo il cellulare e vedo una email dal direttore dei collegiate studies: "Good news" yeahhhh. L'ho subito detto ad Amy e le detto che avrei preferito se ci fosse stata anche lei, giusto perchè così in caso avessero cercato di imbrogliarmi lei lo avrebbe capito subito. E di nuovo devo dire che sono stata fortunatissima: nel giro di 10 min mi ha detto che avrebbe spostato l'appuntamento dal medico che aveva e che mi avrebbe accompagnato lei a scuola. In capo a un'ora e mezza avevamo risolto il problema! Così adesso ecco quella che dovrebbe essere (e che spero sia) la mia schedule definitiva.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgR5Vq_6yp8Kdwbomz3B4Br0oXPqgpj6FsX28knBFT3gzuQrg-mZAyZGF0RYJZ_Wd3pIpQ5angJLcl239u1lM1BtLExJswDBO1FQQ3vJCGXM6ZCSfPo6MqcBHtlCj-5XSyc0GpT5tSRCXZy/s1600/IMG_3921.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgR5Vq_6yp8Kdwbomz3B4Br0oXPqgpj6FsX28knBFT3gzuQrg-mZAyZGF0RYJZ_Wd3pIpQ5angJLcl239u1lM1BtLExJswDBO1FQQ3vJCGXM6ZCSfPo6MqcBHtlCj-5XSyc0GpT5tSRCXZy/s1600/IMG_3921.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Sono molto felice, perchè inizialmente non avevo più Fashion Design ma Ms. Larrimore è andata a lamentarsi con Mr. Czupryk, diretto dei corsi del college, e ora il 6th period è ancora dedicato alla Moda. Amo Ms. Larrimore, mi chiama la sua Italian babe e ogni volta che mi vede in giro per la scuola si avvicina, mi saluta e mi abbraccia. Mi trovo davvero bene nella mia classe di Fashion Design e amo parlare con Ms. Larrimore perchè quando parlo di Moda capisce sempre tutto e possiamo avere una vera e propria discussione a riguardo. Math readiness è quella matematica demenziale che per il momento sto ancora facendo... Il motivo è che sto aspettando di essere accettata in una classe online e voglio conoscere esattamente il programma che ho fatto gli anni passati. Non ho ancora conosciuto il professore di American History ma da quello che ho sentito dire da Carson, una mia compagna nella classe di Latino, i suoi test sono impossibili: BENE! La terza ora è inesistente, perchè ho un executive intership cioè un'ora per studiare. Poi ho latino: è il corso più avanzato di tutti e noi del classico la roba che stanno facendo l'abbiamo fatta nel primo mese di scuola di quarta ginnasio. Forse anche in meno tempo! All'ultima ora ho English 3 Honors: tecnicamente è per juniors ma da crediti per il college migliori di quelli di English IV in cui ero prima. E poi da settimana inizieremo a fare letteratura americana, molto più interessante dei pronomi in English IV. Un'altra classe che mi piace molto è AP European History: l'insegnante Ms. Scott è molto preparata, sempre pronta ad aiutarmi e il ragazzo sophomore seduto davanti a me, Tyler, mi fa sempre spanciare dal ridere!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ah quasi mi stavo dimenticando! Giovedì era l'11 settembre... Così dopo aver cambiato la mia schedule, sono uscita a vedere la rievocazione. Sono rimasta delusa: non ho visto niente perchè sono uscita tardi, ma nessuno sembrava interessato. La cosa sconcertante è stata vedere alcuni ragazzi del ROTC, il club dei ragazzi che entreranno nella Marina, che a causa della posizione delle loro ginocchia nel momento del picchetto stavano per svenire: ne ho visto uno cadere a terra ed è stato abbastanza agghiacciante!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Giovedì tutto sommato è stata una bella giornata, mi ha risollevato il morale e mi sono obbligata a concedermi una possibilità (Enrica docet)... Staremo a vedere che cosa ne salta fuori! </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Oh venerdì! Amo i venerdì! Specialmente quando torno a casa con lo scuolabus con quella sensazione che il giorno dopo è sabato e posso dormire quanto voglio! Il pomeriggio ho avuto la casa tutta per me, perchè Tom e Mel erano fuori per far provare a un loro amico il simulatore di volo della base di Aeronautica, e così mi sono risalassata guardando Chicago Fire. La sera siamo tornati da Marina Cantina a mangiare messicano:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji3y4nyzDL1jtZnHNTR4u6P9BwObYX6RKFcGiIDJK3t6_ZvM_O6jQjtyqdfffbR7oYyC-HLiKiW2ntWNolGKs6Iw39aG3NYvehJN6eeZbELry09ncoS0sqOH6BcoyaRhx0wkVXHpY7xs73/s1600/IMG_3917.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji3y4nyzDL1jtZnHNTR4u6P9BwObYX6RKFcGiIDJK3t6_ZvM_O6jQjtyqdfffbR7oYyC-HLiKiW2ntWNolGKs6Iw39aG3NYvehJN6eeZbELry09ncoS0sqOH6BcoyaRhx0wkVXHpY7xs73/s1600/IMG_3917.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ieri ho studiato tutto il giorno e sul tardo pomeriggio è venuta a trovarci la famiglia di un collega di Tom che ha lavorato in Italia, così ho parlato un po' in italiano con Vivian, la loro bambina. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Oggi ho studiato, ho skyppato un po' e ora sono qui che aggiorno! :)</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ah caspita! Mi sono dimenticata: sabato scorso noi tre e Jill, l'exchange olandese,s siamo andati al Compassionate Chef dinner, una cena in cui raccoglievano soldi per gli orfanelli. Ecco alcune foto:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhig_i85hyqzWglWzkXjREGy7Lze6WZNhFxVqImp7VJtaFzTbp_1rhjKhdsd86jBrXCJ-N0Mtq2XbY2w14iylZ4bOhEyicXTV7iR1Cmrhxmgxw7MfFUPxB8R3o6ogxOUS0ixlgUfelZ31x3/s1600/IMG_3864.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhig_i85hyqzWglWzkXjREGy7Lze6WZNhFxVqImp7VJtaFzTbp_1rhjKhdsd86jBrXCJ-N0Mtq2XbY2w14iylZ4bOhEyicXTV7iR1Cmrhxmgxw7MfFUPxB8R3o6ogxOUS0ixlgUfelZ31x3/s1600/IMG_3864.JPG" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk8jRr-pLR0_lJhLg_nqxkKZwmlbKpctnk9z_3VEsqlY_IRIghxYtAzus4567K_gAPc6098gHyCNQU2xuq09Vr8Lo1xfwhVSiGOvkSWPaR9YyiPOsLbBH4GDv49RB0DXfcSsV-LYKdk-H3/s1600/IMG_3866.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk8jRr-pLR0_lJhLg_nqxkKZwmlbKpctnk9z_3VEsqlY_IRIghxYtAzus4567K_gAPc6098gHyCNQU2xuq09Vr8Lo1xfwhVSiGOvkSWPaR9YyiPOsLbBH4GDv49RB0DXfcSsV-LYKdk-H3/s1600/IMG_3866.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGt_wH1Jfc93V6ugPKf8Ufc9QKWMZuAZnuOfolKMA929PWoklpc4OKzJ7zouUuEKngZszqz1N4fHgF9nxwvPQC4ak2b74BkkpEEbpKGUJ4QyIxwK6KbzUppD0RZynwGBlGcPubvPhjoVTL/s1600/IMG_3877.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGt_wH1Jfc93V6ugPKf8Ufc9QKWMZuAZnuOfolKMA929PWoklpc4OKzJ7zouUuEKngZszqz1N4fHgF9nxwvPQC4ak2b74BkkpEEbpKGUJ4QyIxwK6KbzUppD0RZynwGBlGcPubvPhjoVTL/s1600/IMG_3877.JPG" height="320" width="213" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Un besos,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ale</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<div class="p1">
<span class="s1">"Quando le cose volgono al peggio, l’unica cosa da fare è trovare qualcosa di cui poter ridere. T’impedisce di battere i denti dalla paura."</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">[cit. Alexandra Ripley]</span></div>
</div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com0Panama City Beach, Florida, Stati Uniti30.1765914 -85.805487929.9570839 -86.1282114 30.3960989 -85.482764400000008tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-63825412362069960862014-09-09T04:44:00.000+02:002014-09-09T14:18:37.320+02:00Labor Weekend<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Così con quasi una settimana di ritardo, lo so mea culpa, sono qui a raccontarvi cosa ho fatto domenica e lunedì della settimana scorsa.<br />
Dopo essermi incontrata con la mia local coordinator, Amy, sono tornata a casa, mi sono cambiata e ho infilato un paio di cose in una borsa capiente perché sarei andata a dormire da Stacy. Dopo di che ci siamo infilati in macchina e ci siamo diretti a Panama City. Ora, non mi ricordo se l'ho già detto oppure no e se l'ho già detto lo ripeto, io non vivo a Panama City: vivo a Panama City Beach e ciò significa che se voglio andare a Panama City ci metto circa mezz'ora perchè c'è da attraversare un po' che segna anche il distinguo fra le due "città".<br />
Comunque dopo questo volo pindarico più che dovuto (scherzo,è piuttosto inifluente), ci siamo diretti alla chiesa della famiglia di Stacy perché avevano organizzato un picnic all'aperto per il Labor Day. Purtroppo poco prima a Panama City era piovuto, così abbiamo dovuto ripiegare e mangiare all'interno della chiesa. Altra piccola considerazione: a me, quando penso a una chiesa, viene in mente il Duomo di Castiglione, ma qui le chiese sono qualcosa di "a sestante". La chiesa vera e propria comunica con l'oratorio, cosa che non succede da me ad esempio (in Italia, si intende), e la chiesa di Stacy è fichissima: è di recente costruzione e il valore aggiunto è dato dal fatto che ci sono tipo degli scivoli interni all'oratorio che dal secondo piano ti portano al piano terra, ahaha bellissimo!<br />
Per cena ho mangiato qualcosa di poco identificato: del pesce fritto, patatine, delle specie di polpette dolci fritte, una sorta di polenta al formaggio e l'unico tipo di insalata che l'americano medio concepisce, cioè inzuppata nella maionese!<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWSVvqbs-qeVChK3RHN9OdRmHfp2-brp2M8GyGyHGB3YJMzd5XY0P4mYBXLqIk0g3zRxfVfENkT41Xe5_tUcZgAuxWyupGQraXfNUQjaOmlBk4FvFhXIka05bZWieJFKVN0t4J58CsLRd9/s1600/IMG_3807.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWSVvqbs-qeVChK3RHN9OdRmHfp2-brp2M8GyGyHGB3YJMzd5XY0P4mYBXLqIk0g3zRxfVfENkT41Xe5_tUcZgAuxWyupGQraXfNUQjaOmlBk4FvFhXIka05bZWieJFKVN0t4J58CsLRd9/s1600/IMG_3807.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="" style="clear: both; text-align: left;">
Prima di cena ho conosciuto Tammy, la mamma di Stacy, e ora capisco perchè quando sono in giro con mia mamma ci dicono sempre che siamo due gocce d'acqua. Tammy e Stacy hanno la stessa espressione e lo stesso modo di fare gentile e simpatico. Dopo aver parlato un po' con Tammy e dopo esser entrati nell'ala in cui si sarebbe tenuta la cena ho conosciuto anche Billy, il papà di Stacy, nonchè collega e buon amico di Tom. Credo che siano partners al lavoro, ma non sono sicura. Ah una cosa buffa: il papà di Stacy è una via di mezzo tra il Principe Carlo e il bidello della mia scuola, Gennaro (i miei compagni si faranno una grassa risata credo).</div>
<div class="" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirOba0j4h8YKnatPdGW98Fd5XLHLrQtv-MWk2_OqS8mAmTEBNVFNlLeJjKOj9BjYZXX9KPNY1UV2HCIkyAM-F-8Ub2xPtIvKyzjvUn8ghgEiYgu00m__PhoymlALLSSXHWk9mSc1ziNZ0-/s1600/IMG_3824.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirOba0j4h8YKnatPdGW98Fd5XLHLrQtv-MWk2_OqS8mAmTEBNVFNlLeJjKOj9BjYZXX9KPNY1UV2HCIkyAM-F-8Ub2xPtIvKyzjvUn8ghgEiYgu00m__PhoymlALLSSXHWk9mSc1ziNZ0-/s1600/IMG_3824.jpg" height="240" width="320" /></a>Dopodichè siamo salite sulla Ford di Tammy che è enorme e che adoro (diciamo che è il mio tipo di macchina ideale) e ci siamo dirette verso la fattoria dove tengono i cavalli. Possiedono una proprietà di circa un acro ed è letteralmente enorme. Vedere i cavalli mi ha fatto venire ancora più voglia di comprarne uno insieme a mia zia quando torno: mia zia sta già guardando se ne trova uno interessante aahahaah. Insomma potrete capire perchè sono così fissata: da piccola volevo diventare campionessa di salto in alto!</div>
Dopo aver dato da mangiare ai cavalli ci siamo fermate da Winn Dixie perchè l'indomani saremmo andati in barca a Shell Island.<br />
Fare la spesa con Tammy mi ricordato un po' l'Italia e mia mamma: la ricerca del miglior prodotto al miglior prezzo ahaha. Sembra una cosa stupida, ma mi fatto spuntare un sorriso a pensarci! <br />
Quindi siamo arrivate a casa e dopo aver aiutato Tammy è arrivata anche Deanna la miglior amica di Stacy. Abbiamo cercato schifezza da mangiare e siamo andate al piano superiore dove c'è la camera di Stacy, la stanza dove balla e il suo salottino. Mi sembrava di essere in una casa di Teen Cribs. Abbiamo chiacchierato un sacco. Se prima pensavo che il problema fossi io che sono troppo timida a stringere amicizia ora quest'idea sta iniziando a vacillare perchè con Stacy e Deanna ad esempio non nessun problema a chiacchierare e non ci sono neanche mai stati momenti imbarazzanti. Ma perchè Tom e Melissa non abitano ancora a St. Andrews?!?!?<br />
Va beh comunque abbiamo parlato di tutto e di più e soprattutto di ragazzi e pare che tutti i fighi della zona vadano nella loro scuola e di nuovo: perchè Tom e Melissa non abitano ancora a St. Andrews?!?!? Dopo ci siamo guardate Orgoglio e Pregiudizio perchè Deanna non lo aveva mai visto... Per me sarà stata come minimo la decima volta! Abbiamo fatto "tardi", della serie che è stata la prima volta da quando sono qui che sono andata a letto all'1 e gli occhi mi si chiudevano dal sonno... Mamma mia come sto diventando vecchia!<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimGBu7_uCK-smt_mJGtjPPKiBwpY5UAuOkObMRWVyPupbj1BN3cOPp7K8rVvehm44shqfq9c8vBS5L14gTBkRLT6ibmFocjR70kDXxNgn0QF6n89zQktu8eFDL3R9M-q9d7Kiqf8t6sJpA/s1600/IMG_3817.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimGBu7_uCK-smt_mJGtjPPKiBwpY5UAuOkObMRWVyPupbj1BN3cOPp7K8rVvehm44shqfq9c8vBS5L14gTBkRLT6ibmFocjR70kDXxNgn0QF6n89zQktu8eFDL3R9M-q9d7Kiqf8t6sJpA/s1600/IMG_3817.jpg" height="300" width="400" /></a>Lunedì è stata una bellissima giornata da tutti i punti di vista. Abbiamo caricato la barca e abbiamo puntato la prua verso Shell Island. Dopo un tre quarti d'ora abbiamo buttato l'ancora, abbiamo fatto colazione con dei muffins al gusto lemon pie fantastici e poi ci siamo incremati per bene con la protezione solare.<br />
Abbiamo raccolto gli asciugamani e un paio di bottiglie d'acqua e abbiamo attraversato l'isola e abbiamo raggiunto la spiaggia. Mi dispiace di aver lasciato l'iPhone sulla barca perchè era proprio la tipica spiaggia americana, con la sabbia bianchissima e molto wild in perfetto stile O.C.<br />
Avrò fatto un bagno che sarà durato super giù quasi 3 ore e chi mi conosce bene sa che è praticamente impossibile. Infatti non sono una ragazza da spiaggia:<br />
1. odio l'acqua salata perchè poi ti bruciano gli occhi e la pelle poi tira.<br />
2. mi piace vedere dove metto i piedi.<br />
3. i pesci mi fanno paura.<br />
<br />
Mi sono divertita un sacco con Deanna e Stacy. Pensavo che Deanna fosse un po' una prima donna e fosse poco aperta a conoscermi ed invece ho parlato molto più con lei di quanto non abbia mai fatto con Mary Catherine, con cui tecnicamente dovrei sentirmi più legata. Forse il problema è che io vengo dal pianeta classico e lei dal pianeta datemi-un-ragazzo-e-sarò-contenta.<br />
Le onde erano altissime e difatti a Panama City Beach c'erano anche i surfisti! Noi anzichè una tavola vera e propria, abbiamo usato le tavole quelle piccole che si trovano nei bazaar in spiaggia ed è stato parecchio divertente. Divertente fino a quando non ho perso i miei occhiali da sole perchè un'onda mi ha fatto finire sott'acqua. Dopo un po' ci siamo ritrovate parecchio lontane da dove avevamo lasciato gli asciugamani e tornando a riva Deanna e Stacy sono rimaste impigliate nei fili delle canne da pesca. Ragazzi CHE-SQUAGLIO-CI-SIAMO-PRESE! Dopo un po' sono tornate pure Tammy e la mamma di Deanna che erano andate a fare una passeggiata e siamo tornate alla barca per mangiare.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
E qui iniziano i problemi. Siccome la barca è bianca riflette la luce solare ed io non avevo mai preso il sole durante quest'estate. Nel giro di 1.5/2 h sono diventata rossa come un pomodoro! Così semplicemente ho cercato di stare il più possibile all'ombra. Inutile dire che la pelle mi tirava da matti! Verso le 14.00 abbiamo fatto rotta verso casa Graham di nuovo. Lì, dopo aver scaricato tutte le cose che avevamo portato in barca, siamo rimaste a bighellonare un po' parlando del più e del meno perchè il sole ci aveva sfinite. Quando Tammy mi ha chiesto se avevo compiti per l'indomani e se avessi voluto tornare a casa prima, Stacy la ferma subito dicendole che non sarei tornata a casa prima del previsto. Mamma mia in quel momento avevo gli occhi a cuoricino!<br />
Siccome però stava iniziando a piovere e i cavalli dovevano ancora mangiare siamo andate tutte e tre al maneggio e abbiamo messo un po' tutto in ordine. Dopo aver fatto tutte le faccende, Stacy è rimasta a cavalcare i cavalli mentre Tammy mi ha portato in un parcheggio dove Tom e Mel mi aspettavano. Sulla strada di ritorno mi sono fermata da CVS Pharmacy e ho comprato una crema all'aloe vera per lenire il fastidio della pelle che tirava.<br />
Abbiamo poi cenato, io ho fatto il mio DBQ per AP European History e poi mi sono infilata subito a letto perchè il sole mi aveva completamente stordito!<br />
<br />
Un besos,<br />
Ale<br />
<br />
"Il buoi rapido scende, e l’oggi è già il tuo ieri."<br />
[cit. Edna St. Millay]</div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com0Panama City Beach, Florida, Stati Uniti30.1765914 -85.805487929.9570839 -86.1282114 30.3960989 -85.482764400000008tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-35035242776021120662014-09-08T03:56:00.000+02:002014-09-09T14:23:34.860+02:00Ups and Downs<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Prima di pubblicare il post sul Labor Weekend vorrei fare un passo indietro e fare delle considerazioni. NE SENTO IL BISOGNO.<br />
<div>
<br /></div>
<div>
Ho abbandonato l'Italia esattamente tre settimane fa. Mi sentivo pronta all'avventura, fiera e invincibile come solo io so essere. Non ho nemmeno pianto quando ho abbandonato la mia famiglia. Sì è vero avevo i lacrimoni agli occhi, ma ero così inconscia del fatto che non avrei potuto abbracciarli di nuovo per i prossimi sei mesi, che non ho neanche pensato di salutarli come solo io sarei stata in grado di fare. L'immagine che mi porto stampata nella mente è l'ultimo abbraccio a mia sorella Francesca, quella grande, giovane e bellissima donna. Piangeva, è la persona più sensibile che io conosca: se ci penso mi viene in mente un orchidea bianca, un fiore così delicato eppure così fiero. Spesso litighiamo, forse perchè abbiamo caratteri opposti o forse perchè sono troppo simili. Eppure lei era lì per me a salutarmi con le lacrime agli occhi, perchè lei saluta così. </div>
<div>
Lasciatemi dire che l'ultimo abbraccio che ho dato a mia sorella è stato il più bello di tutta la mia vita: io sono una persona piuttosto riservata, non amo il contatto fisico e sono abbastanza solitaria, ma quell'abbraccio mi ha riscaldato il cuore e l'ho sentito così vero che a rivivere quel momento gli occhi mi si inumidiscono ancora.</div>
<div>
Credo che non fossi pronta a partire e credo che voi possiate ricordarlo perchè l'ho scritto. Ho salutato tante persone prima di andarmene, eppure non ho versato una lacrima. Non me lo sarei mai aspettato da me stessa: non è da me, sono molto emotiva di solito. Così sono salita su quell'aereo diretto a Francoforte e in quel momento l'unica cosa che la mia vicina di sedile poteva scorgere era il mio sorriso stampato in faccia. Credo che avessi la faccia di una beota, ma ero felice e poco importa, specialmente ora.</div>
<div>
Fino a quando non ho oltrepassato l'immigrazione ad Atlanta non credo che capissi neanche dove stessi andando, stavo solo viaggiando. Fingevo di essere una turista. Da questa situazione sono passata allo stordimento per le molte ore di volo. Però ero perfettamente lucida e, come ho descritto a qualcuno per me importante, la sensazione era quella di essere stata catapultata in un limbo: l'Italia era lontanissima, addirittura inesistente, e beh l'America era più che inconsistente. Avete mai visto The Terminal? Mi sentivo un po' come si sente Tom Hanks all'inizio del film: disorientata.</div>
<div>
Piano piano qualcosa ha iniziato a prendere forma nella mia testa e lentamente ho iniziato a capire cosa stava accadendo. L'apice l'ho raggiunto sul volo diretto a Panama City Beach; forse ero stanca e frastornata dopo tutte quelle ore sveglia e così ho iniziato a piangere guardando il salvaschermo del mio telefono. Può sembrare stupido e infantile ma quella foto era l'unica cosa che ancora mi legava alle persone che mi ero lasciata alle spalle. Penso sia stata una doccia fredda realizzare così di colpo.</div>
<div>
Prima di partire ci sentiamo invincibili, così maledettamente sicuri della scelta che abbiamo preso, non ci curiamo neanche di aver nostalgia di casa, perchè noi siamo diversi da tutti gli altri. Tutti gli altri non sono NOI. Io ero così, molto probabilmente lo sono ancora. Sono come Icaro che, volendo volare troppo vicino al Sole per osservarlo meglio, fa sciogliere con il calore le sue ali fatte di cera e piume e precipita nel mare.</div>
<div>
Sono arrivata e sono stata subito catapultata in una nuova situazione, mai e poi mai mi sarei immaginata la realtà in cui ora vivo. La prima settimana è stata uno shock, il primo giorno di scuola pure. Non ho pianto il primo giorno di scuola,dopo esser tornata a casa, e mi sentivo così fiera di me stessa. La doccia fredda è arrivata l'indomani mattina quando ho iniziato a singhiozzare perchè mi sono spruzzata sui polsi il profumo Mademoiselle di Coco Chanel: c'è stato un periodo in cui era il profumo di mia mamma. Sapete non so perché ma per me è sempre stato così: tutti quei profumi che negli anni mia mamma ha usato per lunghi periodi sono stati immagazzinati dalla mia mente come "questo è l'odore della mamma". E ho piagnucolato come una bambina viziata. Ma giusto perchè mi sento "grande" ho cercato di non farmi sentire con l'unica conseguenza che il giorno dopo è stato solo peggio.</div>
<div>
Iniziavo a dirmi che fino a Gennaio non avrei resistito, iniziavo a dubitare di aver fatto la scelta giusta, iniziavo a credere di aver maturato una tale scelta solo perchè "fa figo".</div>
<div>
Il primo Sabato che ho passato qui ho toccato il fondo, letteralmente. Ero così demoralizzata che 30 secondi dopo stavo già parlando su Skype con Enrica, una delle mie migliori amiche, per farmi tirare sul il morale. Non riferirò il contenuto di quella conversazione lunghissima anche perchè certe cose non si possono ripetere, ciò che posso dire è che l'unica cosa che ricordo sono i miei lacrimoni che rotolavano giù dalle mie guance. Dire che ero in crisi è dire poco. Forse la parola giusta è "scoraggiata".</div>
<div>
Chiariamo bene una cosa: non mi mancano la mia famiglia e i miei amici ora e neanche quando ho avuto questa crisi, si trattava della consapevolezza di non vederli per i prossimi mesi. Era il mio saluto che, come al solito, è qualcosa di solitario e ritardato.</div>
<div>
Perché sto raccontando tutto questo? Oggi ho letto qualcosa che mi ha scombussolato la serata. Mi sono sentita tirata in causa. Inizialmente avevo pensato di tornare a casa prima del previsto, perchè credevo di aver fatto il passo più lungo della gamba. E quando ho sentito qualcuno che aveva avuto il mio stesso pensiero, mi sono domandata chi io fossi. Sono timida sì e quando qualcosa sconvolge la mia vita spesso prendo la strada più lunga e facile, ma quest'estate sono uscita a testa alta da parecchie situazioni spiacevoli e ho iniziato ad essere più adulta.</div>
<div>
Non sono una che scappa, sì magari prendo il percorso più lungo ma non mollo. Un detto latino dice "Non fragar, sed flectar" cioè "Mi piego, ma non mi spezzo". Io credo di essere così, ogni volta che la vita mi ha giocato un tiro mancino mi sono rialzata. SEMPRE. Motivo per cui appena ho pensato di mollare e tornarmene a casa mi sarei volentieri data un pugno in pancia, ma siccome non sono ancora masochista non l'ho fatto.</div>
<div>
Sto scrivendo questo post soprattutto per me stessa e per poi per quelle persone che si sentono appese a un filo. Per favore non mollate la presa.</div>
<div>
Potrebbe essere l'anno più strano della nostra vita, potrebbe essere l'anno più bello della nostra vita, ma potrebbe anche essere l'anno più brutto della nostra vita. Dipende tutto da noi. E quando dico che dipende tutto da noi non intendo dire che è strettamente necessario stringere amicizia con quanta più gente possibile e uscire il più spesso possibile. Quando dico che dipende tutto da noi intendo dire che dipende tutto da come affrontiamo le prove che ogni giorno ci vengono poste davanti. Ciò che conta è il nostro stato d'animo, la nostra forza. </div>
<div>
Sappiamo già di essere forti, abbiamo già preso la decisione più difficile della nostra vita, abbiamo lasciato alle nostre spalle qualcosa e qualcuno, magari siamo fuggiti altrove in cerca di sollievo, abbiamo attraversato confini e sondato limiti, abbiamo perso qualcuno e altri ne perderemo, ma molto egoisticamente: siamo qui per noi stessi, siamo qui alla ricerca del nostro Io interiore, siamo alla ricerca di un qualcosa che nemmeno noi sappiamo cosa sia. Perchè quindi dovremmo abbandonare la ricerca? </div>
<div>
Non fatevi abbattere da una giornata negativa, non fatevi smuovere da qualcosa che è successo dall'altra parte dell'oceano, non mollate la presa perchè pensate di non essere abbastanza. Siete abbastanza. Se pensate di star vivendo quest'esperienza non per voi stessi ma per qualcun altro va bene. Purchè quel qualcun altro sia il voi stessi del futuro.</div>
<div>
Il tempo vola, sono già tre settimane che sono qui e sembra ieri che sono arrivata, e una volta presa una decisione definitiva non si torna indietro. Mai. Pensateci bene a cosa state abbandonando: in gerco tecnico si chiama trade off, ottenere di più di qualcosa solo a discapito di qualcos'altro. Siete davvero pronti per questo? Io credo di no.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Un besos,</div>
<div>
Ale</div>
<div>
<br /></div>
<div>
"A volte quella che sembra una resa non lo è affatto. È qualcosa che avviene nel profondo del nostro cuore. Significa vedere con chiarezza di cosa è fatta la vita, accettarla e viverla con coerenza, qualunque siano le conseguenze, perché il dolore che proveremmo decidendo di non viverla sarebbe molto, molto peggiore."<br />
[cit. Nicholas Evans]</div>
</div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com3Panama City Beach, Florida, Stati Uniti30.1765914 -85.805487929.9570839 -86.1282114 30.3960989 -85.482764400000008tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-48760879317646408382014-09-05T02:36:00.000+02:002014-09-05T14:19:42.110+02:00Stuck in the Middle<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Ebbene eccomi tornata sul blog dopo tempo immemore! Scusate tanto l'assenza, non è stata propriamente volontaria... Infatti dopo l'aggiornamento di settimana scorsa dal cellulare sono praticamente sparita: solo oggi è arrivato il mio tanto agognato MacBook e ho voluto aspettare così tanto solo per poter fare un aggiornamento come si deve!<br />
<br />
Innanzitutto questa settimana non sono successe cose così ecclatanti, o perlomeno non durante la scuola. Lunedì e Martedì scorso non credo di aver fatto nulla di particolare a scuola, sono entrata parecchio nella routine e le lezioni a scuola iniziano a farsi un po' noiose: sicuramente cambiare orario ogni giorno è molto meglio e ti da anche la possibilità di essere molto più multitasking.<br />
Lunedì, tornata da scuola, ho fatto Skype con la mamma e il babbo. Mamma mia, per il momento non mi mancano tanto ma che strano non essere lì con loro! Mi sembra quasi di essere in una realtà parallela!!! Inutile dire che non mi pare ancora vero di essere in America e di stare qui fino a fine Gennaio! La cosa bella è che mi fanno sentire coccolata anche a miglia e miglia di distanza e mi fanno capire che loro per me ci sono sempre! :)<br />
Martedì invece mi sono svegliata intorno alle 5.30 perché mi avevano invitato a un Bible study per giovani e sono andata. Non ho mia frequentato così tanto l'ambiente cristiano come in queste ultime due settimane! Sarà che io sono uno spirito ipercritico di natura, ma per quanto predichino cose davvero belle a livello astratto, sono loro i primi a non metterle in atto.<br />
Ho poi fatto Skype con Michael ed Elaine, alias i miei American Grandparents. Voglio loro un sacco di bene, dico sul serio. Ci stiamo sentendo quasi tutte le settimane e continuano a darmi il loro supporto morale: mi hanno addirittura detto che in caso di necessità, in caso io abbia bisogno di loro qui, di chiamarli che loro si precipitano ad aiutarmi. Spero tanto di riuscire a vederli prima di tornare in Italia, perché essere così vicini e non riuscire a vedersi sarebbe proprio il colmo!<br />
A cena poi siamo andati di nuovo da Jasmine's, un ristorante thai qui vicino; ho preso un curry verde con pollo e avevo la lingua che andava a fuoco: credo di aver bevuto un qualcosa come 3 litri d'acqua per placare il piccante che sentivo.<br />
Non sono sicura che con le amicizie vada meglio... Pranzo sempre con alcune ragazze nella mia classe di fashion design, ma non mangiare in mensa mi da l'idea di star sprecando occasioni per conoscere nuove persone... Da domani inizierò a mangiare nella caffetteria, promesso! :)<br />
Il problema secondo me sono le mie classi: in alcune classi, come ad esempio latino o anatomia, mi trovo bene perché ci sono alcune persone con cui scambio qualche parola e perché le materie comunque sono al mio livello, ma in classi come matematica, inglese o economia non mi trovo affatto bene. Mi sembra di essere nel livello per trogloditi: quasi tutti i miei compagni di classe vegetano oppure, questo vale per le ragazze, la tinta gli ha dato troppo alla testa e manca loro qualche neurone. Credo proprio che mi farò spostare nelle AP con la speranza di trovare qualcuno un po' più interessante con cui stringere amicizia.<br />
Mercoledì io e Mary Catherine dopo scuola siamo andate al cinema a vedere "If I Stay" con Chloe Grace Moretz. Così uscite da scuola è venuto a prenderci Joseph, il papà di Mary Catherine, che è anche il pastore della chiesa metodista di Tom e Melissa. Giuro, non ho mai incontrato persona più pacata! E se lo vedeste accanto alla figlia morireste dal ridere: Mary Catherine è tutto l'opposto di suo padre, è un vulcano in continua eruzione, una pentola che borbotta senza sosta e un tornado messi tutti assieme. Siamo quindi andate a casa sua perché doveva cambiarsi e lavarsi i capelli e, dopo aver felicemente constatato che il mio disordine in confronto al suo è l'ordine più assoluto, ci siamo dirette qui da me perché volevo cambiarmi anche io: andare in giro con una maglietta con su scritto "#MOLO Marlin live only once" sarebbe stato piuttosto imbarazzante. Siccome il film sarebbe iniziato solo alle 18.05 prima siamo andate a mangiare qualcosa da Panarea Bread, ho preso una specie di chicken soul poco identificabile. Lì ci ha raggiunto uno degli amici di Mary C. che gioca a basket, Luke, nonché una delle molte, che dico, innumerevoli cotte di Mary C. Della serie che ogni volta che usciamo insieme parla di un ragazzo diverso con lo stesso ardore, se non maggiore più passa il tempo... Ora io mi chiedo: ma possibile che le figlie dei pastori siano così ossessionate dai ragazzi?!? No perché io e lei, ve lo posso assicurare, non abbiamo altre conversazioni se non riguardanti persone del sesso opposto! Va beh che in Italia ero abituata a parlare di massimi sistemi, ma ridursi a questo mi sembra eccessivo!<br />
Va beh fatto sta che ho scoperto che la mia student ID card mi autorizza a un sacco di sconti yeahhhhh! If I Stay non è stato nulla di ecclatante, non spenderei 8$ per andarlo a vedere se sapessi di cosa parla... L'unica cosa mi sono commossa un po' alla fine perché dai tutti vogliamo l'happy ending, pure io che sono un lupo solitario e di solito mi fa piacere vedere che le cose vanno male.<br />
Giovedì, siccome Tom e Mel avevano la loro Bible Study, sono andata a casa di Mary C. e, dopo aver fatto un salto veloce da Publix per prendere un paio di cose, siamo tornate a casa sua. Abbiamo quindi preparato red velvet cupcakes con frosting al formaggio cremoso e poi, mangiando la nostra cena, abbiamo guardato "The Fault in our Stars". Non l'abbiamo visto tutto perché la tv via cavo ha avuto un guasto. La sera sono tornata a casa maledicendomi perché il giorno dopo avevo il test di Economics e non avevo studiato nulla! Mamma tranquilla: ho comunque preso 90.<br />
Venerdì niente di particolare, ho fatto il test di Economics e c'è stato Pep Relly. La mattina la banda e le cheerleader hanno ballato e suonato davanti alla mascotte della scuola. Pensavo che questa cosa mi avrebbe lasciato a bocca aperta o comunque fatto sentire la differenza, ma non è stato così.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span id="goog_1969679442"></span><span id="goog_1969679443"></span></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXJ41Xqo8iVdSPOeFn41yjvSkbUPAtf7ih_dugbCV82J3u4PZwfA8tGDaKPWPZel4WFKTVjbWyFDdL6yNM6C4McLGaR4vch4qxoSgNNVjoxLOMjkfIAjIPdPfumq5BZNtaDAe2ERA-TeVc/s1600/IMG_3757.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXJ41Xqo8iVdSPOeFn41yjvSkbUPAtf7ih_dugbCV82J3u4PZwfA8tGDaKPWPZel4WFKTVjbWyFDdL6yNM6C4McLGaR4vch4qxoSgNNVjoxLOMjkfIAjIPdPfumq5BZNtaDAe2ERA-TeVc/s1600/IMG_3757.jpg" height="320" width="240" /></a>A dirla tutta non mi sento neanche in un film quando mi aggiro per i corridoi in cerca della mia classe: non è l'Italia certo, ma alla fine resta una scuola come un altra, soprattutto per quanto riguarda i bagni che sono quasi più sporchi di quelli del Gonzaga.<br />
Durante Pep Relly ogni ora dura 5 minuti di meno e questo significa che si esce alle 2.15, ma solo per dirigersi sul campo da football, vedere nuovamente le cheerleader fare la loro performance e vedere la presentazione della squadra di football. Nota divertente: le cheerleader e alcuni professori hanno partecipato all'Ice Bucket Challenge tutti insieme e in sincrono. Aahahah non potete immaginare quante testoline biondo tinto ho visto infradiciarsi! :)<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
Sabato non mi sono alzata "tardi" perché il mio tardi corrisponde alle 7 e cioè un orario a cui la mia cara amica Giulia non connette ancora. Così dopo aver fatto la mia solita colazione salutare sono rimasta a bighellonare;la scuola americana mi sta impigrendo da morire, non vedo l'ora di cambiare mate e inglese e (credevo che non l'avrei mai neanche pensato)che mi arrivino i versionari di latino e greco: sento il bisogno fisico di tenermi impegnata mentalmente e, almeno fino a quando non inizio ad allenarmi tutti i giorni dopo scuola, devo essere produttiva. Anche perchè ora la mia preoccupazione è tornare in Italia e non essere più abituata ai carichi di lavoro.<br />
Così dopo aver bighellonato un bel po', ho fatto Skype con mia mamma e mio papà perchè avevo bisogno di un paio di consigli dato che volevamo provare a fare la pizza.<br />
Sabato pomeriggio siamo andati a fare la spesa per fare la pizza. Anche questa cosa della spesa, quanto mi manca fare la spesa con mia mamma e come Dio comanda! Quando andiamo a fare la spesa prendiamo sempre tre cose in croce e spendiamo una marea di soldi, ma io dico, come si fa?!? Non compriamo neanche così tanta frutta e verdura, quanto mi mancano!<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6lE38_4lQSwalvj4wxGwqzoVw4c_C2HQ5ImOo2eF6Z9SEZj4Vd2OVgq6BVb4JJK8T93h6G4OodP4ckC3HH6s5IWhapXb57CMMEDiySf6hMyOB0oqrBfNEJnVgLEgld0uFj6uK9ZwPZA9T/s1600/IMG_3773.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6lE38_4lQSwalvj4wxGwqzoVw4c_C2HQ5ImOo2eF6Z9SEZj4Vd2OVgq6BVb4JJK8T93h6G4OodP4ckC3HH6s5IWhapXb57CMMEDiySf6hMyOB0oqrBfNEJnVgLEgld0uFj6uK9ZwPZA9T/s1600/IMG_3773.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
Siamo andati da Publix e non vi dico la faccia che hanno fatto alcuni commessi quando gli snocciolavo gli ingredienti "introvabili" per fare la pizza! Ahaahaha ah Melissa è allergica al glutine e quindi avremmo dovuto fare una pizza gluten free con la farina di tapioca...<br />
Beh la farina di tapioca, già solo per il fatto che è di tapioca, fa proprio schifo! Quando ho messo tutti gli ingredienti nel mixer la farina si è mischiata all'acqua creando un composto liquido a vedersi ma solido a toccarsi...Come ha detto Tom sembra un progetto di Chimica/Fisica riuscito male! Così ci siamo risolti a fare un impasto della pizza normale e Melissa si è mangiata dei tortelli agli spinaci e ricotta. <span id="goog_1969679444"></span><span id="goog_1969679445"></span><br />
Non so perchè ma quando cucino cibo italiano mi commuovo. Lo shock culturale l'ho già (almeno credo) superato, ma cucinare mi porta alla mente così tanti ricordi, significati e gesti casuali che una lacrimuccia tenta sempre di scendermi. Mi sto commuovendo anche adesso a pensarci, non ci posso fare niente, i ricordi legati alla cucina sono i più belli di tutta la mia infanzia: mia nonna con le sue cotolette e i maccheroni al pomodoro (che poi sono le uniche cose che sa fare), mia zia Baba che mi mette davanti al naso un piatto di pasta all'ortolina e per merenda mi da i crostoni della Mulino Bianco con la sua marmellata di albicocche o di prugnini, i millemila manicaretti che mia mamma ci ha sempre preparato amorevolmente. Così pure stavolta, mentre spargevo la mozzarella sulla pizza, ho avuto un nodo alla gola. Non posso farci niente: a volte sono così spietata e acida che nulla mi smuove, altre volte semplicemente anche le cose più insignificanti mi fanno diventare una fontana.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk8djF2MZsu_t0d8InGcP7asq-FC_J1sTcROyAfzV3lAdgSTbhlLWAxOWu_89bPVZIr8vADVvnKMm-wrpd4bixGlHBbRiHlm6IWWlMvPc1R7Pjhyphenhyphen6BhHa2132TOis7e8hT0ZFaeLX6L-Ke/s1600/IMG_3792.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk8djF2MZsu_t0d8InGcP7asq-FC_J1sTcROyAfzV3lAdgSTbhlLWAxOWu_89bPVZIr8vADVvnKMm-wrpd4bixGlHBbRiHlm6IWWlMvPc1R7Pjhyphenhyphen6BhHa2132TOis7e8hT0ZFaeLX6L-Ke/s1600/IMG_3792.JPG" height="320" width="240" /></a>Domenica di nuovo a messa, stavolta però non siamo andati alla Bible study class perché Melissa doveva andare in palestra per il suo abbonamento e chiedere qualcosa. Ora, io in una palestra piccola e con poche macchine pago la bellezza di 60 euro al mese, la palestra di Melissa che è almeno 3 volte la mia con 10 MacBook, 3/4 sale per fare le lezioni e un'area dedicata a chi ha il personal trainer spende 10 o 20 $ in base all'abbonamento che decide di fare; sono rimasta incredula quando me lo ha detto! Dopo aver tentato inutilmente di andare a mangiare fuori da Eggs&I siamo tornati a casa e per pranzo abbiamo finito la pizza avanzata dalla sera prima.<br />
Al pomeriggio è venuta a prendermi la mia local coordinator Amy che abita a un tiro di schioppo da casa mia. Già l'adoro, è un tesoro; è il tipo di persona che non devi giudicare dalle apparenze perchè te ne usciresti con un'idea completamente sbagliata: per esempio sulla mano sinistra, sull'arco che congiunge il pollice all'indice ha tatuato YOLO, eppure è la persona più seria, dolce e attenta che possa aver incontrato fino qui in America. La prima cosa che mi ha detto appena ci siamo sedute nel suo salotto, dopo i vari convenevoli, è stata (con faccia davvero seria) "You're my priority", capite?!?<br />
<br />
Per quanto riguarda Domenica sera e Lunedì, che era Labor Day, ho deciso che scriverò un post a parte in questi giorni!<br />
<br />
Un besos,<br />
Ale<br />
<br />
<span style="font-family: inherit;">"La vera fuga ha senso solo quando te ne vai da qualcosa di importante, qualcosa a cui tieni. Quando strappi la tua vita dalle radici. Cosa che non puoi fare quando la tua vita non ha radici." </span><br />
<span style="font-family: inherit;">[cit. John Green]</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIzt7RNosx0WguRYmbKOXcqli-ThiWpVVY69tLS_jm4ijPwZXs5YRrPJIBXXpNBJJgDZrjQrF5NGuzYSbVOlnmiYqu755bWy3EYZ-6h1pFFigb2A8gX5h1KNd0SXhi4wJ3cOnvEG8Mu8xR/s1600/IMG_3829.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIzt7RNosx0WguRYmbKOXcqli-ThiWpVVY69tLS_jm4ijPwZXs5YRrPJIBXXpNBJJgDZrjQrF5NGuzYSbVOlnmiYqu755bWy3EYZ-6h1pFFigb2A8gX5h1KNd0SXhi4wJ3cOnvEG8Mu8xR/s1600/IMG_3829.jpg" height="200" width="150" /></a><span style="font-family: inherit;"><br /></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;">P.S. Dopo il post su Domenica e Lunedì che spero di riuscire a pubblicare a breve, dal momento che mi è arrivato il mio nuovo compagno di innumerevoli viaggi sia fisici che immaginari, cercherò di aggiornare più frequentemente! ;) </span><br />
<span style="font-family: inherit;">Ecco qui il mio nuovo fedele compagno! :))))</span></div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com0Panama City Beach, Florida, Stati Uniti30.1765914 -85.805487929.9570839 -86.1282114 30.3960989 -85.482764400000008tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-74707236554450299412014-08-25T05:08:00.001+02:002014-08-25T18:27:44.808+02:00One weekInnanzitutto: aggiornare dal telefono fa letteralmente cagare! Dico sul serio!<div>Motivo per cui non avete mie notizie da un po', tutto considerato che sono già negli States. </div><div><br></div><div>Non ho voglia di parlare di come sia andato il viaggio. Vi basti sapere che non ho perso nessun aereo, le cinque ore chiusa nell'aeroporto di Atlanta sono state molto più piacevoli delle ore di volo da Francoforte ad Atlanta e sono volate via velocemente. Ah già: sono stata una dei pochi fortunati che avendo prenotato tardi hanno avuto il posto in business class... Ahahaha no! Non ho viaggiato in business ahimè, bensì schiacciata come un sandwich in uno dei posto centrali della fila centrale dell'aereo... 10 ore interminabili con un maldischiena indicibile e la quasi nulla possibilità di andare in bagno o di poter sgranchirmi le gambe perché il mio vicino aveva poco del simpatico.</div><div>Quando sono arrivata finalmente a Panama City c'erano Tom e Mel ad aspettarmi, ma mi dispiace, nessuna foto e nessuna foto con cartellone della serie "welcome home Alessia". Abbiamo recuperato le valigie e siamo arrivati a casa. Ok camera mia non ha le pareti rosa e la vetrata non da sul campo da golf. Però è bellissima lo stesso! Può sembrare strano ma adoro il fatto che il soffitto sia alto una cosa come 3/3,5 metri. Il resto della casa è molto accogliente e c'è la moquette dappertutto, il che mi rende più che felice così non rischio di rompere le calze (vero mamma?). Se camera mia ha la vista sul campo da golf ce l'ha invece il salotto, la cucina e il salottino della televisione (che è praticamente sempre spenta). </div><div><br></div><div>Il primo giorno, dopo parecchi risvegli traumatici durante la notte in cui morivo di fame, siamo andati a scuola perché dovevo scegliere materie. Prima però è passata a trovarci Courtney, una figlia di amici di Tom e Mel, davvero una ragazza simpatica! Non vedeva l'ora di conoscermi, così abbiamo chiacchierato un po' e poi ci ha accompagnato a scuola. Una volta a scuola c'erano Mary Catherine e Caitlyn, una ragazza che gioca nella squadra di basket e che mi avevano presentato un paio di settimane prima, ad aspettarmi. Ho "scelto" le materie perché mi sono state praticamente imposte e ho fatto un giro per la scuola. Ora la mia scuola era stata costruita originariamente per essere un campus universitario. In virtù di ciò ci sono 6 edifici separati, ognuno con 2 piani. Potrete dedurre che perdersi è la cosa più facile del mondo, soprattutto se uno ha solo cinque minuti per correre da una parte all'altra del "campus". Quindi mi hanno mostrato qualche classe e mi hanno fatto vedere la palestra che è davvero bellissima. </div><div>Dopo il bel giretto turistico abbiamo salutato Mary Catherine e Caitlyn, e noi quattro ci siamo diretti a mangiare in un ristorante tipico chiamato Wings Wheels. Ho mangiar un'insalata, anche perché loro avevano già tutti deciso e io non ne avevo la più pallida idea! Hanno voluto offrire loro. </div><div>Siamo tornati a casa e nel pomeriggio io e Tom siamo andati a prendere un paio di quaderni per la scuola e a prendermi la nuova SIM americana. 60$ per qualcosa che in Italia si può avere a 10€ è stato traumatico...</div><div>Dopo ci siamo incontrati da Starbucks con Stacy e abbiamo parlato per un bel po'!</div><div><br></div><div>Il primo giorno di scuola mi ha accompagnato Mel, anche perché Tom si sveglia verso le 5.30 per andare al lavoro alla base aeronautica che si trova a Panama City a circa 40 min da Panama City beach dove abitiamo noi. Durante il tragitto mi ha dato un foglio con una citazione motivazionale, un good luck da parte di tutti e due, sono stato davvero carini a pensarci. Quindi Mary Catherine mi ha accompagnato tutto il giorno di classe in classe ed è stata la mia salvezza! Altrimenti mi sarei persa! Il pranzo l'ho trangugiato in 30 sec perché siamo dovute andare a cercare gli orari dello scuola bus per me. Ah già: Caitlyn a pranzo arriva per presentarmi qualcuno è dopo un giorno non si ricordava più il mio nome... Okay, scusate ma a me queste cose fanno uscire il fumo dalle orecchie! Ecchecavolo! </div><div>Una volta tornata a casa con lo yellow school bus ho fatto Skype con i miei e mia sorella... Poveri sarà stata tipo mezzanotte in Italia! Dopo che il mio telefono è morto, siamo usciti a cena da Jasmine's, ristorante thai e giapponese, e con noi è venuta anche Brandon una loro amica neozelandese che ha visto in Italia per 12 anni. Credevo che fosse praticamente impossibile sentire un americano che parla italiano senza inflessione, ma invece è possibile eccome! Brandon non ha accento, zero.</div><div>Tornati a casa, mi sono infilata a letto perché ero distrutta! </div><div><br></div><div>Il secondo giorno a scuola non è stato particolarmente degno di nota... Anzi mi ha buttato un po' il morale sotto i piedi, perché a scuola ci sono due orari per il pranzo. Inizialmente Mary Catherine aveva il secondo come me, ma poi glielo hanno cambiato e ora ha il primo. Quindi durante il pranzo ho mangiato la mai insalata alla velocità della luce e mi sono rifugiata in biblioteca a leggere sul mio amato Kindle Paperwhite. Se ci fosse stato Livio, il presiedente di Mondo Insieme mi avrebbe spezzato le gambe, letteralmente! Non avendo più il pranzo in comune non ci becchiamo più perché non abbiamo classi in comune e vedersi nei corridoi è quasi impossibile... Un po' mi dispiace perché comunque mi era parsa una ragazza con cui poter stringere amicizia alla svelta. Il secondo giorno è stato terribile perché non ho praticamente parlato con nessuno.</div><div><br></div><div>Il terzo giorno, cioè giovedì, ho cambiato alcune classi e così mi sono praticamente rifatta la scaletta delle varie lezioni. Prima o poi metterò la foto, promesso!</div><div>Una ragazza della mia classe di latino mi ha inviato a mangiare con lei e i suoi amici che fanno teatro (che poi sono anche gli amici di Mary Catherine) ed è stato abbastanza piacevole. Mi hanno invitato ad uno dei loro meeting, credo che magari settimana prossima andrò. </div><div>Siccome Tom e Mel dovevano andare a un incontro x studiare la bibbia, ho proposto a Mary Catherine di fare qualcosa insieme. È venuta a prendermi e siamo andate a casa sua. Dopo aver chiacchierato un po' con Jacob, il suo vicino di casa, e aver parlato di ragazzi ci siamo guardate The Other Woman. Fa morire dal ridere, dovreste guardarlo!</div><div><br></div><div>Venerdì ho cambiato ancora un po' la mia schedule solo per avere AP european history. Ho pranzato con un'altra ragazza del mia classe di latino e anziché mangiare in mensa, abbiamo mangiato con una freshman e un sophmore nella classe di fashion design. Adoro la professoressa, Ms Larrimore dovreste vederla!</div><div>Venerdì abbiamo cucinato tutti insieme e ho insegnato loro come fare il pesto. Inutile dire che il pesto non era buono come quello italiano. Aveva un sapore un metallico anche se l'abbiamo fatto espresso, ma il problema secondo me è un altro: la mamma è sempre la mamma e anche quando non lo fa lei il pesto, ma lo fai tu, è più buono perché lo fai per la tua famiglia.</div><div><br></div><div>Sabato è stato abbastanza para. La mattina non mi sono piaciuta affatto. Ho avuto un comportamento da ingrata e mi sono obbligata a non ripeterlo mai più. Ho fatto Skype con una delle mie amiche e le cose sono migliorate. Thank my sweetheart!</div><div>Le cose sono nettamente migliorate nel pomeriggio/sera. Nel pomeriggio siamo andati da Walmart perché dovevo comprare le cose richieste dai professori. Cioè io non sono più capace di scegliere... Troppe cose, tutte troppo uguali, ma diverse per strane ragioni...</div><div>La sera sono uscita con Stacy. È stata davvero carina a pensare a me: avrebbe potuto benissimo uscire con le sue amiche di sempre, che tanto io non vado neanche nella sua scuola, e per di più di sabato sera! Invece già dal giovedì mi aveva proposto di uscire noi due. Così dopo aver finito di lavorare è venuta a prendermi e abbiamo deciso di andare al cinema. C'è un cinema a Pier Park e dalla mia parte della città e siamo andate li. Prima ci siamo fatte una passeggiata tra i negozi e poi sul quel pontile infinito dove si va a pescare: c'è una vista mozzafiato. Siamo quindi tornare indietro e siamo andate a vedere The Giver. Ottima scelta! È stato un film bellissimo e mi è piaciuto un sacco il contrasto tra bianco e nero e poi colori. Ovviamente pop corn e coca cola! Allora: mai mai prendere pop corn+coca cola medium, non li finirete mai e poi mai perché equivalgono ai nostri secchielli grandi! Stacy anziché la coca cola ha preso l'Icy coke: praticamente come un sorbetto alla coca cola, so cool!</div><div><br></div><div>Oggi invece siamo andati a messa. Loro sono molto credenti: prima di mangiare dicono sempre una preghiera... Sono cristiani metodisti e la messa a cui ho assistito sembra la nostra animazione del Grest... È stato divertente ma anche molto strano. Ah tutto questo nell'auditorium della mia scuola... Poi i siamo spostati nella chiesa vera e propria e ho assistito a una lezione/discussione su un brano della Bibbia. Tecnicamente interessante ma difficile da capire in inglese. Mi piacerebbe sapere cosa direbbero se confrontassero la loro fede con la filosofia. </div><div>Ho parlato con Caitlyn riguardo alla squadra di basket e credo che sia solo timida... Perlomeno lo spero! Mi ha invitata ad andare a una specie di gruppo uguale ma per giovani martedì mattina alle 7.00. Ci andrò, perche credo che non mi possa permettere di sprecare occasioni per conoscere gente nuova e perché non mi posso permettere di fare la principessa sul pisello. </div><div>Dopo tutto questo siamo andati a mangiare un hamburger in Pier Park, perché ho raccontato loro come Stacy ieri sera mi abbia preso in giro perché non avevo ancora mangiato un hamburger. Ho preso un bacon cheeseburger ed era buonissimo! </div><div>Siamo quindi andati da Dillard's che è un department store, tipo La Rinascente, perché Mel doveva farsi rimborsare dei soldi per degli occhiali rotti. Le ho fatto da fashion adviser per le borse di Michael Kors... Ce ne sono di davvero carine! Ma caspita pur in dollari hanno prezzi quasi inavvicinabili! :(</div><div>Tornati a casa ho iniziato a studiare perché domani dovrei avere un paio di quiz, quindi abbiamo cenato ed ora sono qui che aggiorno il blog! </div><div><br></div><div>Un besos,</div><div>Ale</div><div><br></div><div>"<span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Ciò che sta alle nostre spalle</span></div><p class="s2" style="margin-top: 0px; margin-bottom: 0px;"><span class="s4"><span class="bumpedFont15" style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">Come ciò che sta davanti a noi,</span></span></p><p class="s2" style="margin-top: 0px; margin-bottom: 0px;"><span class="s4"><span class="bumpedFont15" style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">è piccola cosa rispetto a quanto</span></span></p><p class="s2" style="margin-top: 0px; margin-bottom: 0px;"><span class="s4"><span class="bumpedFont15" style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">si trova dentro di noi."</span></span></p><p class="s2" style="margin-top: 0px; margin-bottom: 0px;"><span class="s4"><span class="bumpedFont15" style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">[cit. Henry David Thoreau]</span></span></p><div><span class="s4" style="line-height: 14px; font-size: 12px;"><span class="bumpedFont15" style="line-height: 21px; font-size: 1.5em;"><br></span></span></div><div><br></div>Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7117715847048866094.post-70594907893336874862014-08-10T18:27:00.001+02:002014-08-16T12:23:38.263+02:00The Final Countdown<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Mancano 6 giorni 14 ore 2 minuti e 48 secondi alla mia partenza mentre scrivo. L'Italia si allontana sempre più ed io ancora non ci credo, non posso crederci.<br />
Sono qui che ascolto <a href="https://www.youtube.com/watch?v=_RyPFwAWSKM&list=UUQxsahIsaO7_nDwVlFRMQiA" target="_blank">Divenire</a> di Ludovico Einaudi e tutto ciò che riesco a pensare e soprattutto ripetermi nella mente è che domenica prossima parto. Come se ripetermelo lo rendesse più reale, più concreto, più vicino. Tutto ciò che posso dire è che forse questa è stata l'estate più strana di tutta la mia vita, non solo perché parto, e pensare a quanta stranezza io abbia sopportato mi ha distolto parecchio dal mio obbiettivo finale o, vedetela come volete, dal mio inizio.<br />
Ora è tutto in discesa, il tempo passerà veloce e lento allo stesso tempo come se, guardandomi indietro quell'incontro fosse avvenuto proprio ieri, ma proprio perché mi sembrava ieri è volato via veloce, adagiandosi sulle pagine della memoria. Una memoria lontana, che inesorabilmente sbiadirà non appena avrò varcato il portellone dell'aereo. Nulla è come sembra e tutto è così com'è.<br />
Mi sento filosofica, forse è anche la musica che mi permette di pensare, ma ciò che so è che non sarò più la stessa. Mi dispiace per chi pensa il contrario ma a volte nella vita anche sei mesi fanno la differenza, fanno pendere l'ago della bilancia da una parte o dall'altra: è quasi arrivato il mio momento e voglio assaporarlo come si assaporano le vittorie. Perché si tratta sempre di una vittoria.<br />
<div style="text-align: left;">
Sono arrivata alla fase delle "ultime cose da fare". Andare per l'ultima volta in quei posti che mi porto nel cuore, mangiare le ultime bontà tricolori, salutare le persone che amo.</div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; line-height: 115%;">È tutto così dannatamente facile e dannatamente difficile allo stesso tempo. Soprattutto dire addio. </span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit;">Come si fa a dire addio?</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit;">Come ci si prepara?</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit;">Come si realizza che non si vedrà più una persona per molto molto tempo?</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit;">Come fai a spiegare che hai preferito persone sconosciute alle persone che conosci da una vita? </span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit;">Come si fa?</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="line-height: 18.399999618530273px;">Io non lo so o, perlomeno, non lo so ancora. </span><br />
<span style="line-height: 18.399999618530273px;">E si ho già salutato quattro care amiche, eppure non sono riuscita a dire cosa provavo e cosa provo: come se mi trovassi sul ciglio di un burrone e, buttandomi, non riuscissi a urlare perché la paura mi attanaglia la gola. Mi sento così. Come se le mie aspettative, le mie ansie, le mie paure, i miei tentennamenti non potessero essere capiti e in fondo probabilmente è così, ma non riuscire a comunicare e far capire queste cose mi lascia comunque un retrogusto amaro.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="line-height: 18.399999618530273px;">Oggi il mio babbo, che insieme a mia mamma hanno fatto la stessa esperienza a Phoenix, mi ha raccontato di quando è arrivato negli States. Mia mamma stava dormendo appoggiata alla spalle del mio babbo e lui, mentre sorvolavano Phoenix per atterrare, ha guardato dal finestrino e ha visto le luci di quella città che sarebbe stata casa sua per un anno; si è chiesto se quella fosse stata davvero la scelta giusta e si è chiesto cosa avrebbe trovato in quella nuova vita. Non l'ha mai raccontato a nessuno e capisco perché abbia custodito gelosamente questo ricordo: certe cose possono esser dette solo a chi è in grado di comprenderle appieno. </span><br />
<span style="line-height: 18.399999618530273px;">Però poi penso anche alle persone meravigliose che i miei genitori hanno incontrato, quelle persone meravigliose che io stessa ho incontrato e che mi trattano come se fossi davvero una loro nipote. Li invidio mamma e papà per aver avuto la fortuna di incontrare delle persone così speciali.</span><br />
<span style="line-height: 18.399999618530273px;">Li invidio sì, ma, allo stesso tempo, sono fermamente convinta che quelle persone che mi aspetteranno fuori dal terminal dell'aeroporto, dopo che mi sarò fatta quasi 24 ore negli aeroporti, saranno altrettanto meravigliose. </span><br />
<span style="line-height: 18.399999618530273px;">Come lo so? A dirla tutta non posso saperlo, ma sono sicurissima che comunque vada quest'esperienza, che si sta piano piano aprendo davanti a me, sarà stata una conquista.In qualsiasi caso.</span><br />
<span style="line-height: 18.399999618530273px;"><br /></span>
<span style="line-height: 18.399999618530273px;">È strano, surreale. Ripenso a quando mi sono iscritta per il colloquio di selezione; ricordo la mia forte determinazione e quella strana sensazione che mi attanagliava lo stomaco ogni volta che pensavo all'America, la mia America. Sembravano le farfalle nello stomaco, quelle che si sentono quando il ragazzo che ti piace ti sfila davanti, e anche io ero innamorata: di una nazione. Non ho mai più provato una così forte sensazione di volere qualcosa a tutti i costi. Non la provo neanche ora. Si è assopito tutto, adesso sono soltanto in attesa del salto nel vuoto. Ma ritornerà, ne sono certa, quando nuove sfide verranno a bussare alla mia porta. Perché la vita è questo, è sensazioni, ardente desiderio, determinazione, ostacoli, tristezza, malinconia, incertezza, felicità.</span><br />
<span style="line-height: 18.399999618530273px;">È conquista.</span><br />
<span style="line-height: 18.399999618530273px;"><br /></span>
<span style="line-height: 18.399999618530273px;">Non sono pronta a partire, non ancora. Ci saranno cose e soprattutto persone che mi mancheranno moltissimo, ma non sarò mai pronta per partire, almeno non come intendo io.</span><br />
<span style="line-height: 18.399999618530273px;"> Quindi mi lancio e sì sono pronta, determinata come non mai.</span><br />
<span style="line-height: 18.399999618530273px;"><br /></span>
<span style="line-height: 18.399999618530273px;">Un besos,</span><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRWY79MhkHN3aCkDOM3Pyl0WkLdwh4vLhDjDPhvMKKws_Du-uytQiW_8dXRs4puGrE1TXUEzfQrsKoH8kKn7nhyTnmb2OpMEl1oc83gnMMHMh-jDMHU1OGqxEEhkgmZCkRvvmOoEhovt-k/s1600/tumblr_mosqp74alk1sokt6lo1_500.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRWY79MhkHN3aCkDOM3Pyl0WkLdwh4vLhDjDPhvMKKws_Du-uytQiW_8dXRs4puGrE1TXUEzfQrsKoH8kKn7nhyTnmb2OpMEl1oc83gnMMHMh-jDMHU1OGqxEEhkgmZCkRvvmOoEhovt-k/s1600/tumblr_mosqp74alk1sokt6lo1_500.jpg" height="218" width="320" /></a><span style="line-height: 18.399999618530273px;">Ale</span><br />
<span style="line-height: 18.399999618530273px;"><br /></span>
<span style="line-height: 18.399999618530273px;">"</span><span style="background-color: white;">Anche se desideri farlo, andartene
è difficile, sempre."</span><br />
<span style="background-color: white;">[cit. John Green]</span><br />
<span style="background-color: white;"><br /></span>
<span style="background-color: white;"><br /></span>
<span style="background-color: white;"><br /></span>
<span style="background-color: white;"><br /></span>
<span style="background-color: white;"><br /></span>
<span style="background-color: white;"><br /></span>
<span style="background-color: white;"><br /></span><br />
<span style="background-color: white;">P.S. Siamo arrivati a 5000 visualizzazioni. Grazie! Grazie non solo a voi lettori italiani, ma anche a tutte quelle persone che là fuori nel mondo pensano che io sia interessante e soprattutto grazie alla mia amica polacca Ola che, anche se lontana, mi legge sempre!</span><br />
<span style="background-color: white;">Grazie a tutti di cuore, vi voglio bene! ;)</span><br />
<span style="line-height: 18.399999618530273px;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span></div>
<br /></div>
Alessia Sigurtàhttp://www.blogger.com/profile/14319783481063381294noreply@blogger.com046043 Castiglione delle Stiviere MN, Italia45.387398300000008 10.48295780000000845.342792300000006 10.402276800000008 45.43200430000001 10.563638800000009